[4] VASCO ROSSI - Thread Ufficiale - Pag 2
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Discussione: [4] VASCO ROSSI - Thread Ufficiale

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  1. #16
    Bannato L'avatar di Vasco fan
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    in risposta agli uomini di chiesa:

    Non accetto lezioni di morale (Giù-da-Vasco)
    pubblicata da Vasco Rossi il giorno giovedì 31 marzo 2011 alle ore 8.10

    A proposito delle dichiarazioni,(costituite da insulti e diffamazioni, il naturale metodo utilizzato dagli uomini di chiesa per esprimere le proprie opinioni) che ho letto qua e la su di me (tra cui un esilarante titolo

    "Giuda-Vasco" Pensionato ...dove mancava solo Pelato)

    vorrei comunicare loro che:



    Non accetto lezioni di morale da chi non mette al mondo figli.

    Da chi non si prende questa responsabilità e questo impegno con la vita

    Da chi non realizza il primo scopo della propria esistenza.

    Da chi non tiene famiglia. Da chi non paga le tasse.

    Da chi disubbidisce e tradisce perfino uno degli ordini più perentori

    del proprio Dio. "Crescete e Moltiplicatevi"


    lo stimo sempre di più


    ---------------------------------------------------

    Odo Fusi Pecci monsignor afferma:
    VASCO ROSSI , NON SA QUELLO CHE DICE, STRUMENTO DI SATANA.
    Il noto cantante Vasco Rossi ha detto che la vita é un caso e non un dono, aggiungendo che per lui, ciascuno é libero di interromperla quando creda: "sbaglia, non sa quello che dice, la vita é un dono di Dio e non nasce per caso. Costui ha le idee molto confuse e peggio ancora chi lo intervista senza contestarlo.

    Vasco Rossi artista cantautor risponde:
    ODO FUSI PECCI, NON SA QUELLO CHE DICE, STRUMENTO DI DIO.
    Il noto Monsignor Odo Fusi Pecci ha detto che la vita non è un caso ma un dono aggiungendo che per lui, ciascuno non é libero di interromperla quando crede: "sbaglia, non sa quello che dice, la vita NON é un dono di Dio e nasce per caso. Costui ha le idee molto confuse e peggio ancora chi lo intervista senza contestarlo


    Ultima modifica di Vasco fan; 1-04-2011 alle 14:20:01

  2. #17
    There will be only Chaos! L'avatar di Ginx xx
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    E un grande quest'uomo

  3. #18
    There will be only Chaos! L'avatar di Ginx xx
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    Vivere o niente o Vivere non basta ? Due titoli, due ope­re
    ( disco di Vasco, libro di Veneziani), due visioni op­poste. Una vita nichilista o una vita con senso e desti­no? Che sia questa la vera dicotomia dei nostri tempi. Ne discutono sul Giornale , Marcello Veneziani e Va­sco Rossi. Il filosofo ha aperto le danze con il suo Cu­cù quotidiano di giovedì. L’accusa:Vasco,sei simbo­lo del nichilismo della nostra società. Ieri la replica di Rossi: non elogio lo sballo, ma la vita vissuta con pas­sione. Oggi la controreplica di Veneziani.

    Caro Vasco Rossi, io non ho fatto una criti­ca musicale al suo album e alle sue canzoni, non mi permetterei, non ne ho la competenza e non ne ho manco la voglia. Anzi le dirò che le sua canzoni non mi dispiacciono affatto, e si ca­pisce da quel che ho scritto. Non ho nemmeno antipatia personale nei suoi confronti, anzi mi scappa pure un filo di simpatia. Però sono con­vinto che lei sia stato, e un po’ lo sia ancora, un modello negativo, un cattivo maestro. Non mi interessa sapere se lei sia strafatto o sano come un pesce, se nella vita privata sia il contrario del personaggio che interpreta o no. Sono fatti suoi. A me interessa sottolineare che lei veicola un modo e un messaggio di vita fondato sul vi­vere al massimo e pensare al minimo, come del resto conferma nella sua lettera; il piacere di distruggersi e la vita spericolata, sulle ali del­la droga e della velocità.

    Lei è stato uno dei mo­delli di questa società disperata e lo sa bene. Non sono io a dirglielo, sono i suoi adepti. E non è una mia arbitraria supposizione, come lei scrive, ma lo ha ribadito lei stesso nelle inter­viste e conferenze stampa per l'uscita del suo album. Uno che vorrebbe non essere nato, che considera la vita priva di senso e di scopo, frutto del caso e della chimica, che non crede in nulla e si dona al diavolo, è un nichilista. Non è una parolaccia, non si offenda, è la sintesi di quel che lei stesso sostiene. Allora le dico: ma per­ché poi nega tutto questo, e si protesta bravo e virtuoso, legato alla famiglia, tre figli e cittadino esemplare? Se ha voluto costruire quel perso­naggio, se ha voluto mandare quei messaggi, poi non se ne vergogni, li rivendichi invece.

    Ab­bia il coraggio delle sua idee, delle sue canzoni o di come ha voluto presentarsi e soprattutto di cosa ha voluto comunicare ai giovani. Una sola cosa però vorrei ribadire: lei non è un ribelle ma è un testimonial del conformi­smo della trasgressione, allineato allo spirito del tempo. Mi creda, oggi è molto più ribelle dire che la vita ha senso e destino, che abbiamo compiti e doveri. Oggi la vera trasgressione è la tradizione. Quanto alla sue lectio magistralis , vorrei dirle che non basta comunicare emozio­ni­per fare lezioni all'università, bisogna comu­nicare cultura. Se bastasse comunicare emo­zioni, allora diamo la cattedra di filosofia teore­tica a Cassano, di fisica nucleare a Belen e di anatomia patologica alla donna cannone, che comunicano a loro modo emozioni. Una can­zone deve trasmettere emozioni, una lezione deve trasmettere saperi.

    A ciascuno il suo. Delle critiche che mi rivolge, le accetto tutte, vere, verosimili o divertenti, (mi piace sentirmi parruccone e psichiatra) e comunque capisco il suo punto di vista. E la ringrazio degli elogi che le sono sfuggiti. Una sola cosa non accetto, ed è quando sostiene che io sia una mente «luci­da con una logica perfetta » ma priva di sensibili­tà. Lei non mi conosce, e non è naturalmente una colpa, non sa come sono e ciò che scrivo. Ho una logica imperfetta e una sensibilità forse troppo spiccata.
    A proposito, le confesso che l’autore di quel libro coetaneo del suo album ma opposto nella tesi e nel titolo, vivere non ba­sta, sono io. Come le anticipava ieri il Giornale , presentando la sua lettera. Prego la Mondadori di mandarle il libro, lì troverà la prova di una sensibilità: ma del libro ne faccia l’uso che cre­de. Giuro di non cantare se lei giura di non filo­sofare. Non farò concerti se lei non farà lectio magistralis . Vasco, lei mi augura tanta salute, spero since­ramente; io dovrei augurarle una vita piena di guai come lei invece desidera. Ma preferisco forzare i suoi desideri e augurarle con tutto il cuore di vivere bene e a lungo. Anche se vivere non basta.

  4. #19
    There will be only Chaos! L'avatar di Ginx xx
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    Quando poi, con Galileo e Copernico, tutte le risposte, le spiegazioni e le cause che prima erano risolte dalla religione… sono svanite quasi d’un tratto e tutte insieme, e l’uomo ha smesso di credersi il centro dell’universo… Eh… E un po’ si è perso, siamo d’accordo…. (Dal 1600 ad adesso, è stato difficile abituarsi… ad una vita priva di istruzioni già scritte!). Ma dopo questa rivoluzione si è ripreso! Si è ripreso non appena ha capito che spetta a lui (e a lui soltanto!) dare un senso a se stesso e al mondo! (citando il testo della stessa mia canzone che lei ha equivocato: “Non sono più sereno / Più sereno / Com’ero ieri! / La vita semplice / che mi garantivi / Adesso è mia, però / E’ lastricata / di problemi!”) Quindi la vita è diventata, in questo senso!, qualcosa che richiede più lavoro, più impegno!



    Io credo che Vivere significhi trovare e dare (quasi ogni giorno!) un senso a se stessi e al mondo. Ovvio che vivere, allora, risulta più facile e comodo quando si può avere (fin dalla nascita!) una risposta già pronta per tutto, quando si riesce a credere all’esistenza di un Dio creatore che ha già provveduto, per proprio conto, ad inserire in ogni cosa un significato profondo. Ma quando io mi metto a pensare questo, cioè quando penso che vivere doveva essere più facile nel Medioevo, ovvero ai tempi in cui la religione provvedeva a fornire un senso universale e prefabbricato (escatologico!) all’uomo, allora mi rendo conto che non posso e non voglio (!) pretendere che il mio vivere sia “comodo”! Perché anteporre il desiderio di comodità al bisogno di significato è sconveniente, non è sano e nemmeno etico! (Anche se, probabilmente, farlo mi renderebbe più “sereno”… perché avrei meno domande senza risposte, quindi meno problemi). Senza contare il fatto che tanto ormai è anacronistico: non si può mica tornare indietro! Quindi mi viene naturale proseguire questo pensiero dicendo quello che canto in modo ironico (sottolineo ironico): (Allora, seguendo questo filo logico)



    Ho l’impressione che

    la cosa più semplice (di tutte!)

    ancora più facile…

    sarebbe quella di

    …non essere mai nato!



    Perché io sono molto serio nel mio impegno volto alla continua ricerca di senso, ma divento molto ironico quando poi ne parlo, quando ci penso… O quando, certe volte, non riesco a trovarne uno nemmeno a pagarlo!

    E quindi la canzone continua:



    Sarà difficile

    non fare degli errori

    senza l’aiuto di

    di potenze superiori!

    Ho fatto un patto, sai

    con le mie emozioni:

    le lascio vivere

    e loro non mi fanno fuori!



    Il fatto poi che tra i miei “adepti” ci sia anche chi interpreta male le mie parole come fa lei (COSI’ tanto male è difficile immaginarlo, diciamo un po’ meno…!) non le dà comunque ragione, non trasforma comunque un’interpretazione distorta in un fatto reale.

    O invece di provare a fare il filosofo, lei sta provando a fare l’alchimista…?



    Cosa si dovrebbe dedurre, allora, da una sua frase come: “Passerò solitario e non vi accorgerete di nulla, perché nulla il fondo è accaduto. Solo un’ombra di vita che si è trasformata in scrittura”, se non un manifesto nichilista e individualista, di una vita solitaria che, senza allacciare alcun rapporto con l’altro, si chiude invece disperatamente in se stessa, annullandosi nella materialità inanimata di una scrittura morta?



    “Nichilista non è una parolaccia, non si offenda”, mi scrive lei, nell’esplicita convinzione che io sia una capra! Nell’evidente convinzione di trovarsi di fronte al Re dei Balordi. Forse sarà lei, però, a restare sbalordito nel venire a sapere che perfino io (un “Vasco Rossi Qualunque”), ogni tanto, leggo anche qualche libro “serio”!



    Non sono un modello né un esponente del nichilismo. Certo, ne sono influenzato, condizionato, e in minima parte perfino intriso, essendo nichilista l’intera cultura moderna nella quale viviamo.

    Potrei essere considerato nichilista nella misura in cui nego la validità di alcuni valori… Se non fosse che quei valori sono crollati e morti già molto tempo prima che io li rifiutassi. E, anzi, probabilmente li rifiuto proprio in ragione del loro essere ormai anacronistici e cadaveri.

    Non posso essere considerato nichilista, invece, nella misura in cui io non nego affatto l’esistenza della realtà oggettiva, visto che faccio esattamente l’opposto: cerco e “predico” la massima consapevolezza e la piena accettazione della realtà (forse avrebbe dovuto ascoltarlo almeno una volta, il mio disco, invece di limitarsi a disprezzarne il titolo).

    Non posso essere considerato nichilista, nella sua accezione più negativa, nella misura in cui io non intendo certo destituire il mondo della sua consistenza; al contrario: le mie canzoni sono volte a cercare e a trovare sempre un senso alla realtà, anche e soprattutto quando appare troppo difficile trovarne uno, anche a costo di inventarne uno nuovo di sana pianta! Quando un individuo non può più credere all’esistenza di una divinità superiore e creatrice di tutte le cose, è costretto a cercare un senso dentro di sé per immetterlo poi nel mondo, nella speranza ma anche nella probabilità di renderlo migliore, anche se solo di un poco.

    E’ pur vero che il mio intento è sempre stato quello di raggiungere la (mia) massima profondità di significato attraverso la massima semplicità di linguaggio, ma le mie canzoni ed io, caro Veneziani, in realtà, apparteniamo al pensiero esistenzialista per natura. Sono sempre stato un sostenitore dell’importanza fondamentale e dell’irriducibilità dell’individuo e dell’esistenza umana ai rigidi schemi di filosofie totalizzanti (come sono forse i suoi schemi mentali attraverso i quali mi giudica in maniera perentoria quanto distorta). Non è il caso di discutere di ontologia, ma il mio filosofo preferito è Kierkegaard, e credo nell’esistenza umana finalizzata all’etica (e non solo alla fica!), un’etica fondata sulla responsabilità di scelta, di una scelta categorica per la vita (in alternativa al nulla, cioè alla follia) e senza comodi compromessi, senza mai prostituzioni commerciali (!), come sintetizzato dall’Aut-Aut del mio titolo, che lei non ha proprio capito: O “Vivere o Niente”.



    Sarebbe ora di impegnarci per superare il nichilismo, anche in un mondo come il nostro, in cui il consumismo, cioè la struttura stessa del nostro sistema economico e sociale, rema in senso opposto, insieme ai nostalgici, ai reazionari, ai fautori del ritorno alle antiche tradizioni ormai tramontate nel tempo, ai testardi che ancora sognano invano di resuscitare dio e tutti i valori che ormai sono decaduti, crollati, destituiti, persi nel passato.

    Non si può tornare indietro, Veneziani: ecco quello che io canto nelle mie canzoni.

    L’energia ed il coraggio per affrontare un futuro nuovo ed indeterminato, una vita (e oggi anche quella lavorativa!) precaria e complicata: ecco quello che io canto nelle mie canzoni.

    La capacità di dare, creandolo e inventandolo ogni volta, un senso a tutte le cose: ecco quello che io canto nelle mie canzoni.

    Spero che lei stia prendendo appunti, Signor Veneziani.



    Sono dell’idea che la mia “filosofia pratica” produca molta più energia vitale di tutta la sua teoretica. O forse mi sbaglio, forse il Veneziani cupo e solitario, pensieroso, poetico e malinconico è solo il Veneziani Personaggio, completamente diverso, se non opposto, al Veneziani Uomo: uh, be’, a questo punto glielo auguro. Le auguro sinceramente di non essere così depresso e solitario come appare dalle sue foto e dalle sue parole.



    E per quanto riguarda i titoli conferitemi Ad Honorem, la laurea in Scienze della Comunicazione e le mie lezioni universitarie che lei ritiene inappropriate perché “si deve trasmettere cultura e non emozioni”, devo ricordarle che “Cultura” significa anche l’insieme dei comportamenti e delle concezioni, degli usi e dei costumi di una società in un determinato tempo, per cui la trasmetto anch’io, con le mie canzoni, e abbastanza bene, pure. Lasci fare. Riguardo invece la “cultura” come la intende lei, cioè come “istruzione” e come “conoscenza acquisita attraverso lo studio” le cito questo aforisma di Kark Kraus che dovrebbe farla riflettere: “La cultura è una gruccia con cui lo zoppo picchia il sano per far vedere che anche a lui non manca la forza”.



    Lei ha pensato a me, ma non sono venuto a sapere che lei abbia detto qualcosa a chi invece ha proposto di conferire lo stesso titolo a Bossi, forse per le sue soventi esternazioni volgari... Dialettali, più che dialettiche! Ma cosa importa tutto il resto questo se l’unico fine è quello di attirare l’attenzione per poter vendere meglio il proprio libro?

    Eh… Già!



    Se non ha davvero qualcosa da dirmi, non mi risponda di nuovo, non si approfitti ancora, la prego, delle sue indubbie capacità dialettiche e delle sue autorevoli rubriche su “Il Giornale” solo per farsi altri auto-spot gratuiti alle spalle di chi seriamente vive del proprio lavoro.



    Capisco che vivere non le basta, che pretende anche soldi e successo, ma la invito lo stesso a fare una scelta autentica di vita, d’ora in poi e senza nessun compromesso: o vivere o niente.



    Stia bene, e anzi: stia meglio!,



    Vasco Rossi

  5. #20
    There will be only Chaos! L'avatar di Ginx xx
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    Pubblicata una nuova canzone...i soliti!!

  6. #21
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    Sembra veramente bella no?

  7. #22
    Spit Fire
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    il nuovo cd è bellissimo, in loop per forza!!!

  8. #23
    It's just a ride... L'avatar di -Pip-
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    Cd di gran lunga sopra le mie aspettative. Che ammetto fossero bassissime.
    Ma "Manifesto futurista della nuova umanità" è stupenda. Sarà difficile non farà degli errori, senza l'aiuto di... di potenze superiori! Ho fatto un patto sai con le mie emozioni, le lascio vivere e loro non mi fanno fuori! Eh eh eh eh eh eh eh!

  9. #24
    Bannato L'avatar di Vasco fan
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    l'ultimo cd ha stupito anche me, alcune canzoni sono veramente belle come non succedeva da anni

    era un pò di tempo che insisteva nel dire che ultimamente era particolarmente ispirato, speriamo bene

  10. #25
    Utente fissacapre L'avatar di .eRIc.fiNe.
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    Grandissimo Vasco!!!!

  11. #26
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    l'aquilone e il manifesto sono entrate di diritto nella categoria di "tra le canzoni più belle"

  12. #27
    There will be only Chaos! L'avatar di Ginx xx
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    http://www.youtube.com/watch?v=A2meZUJJtlM
    qualcuno mi spieghi questo!

  13. #28
    There will be only Chaos! L'avatar di Ginx xx
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    Ragazzi lo risolleviamo questo topic?

  14. #29
    Bannato L'avatar di Vasco fan
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    Il 5 giugno sarò ad Ancona per la data zero, non vedo l'ora... Vasco in uno stadio manca dal 2008 e sto già fremendo

  15. #30
    Nedo Sonetti L'avatar di Trainspotting90
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    mi è sembrato un vasco piu scanzonato e diretto in questo album, come nei suoi primi album, che ne pensate?

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