Ok, il mondo dei videogiochi ha spesso chiamato il protagonista a salvare il mondo, ma se invece di armi futuristiche e attrezzature ultratecnologiche vi si offrisse qualcosa come del pane secco, una tuta da sub e una carta di credito, sareste ancora capaci di adempiere al vostro compito?
Probabilmente si se vi chiamate Zak McKraken. Ma procediamo con ordine.
Cosa può centrare un giovane giornalista (Zak appunto) in preda a turbe oniriche con i piani di conquista di una razza aliena appassionata di Elvis Presley? Nulla se non fosse che durante uno strano sogno il ragazzo venga a sapere di questo complotto e il mattino dopo si alzi con la convinzione di dover inconsciamente fare qualcosa. Inizia così una delle più divertenti avventure mai partorite dalla prolifica Lucas Art ovvero “Zak McKraken and the Alien Mindbenders” , che saprà tenere incollato il giocatore per molto tempo, nel tentativo di risolvere i piacevoli enigmi che il gioco via via propone; essi seppur non sempre di immediata risoluzione (soprattutto a causa del bisogno di utilizzare più oggetti contemporaneamente) non sono mai frustranti e si rifanno sempre a logiche ben precise. L’avventura è nel classico stile dei Punta e clicca e grazie agli svariati comandi selezionabili permette una buona varietà di azione. La missione di Zak lo porterà allegramente in giro per il globo, a contatto con sciamani danzanti e santoni barzellettieri, e perfino su marte (dopo essersi costruito una tuta spaziale d’emergenza…), ma sempre intenzionato a ritrovare gli elementi utili a costruire un macchinario che , sempre secondo il suo sogno, sarà in grado di sconfiggere i temuti alieni “Frullamenti”. Essi sono intenzionati a conquistare il mondo facendo leva su una classica caratteristica del genere umano: la stupidità. Gli extraterrestri infatti sono riusciti nell’intento di costruire un apparecchio capace di confondere la mente umana, rendendo i terrestri una facile preda per la loro sete di potere. Tuttavia il simpatico reporter non sarà il solo personaggio di cui sarete chiamati a vestire i panni: accanto a lui avranno modo di agire una giovane ragazza studiosa di manufatti (grazie alla quale potrete scoprire come costruire l’arma contro gli alieni)e due affascinanti donne astronauta in diretta dal pianeta rosso. Attraverso la funzione attiva (sbloccabile ad un certo punto dell’avventura) sarà possibile passare liberamente da un personaggio all’altro, cosa indispensabile ai fini della risoluzione di determinati enigmi. Una nota infine va alla buona localizzazione in italiano, che seppur non priva di qualche erroraccio grammaticale, è ugualmente utile alla corretta comprensione della bellissima storia. Punto dolente è invece il reparto sonoro, che nonostante non sia male per gli anni di uscita del gioco risulta decisamente monotono e fastidioso, dopo alcune ore di gioco; in particolare alcuni sibili sono davvero inascoltabili. Che altro dire… ci troviamo di fronte ad un vero sollazzo per ogni videogiocatore che ami definirsi tale. Provatelo, anche se non avete mai sperimentato questo genere di gioco: vi rapirà e non potrete più farne a meno!
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recensione di Zackmckraken...
