Forse, detto da uno come me, cresciuto a pane e DooM, questo discorso può sembrare quantomeno "di parte"... tuttavia, desidero esporvi quello che penso su un fattore da molti ritenuto importantissimo: la trama nei videogiochi.
Ebbene, io trovo che sia un fattore ampiamente sopravvalutato: la trama io la posso ricercare nei film, nei libri, ma non nei videogiochi, dove io ricerco il divertimento, che per me riposa nella libertà e nella giocabilità. Per cercare di spiegarmi al meglio, prenderò come esempio due titoli tra i più famosi di sempre: DooM e Half Life. Personalmente non ho trovato nulla di esaltante nel chiamarmi Gordon Freeman, anzi, già dalle prime ore di gioco, ho avuto la forte impressione di trovarmi in un ambiente dallo sviluppo oltremodo lineare, in cui la trama era talmente invadente da non lasciare spazio all'iniziativa personale. Ecco perchè non sono riuscito ad apprezzare un titolo oggettivamente splendido, ma a mio avviso poco coinvolgente.
Come tutti ben sapete, il mio grande amore è DooM, un gioco in cui la trama è poco più di un pretesto, e forse rappresenta anche uno dei suoi punti milgiori. In DooM io non sono Gordon Freeman a cui succede questo e quindi deve fare questo e quest'altro, incontrare il tale e chi cavolo è quell'omino con la cravatta... in DooM io sono un Marine preso e sbattuto li e devo solo sopravvivere per conquistare tre chiavi e un pulsante. Non sottovalutiamo l'enorme libertà interpretativa che ci offre questa situazione, geniale nella sua semplicità e immediatezza, che unita all'atmosfera dei suoi claustrofobici cunicoli marziani, all'imponenza dei palazzi infernali e alle orde di demoni che li popolano scatena emozioni impareggiabili e mai ripetitive, perchè se Half Life è la storia di Freeman che inizia e finisce, DooM è una storia non scritta, e quindi infinita.
ERRATA CORRIGE: non mi sono spiegato bene, io sto parlando solo di FPS... è ovvio che in un gdr o in un'avventura grafica la trama sia un fattore fondamentale