Schiavi dello script
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Discussione: Schiavi dello script

Cambio titolo
  1. #1
    Les encompetent L'avatar di melaQ
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    Schiavi dello script

    Di recente ho iniziato Call of Duty, ennesimo blockbuster a tema bellico con acclamata variante del 'gioco di squadra'.
    Dopo appena un paio di misioni concluse, ho cominciato ad avere la sgradevole sensazione di rivestire, all'interno del gioco, il ruolo di uno spettatore semiattivo ad una serie ben concatenata di eventi predeterminati, col risultato di mandare a quel paese quel tanto sbandierato coinvolgimento che, secondo pareri autorevoli, la meccanica di gioco avrebbe dovuto trasmettermi.

    Insomma, per l'ennesima volta mi sono sentito uno schiavo dello script, una rotellina che fà avanzare le lancette, il dito che gira la pagina di un libro ma che nulla può fare per cambiarne il contenuto.

    La qual cosa vale per la stragrande maggioranza dei vg, lo so, ma la stragrande maggioranza dei vg comincia ad andarmi stretta.

    Che fine ha fatto il fattore random?
    aka ConiglioFrank

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  2. #2
    Future Team Singer&Biker L'avatar di alegalli
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    Re: Schiavi dello script

    Inviato da melaQ
    Che fine ha fatto il fattore random?
    Bellissimo tema, ci tenevo a dirtelo subito.
    Finisco una roba e poi partecipo.

    ciao

    ag
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  3. #3
    Redattore L'avatar di pape
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    il fattore random, o meglio, un IA capace di risultare verosimile, è il vero limite dei VG, il punto su cui ci si dovrà focalizzare per evolverli a un altro gradino.
    Non ho ancora avuto modo di mettermi sotto con CoD, ma ricordo la delusione avuta giocando a Medal of Honour: splendido da vedere, esaltante, capace di farmi sentire in mezzo... sino a che sono morto. E ho capito che la scenetta era tutta preparata, e che ricominciando il livello tutto rimaneva identico, non cambiava di un millimetro.
    Sto impazzendo ora dietro a Invisible War: gran gioco, degno seguito di Deus Ex, ma l'IA in certi casi fa proprio venire il latte alle ginocchia (un po' come il predecessore, del resto).
    Forse il miglior esempio di IA che mi sovviene è GP Legends, il che è indicativo.

    Forse è anche per questo che gli arcade e il retrogaming continuano apiacere tanto: se si tenta di intrigare un giocatore è necessario metterlo di fronte a nemici capaci di prendere decisioni, anche banali, non solamente di sparare, dare l'allarme o scappare.

    Pape

  4. #4
    Les encompetent L'avatar di melaQ
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    Inviato da pape
    Forse è anche per questo che gli arcade e il retrogaming continuano apiacere tanto: se si tenta di intrigare un giocatore è necessario metterlo di fronte a nemici capaci di prendere decisioni, anche banali, non solamente di sparare, dare l'allarme o scappare.
    La questione non risiede unicamente nello sviluppo dell'AI.

    Operation Flashpoint, fps bellico 'stagionato ma non invecchiato', proponeva un comportamento dei png credibile, e in più introduceva alcune variabili che rendevano una stessa missione diversa anche se rigiocata più volte (colonne di carri che arrivavano in aiuto dei nemici, compagni di squadra e superiori che potevano cadere sotto il fuoco già nei primi istanti di conflitto, la possibilità di usufruire di un campo di battaglia virtualmente ilimitato...).

    Call of duty percorre la strada inversa. Quelli che dovrebbero essere gli elementi ad un approccio più libero al gioco, ovvero i compagni di plotone, sono utilizzati con lo scopo cardine di vincolare strettamente il giocatore alla struttura 'su binari' del livello giocato.

    In giochi come Half Life o Deus Ex lo script è sempre presente, ma al giocatore viene comunque lasciata ampia libertà di esplorazione e di gestione del ritmo di gioco.
    CoD costringe il giocatore a seguire i compagni in un continuo susseguirsi di situazioni che, nonostante l'ottima regia, alla lunga diventano palesemente artificiose.

    Insomma, un passo avanti e due indietro...
    aka ConiglioFrank

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  5. #5
    Redattore L'avatar di pape
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    Inviato da melaQ
    La questione non risiede unicamente nello sviluppo dell'AI.


    In giochi come Half Life o Deus Ex lo script è sempre presente, ma al giocatore viene comunque lasciata ampia libertà di esplorazione e di gestione del ritmo di gioco.
    CoD costringe il giocatore a seguire i compagni in un continuo susseguirsi di situazioni che, nonostante l'ottima regia, alla lunga diventano palesemente artificiose.

    Beh, sono due concezioni di gioco diverse: CoD deve per forza di cose seguire una serie di eventi fissati e non variabili, deve percorrere dei binari per garantire l'esaltazione cinematografica e sopratutto perché i livelli sono sequenziali, studiati per esaltare il giocatore, non per farlo esplorare. è uno sparatutto puro. Al contrario, DE e HL devono garantire libertà, sono improntati alla libertà d'azione, non all'esaltazione. In entrambi i casi l'IA dovrebbe essere curata a mio avviso, sia per immergere il giocatore, sia per non farlo annoiare la seconda volta che vede lo sbarco in normandia.
    E se gli script di HL erano studiati tanto bene e incastrati a meraviglia con dei comportamenti spesso eccezionali, in DE (e nel suo seguito) questo non accade. I nemici sono eccezionali per i comportamenti generici (percepiscono rumori e movimenti durante le pattuglie, e generalmente sembrano passare in maniera verosimile dall'azione programmata a diversi comportamenti), ma non appena hanno a che fare col giocatore, quando sono svegliati dal torpore della routine, scazzano alla grande, non tentando di nascondersi ma rispondendo al solo istinto di uccidere, incuranti della loro incolumità

    Pape

  6. #6
    Impressive! L'avatar di Fil
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    Soluzione definitiva: gioco online.
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  7. #7
    Redattore L'avatar di pape
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    Inviato da Fil
    Soluzione definitiva: gioco online.
    Bah... non la vedo come soluzione, ma come palliativo. I giochi online sono diversi, non possono raggiungere per ovvi motivi una certa complessità.

    E poi io sono un maledetto intimista e mi piace giocare chiuso in casa, solo soletto, con lo stereo alto e il telefono staccato.

    Pape

  8. #8
    Les encompetent L'avatar di melaQ
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    Inviato da pape
    Bah... non la vedo come soluzione, ma come palliativo. I giochi online sono diversi, non possono raggiungere per ovvi motivi una certa complessità.

    E poi io sono un maledetto intimista e mi piace giocare chiuso in casa, solo soletto, con lo stereo alto e il telefono staccato.

    Pape
    Se il gioco online fosse utilizzato dagli sviluppatori come banco di prova per soluzioni di design alternative al solito ammazziamocitutti e ammazziamociasquadre, sarei disposto ad accettarlo come soluzione.

    Così com'è, e salvo poche eccezioni, l'online serve solo a prolungare la vita a titoli che finirebbero nel limbo una volta completati.
    aka ConiglioFrank

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  9. #9
    Les encompetent L'avatar di melaQ
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    Inviato da pape
    CoD deve per forza di cose seguire una serie di eventi fissati e non variabili, deve percorrere dei binari per garantire l'esaltazione cinematografica e sopratutto perché i livelli sono sequenziali, studiati per esaltare il giocatore, non per farlo esplorare. è uno sparatutto puro.

    Pape
    E proprio in questo risiede, a mio parere, il suo maggior difetto.

    Stringi stringi, CoD non è niente altro che una versione anabolizzata di un laser game, o di uno di quei 'film interattivi' che vissero di breve e fulgida vita quando inizairono a diffonfersi i primi lettori dvd da casa.

    A ben poco serve a rallegrarmi la grafica poligonale e le decine di personaggi che si muovono indipendentemente sullo schermo, se alla base del gioco trovo ancora meccaniche vecchie di almeno vent'anni.
    Se la prima volta che un carro armato sfonda un muro per fare il suo ingresso in scena rimango piacevolmente sorpreso, il mio disappunto è maggiore una volta scoperto che questi compirà sempre il medesimo percorso e si fermerà sempre nello stesso punto, in attesa che io trovi l'arma adatta a liquidarlo e a far avanzare il livello verso il prossimo evento.

    Prendetela per pignoleria, non mi offendo, ma l'utilizzo di tecniche all'avanguardia su concetti che non lo sono affatto non mi sembra per niente un progresso.
    aka ConiglioFrank

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  10. #10
    j-addicted guardian L'avatar di flepa
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    Inviato da melaQ
    Prendetela per pignoleria, non mi offendo, ma l'utilizzo di tecniche all'avanguardia su concetti che non lo sono affatto non mi sembra per niente un progresso.
    Non è progresso, ma vende, e spesso questo è quello che basta a chi decide.

    Per l'on-line concordo nel dire che non è LA soluzione al problema, è una cosa "diversa" una nuova concezione di gioco, ma non può soppiantare del tutto i vecchi e tradizionali giochi single-player, perchè sono molti i videogiocatori che adorano ancora il loro mondo "solitario", da eremiti chiusi in una buia stanzetta soli contro il mondo intero, quasi asociali..

  11. #11
    Les encompetent L'avatar di melaQ
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    Inviato da flepa
    ...ma non può soppiantare del tutto i vecchi e tradizionali giochi single-player, perchè sono molti i videogiocatori che adorano ancora il loro mondo "solitario", da eremiti chiusi in una buia stanzetta soli contro il mondo intero, quasi asociali..
    brrr... che bella immagine...

    Ma allora anche chi legge un libro, o si guarda un film, o ama dipingere dovrebbe essere passibile di una tale definizione.

    Se anche fosse ormai certa una evoluzione del videogame verso una realtà esclusivamente multiplayer, le meccaniche di gioco andrebbero comunque svecchiate per non correre il rischio di buttare sul mercato centinaia di prodotti che propongano la stessa zuppa con nomi diversi.

    E allora perchè non cominciare a lavorare in un orticello più ristretto?
    Il singleplay per esempio.
    aka ConiglioFrank

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  12. #12
    Redattore L'avatar di pape
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    Inviato da melaQ

    Prendetela per pignoleria, non mi offendo, ma l'utilizzo di tecniche all'avanguardia su concetti che non lo sono affatto non mi sembra per niente un progresso.
    MI trovi d'accordo, ma fortunatamente non tutti i giochi sono semplici spettacoli audiovisivi come CoD. Penso a Max Payne 2, che nella banalità del suo gameplay ha tantissimo da dare sotto il profilo della narrazione, o a Deus Ex: Invisible War, che ti trascina in un mondo di paranoia che nemmeno Wilson avrebbe immaginato.

    Pape

  13. #13
    j-addicted guardian L'avatar di flepa
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    Inviato da melaQ
    brrr... che bella immagine...

    Ma allora anche chi legge un libro, o si guarda un film, o ama dipingere dovrebbe essere passibile di una tale definizione.
    Si, ma ero entrato nella mentalità retrogamer, e ogni tanto mi piace visualizzare nella mia testa l'immagine del videogiocatore di 20 anni fa, visto come un "esterno" al mondo... in realtà oggi i VG sono diventati un fenomeno di massa, e non esiste più la "nicchia" di una volta...


    Se anche fosse ormai certa una evoluzione del videogame verso una realtà esclusivamente multiplayer, le meccaniche di gioco andrebbero comunque svecchiate per non correre il rischio di buttare sul mercato centinaia di prodotti che propongano la stessa zuppa con nomi diversi.

    E allora perchè non cominciare a lavorare in un orticello più ristretto?
    Il singleplay per esempio.
    Giusto svecchiare le meccaniche di gioco, ma gli investimenti sono sempre rischiosi (almeno in parte) e la maggior parte di quelli che vogliono fare i soldi nel "nostro mondo" preferiscono andare sul sicuro, e spesso anche un semplice re-styling grafico è sufficiente a garantire buone vendite per un gioco concettualmente superato... però le eccezioni ci sono (e ci saranno sempre) sta a noi scovare quali sono i veri gioiellini!

  14. #14
    Near Death Happiness L'avatar di Ghost_7
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    Certo che il discorso è davvero interessante.

    Già da un bel po di tempo (ma davvero un bel po!) buona parte dei titoli tanto acclamati da stampa e giocatori x l'alto livello di interattività, coinvolgimento, ecc. dopo un po cominciano a stufarmi xchè effettivamente è come stare a guardare un DVD (ma senza la stessa grafica). Mi riferisco soprattutto a titoli x PC dato che generalmente sono quelli + lodati sul fronte della complessità delle IA e roba simile (anche se poi sono quasi tutti uguali: evoluzioni anche ben confezionate di Warcraft/Command&C., Doom/Qake...). Certo le premesse x roba davvero interessante ci sono (HalfLife 2, Deus Ex: IW) ma volendo prendere in analisi un GDR x PSX che ho rispolverato di recente (Tales of Destiny 2/Tales of Eternia), devo proprio dire che il livello di sfida, la varietà di eventi e situazioni, e la complessità delle IA del party (assolutamente personalizzabili) sono più sorprendenti di un qualsiasi titolo x superPC che abbia giocato recentemente (Morrowind incluso...). Sarà per sormontare dei limiti? Evidentemente per rendere ancora interessante un titolo che presenta grafica 2D (sebbene di altissimo livello) ed incontri casuali, i programmatori hanno inserito una serie di varianti tali da non annoiare mai il giocatore, divertirlo ed addirittura sorprenderlo!
    Giocando sia su console (un po tutte) che su PC (da System Shock a Max Payne 2) mi sono convinto che chi sviluppa per quest'ultimo sopravvaluta l'aspetto tecnico (e non sfrutta nemmeno a pieno l'hardware per il quale lavora) a discapito di innovazioni reali e creatività.

    Ritornando a CoD, perchè continuino a proporre FPS + o - tattici/simulativi che hanno per scenario la WWII e non una bella avventura con elementi GDR (anche un po meno carica di Morrowind magari) con la stessa ambientazione (anche la WWI va bene, che non la vedo dai tempi degli strategici su C64 ) proprio non lo capisco?? Srarà perchè gli untenti si affezionano. Sarà per mancanza di designer con le idee. Ma ho l'impressione che a noi occidentali non vada + di divertirci.
    Beh, simuliamo allora! Ma se simulare vuol dire CoD, preferisco rivedere il soldato Ryan (o magari un bel documentario, che poi siamo la...)!
    Ultima modifica di Ghost_7; 9-12-2003 alle 22:21:16

  15. #15
    IL RETROPLAYER L'avatar di ANTONIO MILANO
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    Inviato da flepa
    Non è progresso, ma vende, e spesso questo è quello che basta a chi decide.

    Per l'on-line concordo nel dire che non è LA soluzione al problema, è una cosa "diversa" una nuova concezione di gioco, ma non può soppiantare del tutto i vecchi e tradizionali giochi single-player, perchè sono molti i videogiocatori che adorano ancora il loro mondo "solitario", da eremiti chiusi in una buia stanzetta soli contro il mondo intero, quasi asociali..
    A volte ho come la sensazione di non essere libero di giocare da solo, nella mia cameretta, in modo asociale con vecchi giochetti...mha!

    Per quanto riguarda l'I.A. secondo me è ancora molto presto per calcore secuenze di gioco random...passeranno ancora diversi anni credo e la cosa, onestamente non mi dispiace piu' di tanto.
    Non perchè sia contro il progresso...al contrario ma semplicemente per il fatto che, personalmente, non ne vedo l'utilità...purtroppo per motivi di tempo gioco solamente una volta a qualsiasi VG...creare vg random non mi servirebbe a niente...questa chiaramente è una motivazione egocentrica...per il resto sarebbe l'ennesimo passo detrminante dell'evoluzione videoludica





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