La comparsa della croce nel cerchio come simbolo ha origini antichissime collocabili nella tradizione magico-religiosa dei Celti, popolo precristiano proveniente dall’Irlanda che migrò anche in altre zone dell’Europa creando piccole orgogliose "culle etniche" ( tutt’oggi ne sono visibili i pochi caratteristici resti in Gran Bretagna, Francia, Germania, e nell’Italia del Nord, mentre in Irlanda il patrimonio culturale è molto presente). Dai Celti naturalmente il simbolo prese il nome di "Croce Celtica". Presso queste genti essa rappresentava il legame tra la vita-morte asse del mondo (la croce), intesa come metamorfosi e la mente dell'uomo, la ragione cosciente (il cerchio). I Celti, come tutti i popoli antichi, assegnavano ai propri simboli altissimi significati mistici magico-rituali legati al mondo della Natura e al Sacro. La natura, la Grande Madre, era il primo gradino evolutivo nella vita dell’uomo e il quotidiano, carico di valori morali assoluti, era tenuto in costante contatto con la divinità. Il cerchio, simbolo solare dell’IO cosciente (la ragione), unito alla croce della metamorfosi (la morte come grembo e origine di nuova vita) dava cosi rappresentazione e espressione di fede nell’evoluzione spirituale. La croce rappresentava anche le braccia dell’uomo (barra orizzontale) e il corpo (barra verticale) e il suo valore più generale era di congiunzione dei contrari, il negativo (orizzontale) con il positivo (verticale), l’infero con il superno, la morte con la vita.
La Croce Celtica é illegale
Non poteva non accadere. La Croce Celtica è illegale. Tutte le Questure sono state avvertite: il problema d'ordine pubblico numero uno è sequestrare le croci e denunciarne i possessori. Poche settimane fa la Digos e la questura romana erano ancora dell'idea che l'emblema fosse legittimo ma negli ultimi giorni la scure giacobina del ministero degli Interni pilotata da poteri forti e, sembra, da frange intolleranti della comunità ebraica romana hanno puntato i piedi; la Croce Celtica è reato e chi la porta su giubbotti, sciarpe o bandiere va in galera. La cosa ha del ridicolo e del drammatico allo stesso tempo.Ridicolo perché come dice giustamente il neonato Comitato per la difesa della Croce Celtica "se il provvedimento sarà portato alle sue logiche conseguenze ci appresteremo a vedere croci abbattute o rimosse dalle nostre chiese o dai nostri monumenti, pellegrini irlandesi arrestati e (attenzione la Croce Celtica è presente anche su taluni abiti talari) sacerdoti fermati nell' esercizio delle loro funzioni!". Drammatico perché in Italia il possesso di un simbolo non aveva mai significato la galera; nemmeno il fascio di per sé aveva attirato mai tali misure draconiane! Il motivo di tutto ciò? Eliminare un punto di riferimento per i giovani non allineati con la cultura del Regime e dei centri sociali e colpire Forza Nuova. Non potendo nuocere direttamente al movimento stanno cercando di colpire la simbologia e i militanti, simpatizzanti, potenziali sostenitori . La Segreteria ha già diramato, per proteggere la militanza e per impedire l'iniqua persecuzione di giovani e non giovani, la disposizione di non esporre la Croce Celtica nelle prossime manifestazioni del movimento. Allo stesso tempo ha lanciato il comitato di difesa della Celtica ed ha inoltrato un appello al TAR per ribaltare il provvedimento.Non rimane che concludere con le parole del comitato. "La Croce Celtica , simbolo nazionale della Cristianità irlandese è emblema che si trova in tutti i territori europei, su chiese, cimiteri e monumenti sacri e accompagna l'espandersi nei primi secoli della Cristianità. Emerge trionfante nel sogno dell'imperatore Costantino ed è auspicio di vittoria alla battaglia di Ponte Milvio (in hoc signo vinces - sotto questo segno vincerai) sino ad assurgere poi a simbolo imperiale in occasione della cerimonia di incoronazione di Carlo Magno nell'anno 800". La Croce Celtica diventa parte integrante ed inscindibile delle tradizioni e della storia di tutti noi. Per questo nel dopoguerra sotto le sue insegne si raccolgono i giovani di mezza Europa nella lotta anticomunista. Non saranno certo degli omuncoli servi di potentati antieuropei con le loro leggine repressive a piegare la nostra volontà di lotta e riscatto o a scalfire la maesta' della Croce Celtica.
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