Recensione Jak II
GTA Vice City ha influenzato notevolmente il mercato dei videogiochi tant’è che sono usciti, dopo il capolavoro Rockstar, titoli che ne ricopiavano qualche sua caratteristica. Ora è il turno di JAK II, il seguito di un buon platform uscito 2 anni fa, che invece ne ricalca la struttura a missioni. Infatti, vi ritroverete in una città vastissima dove, grazie ad un radar posto in basso a destra dello schermo, potrete sapere chi vi può fornire degli incarichi per raggiungere lo scopo del gioco, ovvero vendicarsi di Praxis.
Voi vi chiederete, ma chi è Praxis? Beh, è il Barone che governa la città di Haven City, il quale ha catturato JAK per compiere su di lui degli esperimenti chimici. E Daxter che fine ha fatto? Daxter è riuscito ad evitare di essere catturato e dopo due anni di ricerca è riuscito a scovare il posto in cui era tenuto prigioniero JAK e a liberarlo. Però Jak è cambiato: ora ha la possibilità di trasformarsi per un periodo di tempo limitato in una specie di mostro, denominato Dark Jak, dovuto all’eco iniettatogli dal Barone. In questo stato, il protagonista è quasi invulnerabile, una bestia in grado di distruggere tutto e tutti.
Per far sì che la trasformazione avvenga con successo basta raccogliere eco sufficiente, uccidendo i vari nemici nel corso del gioco.
Ma le novità non sono di certo finite qui!
In perfetto stile GTA, ora JAK potrà rubare i veicoli, rigorosamente volanti, con la semplice pressione del tasto triangolo. In sella ai veicoli, i quali si dividono sostanzialmente in maneggevolezza e resistenza, JAK potrà volare a mezza altezza o a fil di pedone. In quest’ ultimo caso, bisogna stare attenti a non investire i cittadini, perché se ci fosse una forza dell’ordine nei paraggi, essa chiamerà subito dei rinforzi che non vi daranno tregua per tutta la città. In poche parole, rigate dritto, altrimenti sono guai!
Per quanto riguarda i combattimenti corpo a corpo, JAK ha a disposizione un buon numero di mosse. Può sferrare un pugno, fare una giravolta, eseguire un salto, un salto doppio e accovacciarsi.
Ma il bello arriva dopo alcune missioni, perché prenderete possesso della prima arma con cui abbattere meglio i nemici. E’la Morph Gun, che grazie ai relativi potenziamenti, può trasformarsi in quattro tipi di armi, tutti molto diversificati tra loro, sia per quanto riguarda l’aspetto esteriore sia per quanto riguarda l’aspetto puramente funzionale. Ad esempio, il primo potenziamento consente di utilizzare un’arma, denominata Scatter Gun, che non è nient’altro che una specie di fucile a pompa molto utile nelle fasi iniziali e per gli scontri a corto raggio.
Ma il bello è che per intercambiare i vari tipi di armi durante la partita, basta premere i tasti direzionali, in perfetto stile Sparatutto, senza perciò mettere in pausa il gioco.
Proseguendo nell’ avventura, inoltre, prenderete possesso del Jet Board, una sorta di SkateBoard volante che vi permetterà di raggiungere zone altrimenti inaccessibili e per eseguire acrobazie una più spettacolare dell’altra.
La grafica scorre sempre fluida tranne in alcune missioni dove si accusano dei rallentamenti, soprattutto quando si affrontano missioni in cui c’è un enorme sfondo da animare. La città è immensa e sarà impossibile impararla a memoria, come invece succedeva con GTA. Inoltre le vetture e i nemici sono tutti molto vari e i modelli poligonali eccellenti. Infine, i personaggi sono animati magistralmente anche grazie all’ottimo doppiaggio in italiano che la Sony riserva alla tanto bistrattata Italia.
La colonna sonora è dinamica, ovvero che cambia con il mutamento delle azioni, cioè se impugneremo un arma, la musica cambierà di conseguenza e lo stesso vale se saremo ricercati dalle guardie del Barone, peccato solo che le canzoni non rimangano in mente dopo aver spento al console.
Ottime notizie anche per quanto riguarda il fronte longevità, infatti per portare a termine tutte le missioni, che sono circa una sessantina e tutte molto varie e divertenti, ci vorranno una ventina di ore, anche grazie all’ottima intelligenza artificiale dei nemici che rende il gioco più difficile della media ma mai frustrante e anzi, invoglia di più il giocatore a portare a termine l’avventura.
Chiude il quadro l’aggiunta della modalità 50Hz/60Hz, il supporto per il Progressive Scan e la possibilità di giocare sia in 4:3 che in 16: 9 che sta a dimostrare la cura che i Naughty Dog hanno riposto per questo gioco.
In conclusione il nuovo JAK II, scopiazzando un po’ da GTA e Ratchet And Clank, si dimostra un ottimo titolo, uno dei migliori del genere, che tutti dovrebbero acquistare.
Ora non ci resta che attendere l’uscita del nuovo episodio targato Insomniac per decretare il miglior platform dell’anno 2003.
Lampofinale
GRAFICA 9
GIOCABILITA’ 9
SONORO 9,5
LONGEVITA’ 9
VOTO FINALE 9