"Berlusconi vuole liberare Sofri"
Il leader dei Verdi Ue, Cohn Bendit rivela: "Il premier è ottimista sulla grazia". Ma sui tempi per il provvedimento di scarcerazione la discussione è aperta. "Mi ha detto di avere pazienza".
ROMA - Lo avrebbe bisbigliato in un orecchio a Daniel Cohn-Bendit, dopo un breve colloquio nell'aula dell'Europarlamento. Nulla di ufficiale, quindi, a ma quanto riferisce il leader dei Verdi europei, Berlusconi non avrebbe ancora perso le speranze di liberare Adriano Sofri, l'ex leader di Lotta continua condannato a 22 anni di carcere per avere ucciso il commissario Luigi Calabresi.
Ai giornalisti Bendit, impegnatissimo nella causa pro-Sofri, ha confidato infatti che il "presidente del Consiglio è deciso a continuare a agire per la concessione della grazia". "Me l'ha confermato lui stesso", ha spiegato Bendit in una nota. Berlusconi gli avrebbe però chiesto di "avere un po' di pazienza".
Quella pazienza che gli consentirà forse di convincere il riluttante Guardasigilli, Castelli, a deliberare quel parere che, secondo alcune interpretazioni della Costituzione, appare indispensabile per consentire a Ciampi di aprire e risolvere la pratica. ma che, secondo altri come i radicali, non è indispensabile visto che Ciampi potrebbe tranquillamente procedere da solo. Fatto sta che Castelli non solo non appare convinto a cedere, ma addirittura si mostra molto infastidito per il dibattito che si sviluppa quotidianamente intorno al caso Sofri. "Quello che dovevo dire l'ho detto e non ritengo giusto tornarci sopra, anche per rispetto di Sofri. Non si può trasformare una vicenda personale in un dibattito politico continuo", dice Castelli, infastidito anche per le indiscrezioni che restituiscono un Berlusconi favorevole.
Basterà la volontà esplicita del premier per rimettere in moto le speranze di chi vorrebbe vedere fuori dalle sbarre l’ex leader di Lc? Addirittura, entro Natale? Finora la "pratica Sofri" non è stata aperta al ministero della Giustizia né perché l’interessato ha mai fatto una domanda in tal senso né perché il Guardasigilli ha manifestato l'intenzione di procedere con un'istruttoria autonoma. In Italia, giace in Parlamento un appello bipartisan per la grazia. I radicali, Pannella in primis, fanno da mesi pressioni sul Quirinale affinché, stante la rocciosa opposizione di Castelli, promuova motu proprio il provvedimento di scarcerazione. Proprio Cohn Bendit che oggi dice di aver chiacchierato dell'argomento con Berlusconi, non più tardi di poche settimane fa si diceva sicuro della firma di Ciampi. Convinzione, per il leader dei verdi Ue, rafforzata da una recente discussione con il presidente della Repubblica in quel di Strasburgo.
Certo, se confermate, le parole di Berlusconi confermano che l'impegno del governo è sempre vigile, ma quell'invito ad "avere pazienza" sta a significare che i tempi politici per la grazia devono ancora maturare. "La pazienza non è un problema per me - ribadisce Bendit nella nota - ma piuttosto per Adriano Sofri".
Perche dovrebbe ottenere la grazia un assassino?