Anzitutto (dato anche il tema) mi dichiaro: sono Bernardo Notarangelo, Amministratore Delegato di Future Media Italy.
Ho letto numerose mail sul famigerato concorso di Edizioni Otto-Playmotors, e in particolare sul (mancato) controllo della pubblicità da parte nostra.
Molte mail ci hanno "assolto", sostenendo che noi non possiamo metterci a controllare tutta la pubblicità che pubblichiamo. Qualcuno ha dissentito, sostenendo la nostra responsabilità.
Ebbene, dico la mia con chiarezza e MI DICHIARO D'ACCORDO con chi sostiene che la pubblicità va controllata, bene, e tutta - e che questo è un nostro noioso ma fondamentale dovere.
Non voglio qui addentrarmi negli aspetti legali della questione, ma, consentitemi, in quelli morali. Noi dobbiamo dare ai lettori, che pagano per acquistare le nostre riviste, i migliori servizi informativi e anche pubblicitari - non le truffe! E questo è un dovere che noi sentiamo anche nei confronti dei "buoni" inserzionisti pubblicitari, che sono moltissimi, e che non devono essere confusi con i vari playmotors & C.
Peraltro, questa attività di controllo noi la esercitiamo già. E talvolta dobbiamo prendere decisioni dolorose ma necessarie, nell'interesse dei nostri lettori. E' capitato anche subito prima di Natale, quando abbiamo deciso di rinunciare a un ricco contratto perchè alcuni aspetti non ci convincevano.
Allora, potreste domandare, cosa non ha funzionato nel caso di playmotors? Anche qui non voglio addentrarmi in dettagli, ma devo dire che qualcuno che avrebbe dovuto controllare o almeno riferire sui contenuti dell'inserzione non lo ha fatto. E a me dispiace molto, perchè puo' sembrare facile dirlo ora, ma se quell'inserzione fosse stata portata sulla mia scrivania non sarebbe mai stata pubblicata.
E non mi consola pensare che alla fine Future Media Italy sia stata coinvolta al pari del gotha dell'editoria (cito a memoria: Mondadori, Hachette Rusconi, Conti, tra i molti). Questo testimonia solo, a mio avviso, che quando c'e' crisi negli introiti pubblicitari non si va troppo per il sottile. Il che è sbagliato.
Questo caso per noi in FMI è di insegnamento. Vogliamo essere piu' attenti, dobbiamo esserlo - e lo saremo. Mi ripeto: lo facciamo per il rispetto dovuto al lettore e agli inserzionisti seri. Noi i truffatori non li vogliamo.
Spero che i lettori abbiano almeno in parte gradito sia il tempismo con cui ci siamo mossi (che ha sorpreso anche le persone di "Mi Manda Rai Tre" e "Striscia la Notizia" con cui aabbiamo parlato) sia il fatto che tramite il Movimento Consumatori diamo assistenza legale ai nostri lettori danneggiati.
(Tutti i particolari sono su www.futuremediaitaly.it/vinci/ ).
E... buon Anno a tutti voi.