Visto che ultimamente se ne parla spesso, aprire un topic dove discutere di questo titolo mi sembra quantomeno appropriato...
DOROHEDORO
Copertina del primo volume.
Iniziamo proprio dal titolo, bizzarro al punto giusto e perfettamente in linea con il manga in questione. In originale esso è scritto tutto in katakana (l'alfabeto sillabico usato dai giapponesi per traslitterare le parole straniere), ma molto probabilmente esso viene proprio da due parole giapponesi, ovvero "doro" (fango) e "hedoro" (marciume, sporcizia), che ben illustrano l'ambientazione dell'opera, grottesca e sporca (è difficile individuare nell'opera, anche negli alloggi di En che è presumibilmente il personaggio più ricco della storia, qualcosa di perfettamente pulito ed integro, simbolo del fatto che quello di Dorohedoro è un mondo ormai "passato oltre", come quello de "La torre nera" di King).
La storia di Dorohedoro ha un inizio abbastanza semplice, quasi da cliché: un uomo ha perduto la memoria e lotta per ritrovarla in un mondo ostile. Punto di partenza discretamente abusato, ma l'autore Kyu "Q" Hayashida introduce dei particolari bizzarri e non indifferenti per differenziarsi dall'impostazione classica dello "smemorato":
- Un'ambientazione come detto bizzarra, tetra, a tratti perversa e comunque tanto particolare da colpire.
- Il fatto che la perdita della memoria sia collegata ad un altro effetto collaterale: ovvero che Cayman (questo il nome del nostro protagonista) abbia ottenuto una testa da rettile in luogo della propria.
Cayman si è appunto risvegliato senza ricordi e senza il proprio vecchio volto nella città di Hole, apparentemente sconfinata metropoli dall'aria corrotta e malsana; l'unica cosa di cui è certo è che è stato uno stregone - umani dotati di poteri magici che abitano una dimensione prossima a Hole e che proprio nella città vengono ad allenare i propri poteri usando gli umani normali come cavie - a ridurlo così. Diventato amico di Nikaido, una giovane cuoca che è però anche esperta di arti assassine e nasconde più di un segreto, Cayman si mette alla ricerca dello stregone che lo ha trasformato, imbarcandosi in un viaggio che non coinvolgerà soltanto lui, ma finirà per sconvolgere le vite di Nikaido, degli abitanti di Hole e del mondo degli stregoni.
Una pagina dell'opera, rappresentante tre dei protagonisti: Cayman (a sinistra), Nikaido (a destra) e Ebisu (al centro).
Serializzato mensilmente sul magazine per seinen "Ikki" (casa di altri manga famosi come "Bokurano - Il nostro gioco" e "Rideback") edito da Shogakukan, Dorohedoro è indubbiamente un manga particolare. E' una sorta di miscuglio impazzito - ma che funziona perfettamente - di azione, comicità, humour nero, violenza splatter e mistero (senza dimenticare qualche occasionale spruzzata di romanticismo). Il tratto sporco, grezzo, molto dinamico e difficilmente riproducibile lo rendono un prodotto forse non facilissimo di primo acchito, ma proseguendo con la lettura (e con il notevole e rapido miglioramento nel disegno di Hayashida, basti notare come è rappresentato Cayman nel primo e nell'ultimo capitolo del primo volume per capire cosa intendo) si viene catturati dall'intensità dell'ambientazione e dal carisma dei personaggi, tutti riusciti.
PERSONAGGI:
A Hole:
- Cayman: il protagonista. Non ha memoria di sé e quel che è peggio si è trovato la testa di un rettile al posto della propria. Si è messo alla ricerca dello stregone che lo ha ridotto così, contando sulle sue immutata capacità combattive (usa una sorta di coltelli-punteruolo) e sul supporto di Nikaido.
- ???: misterioso essere che abita la bocca di Cayman (sebbene una gastroscopia non sia riuscita a riprenderlo); ha l'aspetto di un uomo nudo dall'aria feroce con dei tatuaggi a croce sugli occhi (tatuaggi uguali a quelli che presenta Cayman). E' l'unico in grado di dire all'uomo-lucertola se lo stregone che ha catturato è colui che sta cercando oppure no.
- Nikaido: ottima cuoca di gyoza (ravioli cinesi) ed esperta in arti assassine, è la fedele partner di Nikaido. Lui non le ha mai chiesto nulla del suo passato, e lei non sembra intenzionata a parlarne... Anche se è ovvio che la ragazza nasconda segreti inquietanti.
- Dottor Vaux: un medico dal volto tatuato e dal temperamento tranquillo, è stato uno dei primi ad aver soccorso Cayman. Spesso si trova coinvolto nella ricerca degli stregoni, più per volontà altrui che per la propria.
- Professor Kasukabe: un eminente studioso di stregoneria che per un errore si è trovato ringiovanito all'adolescenza. La cosa non sembra preoccuparlo granché; anzi, il suo temperamento curioso e indagatore di solito lo pone in un atteggiamento positivo verso il mondo che lo circonda.
- Johnson: all'inizio probabilmente era un essere umano, ma l'effetto dei fumi magici degli stregoni lo ha trasformato in un enorme scarafaggio à la Kafka. Presenta comunque comportamenti umani, come quello di muoversi stando in piedi e la capacità di parlare (anche se limitata alla parola "Shocking!").
- Tredici: accanito fumatore, forse vittima di una magia (i suoi denti sembrano tutti dei canini), innamorato di Nikaido e per questo "rivale" di Cayman, è un altro degli abitanti di Hole che spesso si trova coinvolto nella ricerca dell'uomo-rettile.
Nel mondo degli stregoni:
- En: capo di quella che si potrebbe definire una famiglia mafiosa, è arrivato ad occupare la sua posizione grazie ad una tenacia invidiabile e al suo enorme potenziale magico. Le sue magie - e in generale i suoi gusti - hanno sempre a che fare con i funghi.
- Kikurage: l'animaletto da compagnia di En, una sorta di incrocio fra un cane, un gatto e un rettile. Può usare la magia, e anche molto potente: è infatti in grado di resuscitare i morti, qualora determinate condizioni siano rispettate (la testa dev'essere integra, per esempio).
- Shin e Noi: coppia di stregoni alle dirette dipendenze di En, sono i suoi principali sicari. Shin è un ragazzo all'apparenza normale, dall'aria gentile e occhialuto; quando si tratta di svolgere incarichi pericolosi, però, emerge la sua natura violenta e feroce. Figlio di un umano e di una strega e cresciuto a Hole, ha un debito di riconoscenza nei confronti del dottor Vaux che l'ha curato quando era un ragazzo. La sua magia gli permette di mantenere in vita le sue vittime anche dopo essere state fatte a pezzi. Noi è la nipote di En, una donna enorme ma insospettabilmente femminile con grandi poteri curativi; è chiaramente innamorata di Shin e si rivolge a lui chiamandolo "senpai" (nonostante lei sia nella famiglia di En da più tempo di lui).
- Fujita: l'ultima ruota del carro della famiglia di En, più che altro per il mostruoso complesso di inferiorità che affligge il ragazzo in questione. Un tempo aveva un partner che però viene ucciso da Cayman nel primo capitolo dell'opera; da allora Fujita ha giurato vendetta contro l'uomo-rettile, senza però riuscire a combinare un granché per compierla. Il suo potere gli consente di controllare l'energia cinetica degli oggetti, ad esempio scagliandoli alla velocità di un proiettile.
- Ebisu: sicuramente uno dei personaggi più peculiari dell'opera. Una ragazza dall'età indefinibile che è una delle prime vittime di Cayman, che quasi la uccide. Salvata da Fujita e curata da Noi, Ebisu viene adottata dalla famiglia di En visto che anche lei come Cayman ha perso la memoria. Il suo comportamento è frenetico e illogico, anche se è capace di improvvisi lampi di estrema lucidità. E' la partner non ufficiale di Fujita, anche se lei non lo ammetterebbe mai.
- Chota: colui che vorrebbe essere il partner di En ma che il boss rifiuta sempre perfino di avere intorno a meno che non sia estremamente necessario. Un omone dai modi effeminati e impulsivi, con la capacità di poter sciogliere le magie altrui.
- Risu: creato attraverso la magia rigenerativa di Kikurage, a prima vista di direbbe una copia dell'uomo che abita dentro la bocca di Cayman. Inizialmente un cyborg (la sua testa era collegata ad un'armatura meccanica), riesce poi a guadagnare un corpo attraverso i poteri di Noi e a fuggire dalla custodia di En.
- Occhi crociati: un gruppo di abitanti del mondo degli stregoni che non può usare la magia. Si riconoscono per il caratteristico tatuaggio a croce su entrambi gli occhi. Le loro attività sono in larga parte illegali, e consistono nello spaccio di fumo nero, una sostanza che se ingerita da non praticanti di magia consente loro di usare incantesimi anche se per breve tempo.
L'opera si compone di 12 volumi in prosecuzione per quanto riguarda il Giappone. Da noi quelli pubblicati sono 9, a ritmo aperiodico, con - stando quantomeno agli annunci Lucchesi del 2008 - gli altri tre volumi già pubblicati in Giappone in uscita a fine 2009.
Copertina dell'ultimo volume edito in Italia. In copertina Chota.
Dorohedoro è un manga fuori dagli schemi. E' difficile tracciare i paragoni con qualsiasi altra opera fumettistica giapponese, perché l'opera di Hayashida non è a conti fatti simile a nessun'altra, nella sua bizzarria, nel suo riuscire ad unire in maniera così burlescamente macabra la violenza e l'umorismo, nella forza dei suoi personaggi (sia i protagonisti che i comprimari).
Consiglio a chiunque sia anche solo minimamente interessato al manga in questione di dargli una possibilità. Difficilmente, infatti, rimarrà deluso.