La cosa - Recensione
Dopo i tanti adattamenti dei film più recenti, come “Minority Report” e “Il Signore Degli Anelli” ora è il turno de “La Cosa”, un film del 1982 diretto dal re dell’horror John Carpenter, che a sua volta è un remake del film chiamato “La Cosa Da Un Altro Mondo” datato 1951.
Però, in realtà, questo non è un vero adattamento, ma bensì un seguito del film, infatti voi impersonerete il Capitano Blake, leader di una squadra di soccorso che è inviata in Antartide ad investigare sui fatti accaduti nel film. Un’ altra differenza, poi, è che al contrario di quanto potrebbe essere, questo non è un survival horror puro, alla Silent Hill, ma è più che altro una vera e propria avventura con qualche elemento horror e con un sistema di controllo che ricorda vagamente il mitico gioco d’azione Siphon Filter.
Ma andiamo con ordine:
la grafica, per cominciare, si assesta su buoni livelli con delle texture che non fanno gridare proprio al miracolo e con degli scenari forse un po’ troppo spogli.
La giocabiltà è il vero punto forte di questo gioco: per cominciare dovete sapere che per uccidere i mostri più piccoli vi basterà sparargli e andranno all’altro mondo, ma per quelli più grandi dovrete prima sparargli per danneggiarli e poi dovrete arrostirli con il lanciafiamme.
Tutto stupendo, perché il sistema di mira automatica è semplicemente meraviglioso, per non dire perfetto, però non si può dire lo stesso per l’uso del lanciafiamme, perché al contrario delle pistole, qui bisogna usare il sistema di mira manuale, che sulle prime risulta un po’ ostico, ma dopo averci giocato un po’ ci si prende l’abitudine e si sorvola sul problema, che comunque rimane.
Poi, sempre per quanto riguarda la giocabilità, è stato aggiunta un’interfaccia paura-fiducia molto innovativa e funzionale.
Infatti, grazie ad un semplice tasto si aprirà una schermata con i volti della vostra squadra con lo stato di salute e la relativa barra di fiducia che hanno nei vostri confronti. Questo è il bello, perché se un membro della vostra squadra assiste a troppe uccisioni, o vede troppi mostri, potrebbe avere paura e lo si nota perché nell’interfaccia il suo volto comincerà a tremare, e se non lo calmerete, potrebbe andare fuori di sé e potrebbe cominciare a sparare all’impazzata. Quindi per risolvere il problema dovrete portarlo in un luogo sicuro, o al limite iniettargli una dose di adrenalina per calmarlo. Poi, per quanto riguarda la fiducia, questo dipenderà da come tratterete i vostri compagni: ad esempio se gli darete delle armi o li curerete quando ne avranno bisogno si fideranno di voi, però se non parteciperete ai combattimenti o per sbaglio colpirete un vostro compagno, i vostri membri perderanno fiducia nei vostri confronti, e per riscattarvi potrete farvi davanti ai loro occhi l’esame del sangue per dimostrare loro che non siete infetti dalla cosa.
Per quanto riguarda il sonoro, bisogna dire che è stato implementato il parlato in italiano, che però non è ai livelli di The Getaway o Ratchet And Clank, ma che comunque è piacevole da ascoltare. Infine troviamo la longevità, forse il più grande difetto di questo gioco: infatti per terminare l’avventura vi ci vorranno al massimo 8 ore e purtroppo non lo rigiocherete una seconda volta.
Poi, mi è dispiaciuto che oltre alla modalità principale non è stata inserita nessun’altra modalità secondaria che avrebbe aumentato la purtroppo non brillante longevità.
Per concludere dobbiamo dire che finalmente è stato prodotto un gioco come si deve tratto da un lungometraggio, che non vi farà spegnere la console finchè non l’avrete portato a termine.
Peccato solo per la grafica non è bellissima e le relativa brevità.
Lampofinale
Grafica : 7.5
Giocabilità : 9.5
Sonoro : 8
Longevità : 7.5
Voto Finale : 8