La celeberrima rivista americana Science ha stilato una classifica delle 10 scoperte più importanti del 2003. Tutte le scoperte selezionate, fanno sapere dalla rivista, “sono state scelte per le loro profonde implicazioni per la società e il progresso della scienza”. Per chiunque fosse interessato ecco la rassegna completa, a partire dalla numero 10, con a fianco indicato il relativo ramo scientifico:
10) Medicina
Un trattamento contro il cancro, un tempo considerato ultima risorsa contro la malattia killer, ha registrato il suo primo successo nel 2003. Un farmaco chiamato “antiangiogenesi” previene la crescita di nuovi vasi sanguigni del tessuto tumorale. È stato provato che questo medicinale allunga la vita dei pazienti con un tumore avanzato al colon.
9) Genetica
Il cromosoma Y, che è il più piccolo dei cromosomi umani e quello che determina il sesso maschile, ha duplicato geni che possono essere utilizzati se si presenta la necessità di una nuova copia.
8) Ottica
Nuovi materiali altamente tecnologici sono in grado di rifrangere la luce nella direzione opposta a quella in cui solitamente viene percepita. La scoperta potrebbe favorire la costruzione di lenti di qualità molto più elevata delle attuali.
7) Genetica
La scoperta che le cellule staminali embrionali di topo possono essere trasformate in ovociti. Ciò potrebbe aiutare a spiegare certi tipi di infertilità. In futuro la scoperta potrebbe anche portare a utilizzare le cellule staminali embrionali umane come fonte di ovuli, che potrebbero essere a loro volta utilizzati per la clonazione o altri studi.
6) Astrofisica
La conferma che le fiammate di raggi gamma, uno dei più potenti rilasci di energia nell’Universo, sono collegate alle Supernovae, gli scoppi di enormi stelle. Gli scienziati sono riusciti a collegare l’esplosione di una Supernova con una più luminosa fiammata di raggi gamma.
5) Chimica
Una più ampia capacità di monitorare e manipolare singole molecole. Nuovi e potenti sistemi d’immagine permettono agli scienziati di osservare le azioni di singole proteine molecolari con cellule e membrane.
4) Genetica
Il ruolo dell’RNA (Acido Ribo-Nucleico) in piante e animali. Si pensava che l’RNA agisse solo come un messaggero che seguiva le istruzioni del DNA (Acido Desossiribo-Nucleico) per realizzare i legami tra gli amminoacidi determinando così la produzione della proteina. Nuovi studi hanno però dimostrato che forme di RNA possono anche indirizzare e alterare le espressioni dei geni, influenzando lo sviluppo embrionale delle cellule staminali.
Ed ora, veniamo alle prime tre:
3) Ecologia
Sempre maggiori le prove che il surriscaldamento del globo sta iniziando ad avere effetti sul clima, le correnti oceaniche, gli animali e le piante.
2) Genetica
Identificazione della funzione delle varianti di certi tipi di geni che aumentano il rischio di schizofrenia, depressione e altre malattie mentali che tendono ad essere ereditarie. I ricercatori hanno scoperto che un gene accresce il rischio di depressione, ma solo quando una persona è sottoposta a forte stress.
1) Astrofisica
La prova che le Galassie e gli altri corpi nell’Universo si allontanano l’uno dall’altro con un’accelerazione costante, spinti da una forza che gli astronomi adesso chiamano “Dark Energy” (Energia Oscura).
La prova che una misteriosa forza chiamata “Energia Oscura” sta spingendo l’Universo verso un’espansione senza fine, con un’accelerazione sempre più veloce, è stata scelta dalla rivista Science come Scoperta dell’Anno. La bizzarra idea che nell’Universo esista una forza sconosciuta che si oppone alla gravità e spinga le Galassie ad allontanarsi una dall’altra fu proposta per la prima volta nel 1998.
Nel 2003 nuovi studi hanno provato che questa “forza” esiste e questa scoperta ha vinto il primo premio del magazine americano come maggiore contributo scientifico dell’anno. “È una delle più importanti scoperte nelle scienze primarie”, ha spiegato il direttore di Science. “Gli scienziati non dovranno più provare a confermare l’esistenza di un’energia oscura. Adesso devono scoprire com’è fatta quell’energia e cosa può dirci sulla nascita ed evoluzione dell’Universo”. Le prove dell’esistenza della “Forza Oscura” vengono da due studi che hanno esplorato l’Universo ai suoi albori e sono arrivati a guardare indietro nel tempo fino a 400.000 anni dopo il Big Bang. Entrambi hanno confermato che l’Universo è in espansione. Il telescopio Wilkinson Microwave Anisotropy Probe ha analizzato la radiazione cosmica di fondo a microonde, un’eco del Big Bang, determinando così l’età e la composizione dell’Universo. Lo studio ha dimostrato che solo il 4% è materia ordinaria, cioè ciò che si vede ogni giorno, mentre il 23% è fredda e oscura materia composta da particelle sconosciute. Il resto, circa il 73% dell’Universo, è Energia Oscura. La ricerca ha anche confermato che l’età dell’Universo è di circa 13,7 miliardi di anni, con un margine di errore che non supera le migliaia di anni. Precedentemente l’età del Cosmo veniva genericamente stimata tra i 12 e i 15 miliardi di anni. Un altro studio, lo Sloan Digital Sky Survey, ha mappato la distribuzione di un quarto di milione di Galassie e ha confermato ancora la predominanza di Energia Oscura. Sulla scoperta della Forza Oscura la rivista spiega: “È, forse, il segno che gli scienziati inizieranno finalmente a comprendere l’inizio”.