Avete mai sentito parlare di Laika? Se la risposta è no ( cosa molto probabile...) vi racconterò la sua storia.
Qualche mese fa, mio fratello stava guardando un programma (non mi ricordo il nome) sulle missioni spaziali e lì hanno detto che molti anni fa i russi dissero che avevano mandato un cane (Laika) nello spazio e che ci era arrivata ma è morta al ritorno sulla Terra. Forse non è vero.
Probabilmente Laika è morta prima di raggiungere lo spazio e non al ritorno, ma i russi poiché in quel periodo erano in "concorrenza" con gli americani, dissero il contrario. Questo non lo sto dicendo io, lo dissero nella trasmissione.
Forse a molti di voi non interessa questa storia, ma è uno dei tanti esempi in cui gli uomini usano gli animali per giungere a degli obiettivi e molte volte causano la loro morte, basta pensare alla vivisezione o ai combattimenti fra cani, o ai circhi o ancora alle pellicce, all'avorio o alla caccia...
Io amo molto gli animali e la storia di Laika mi ha molto colpita e se un giorno avrò un cane femmina la chiamerò Laika.
Questo pezzo che state per leggere l'ho preso dal sito della Lav www.infolav.org e riguarda la vivisezione.
Per vivisezione, o sperimentazione "in vivo", si intende qualsiasi esperimento eseguito su animali o esseri umani.
Ogni anno, solo in Italia, più di 974.000 animali (fonte: Ministero della Sanità 1999, dati autocertificati dagli stessi sperimentatori), ovvero più di 3.000 al giorno, tutti i giorni, vengono utilizzati per prove di laboratorio. Queste prove, molto ripetitive, spesso richieste da leggi antiquate, forniscono risultati inapplicabili all'uomo e di conseguenza, oltre ad essere inutili, hanno di frequente fermato, per anni, l'impiego di sostanze a noi preziose, così come hanno causato infiniti danni farmacologici, dai meno gravi e diffusi ai peggiori. Le stesse prove vengono ripetute successivamente, con altre forme e tempi, sul destinatario ultimo del prodotto: l'uomo. A causa della presunta "tutela" fornita dalla vivisezione, questo avviene troppo spesso senza la dovuta cautela oltre che frequentemente senza un effettivo consenso informato ed il diretto beneficio delle persone che subiscono la sperimentazione.Gatti, cani, primati, cavalli, ratti, topi, mucche, maiali, pecore, piccioni, furetti, rettili, pesci, uccelli, provenienti da allevamenti o, per alcune specie, da catture in natura. Ma non vi è una sola specie che possa essere modello sperimentale per un'altra specie. Gli animali sono simili a noi nel percepire il dolore, l'apprensione, la paura. Ma sono diversi per i meccanismi di assimilazione, per struttura fisica e biochimica. E poi gli animali da laboratorio, spesso selezionati ed oggi anche manipolati geneticamente, sono esseri viventi che nulla più hanno a che fare con i loro simili in libertà, così come le malattie che vengono loro inoculate artificialmente nulla hanno a che fare con quelle che il corpo produce spontaneamente.
Chi sperimenta sugli animali dice che sono abbastanza "simili" all'uomo. Ma in termini di vera scienza, il concetto di "simile" è del tutto privo di valore. Se qualcuno ti dicesse che nella stanza accanto non c'è ossigeno, ma un gas molto "simile" all'ossigeno, ci entreresti? Se ti servisse una trasfusione di sangue, la faresti con una sostanza molto "simile" al sangue umano (come il sangue di scimpanzè)?
Questo pezzo riguarda invece i combattimenti fra cani (preso sempre da www.infolav.org ) :
Ogni anno in Italia più di 5.000 cani sono vittime dei combattimenti collegati alle scommesse clandestine. Nelle lotte i cani sono aizzati con inaudita crudeltà da padroni senza scrupoli e sono costretti a sbranarsi spesso fino alla morte di uno dei due cani. Gli animali sono sottoposti a violentissime forme di addestramento: chiusi fin da cuccioli in sacchi, presi a bastonate, lasciati per giornate intere al buio senza mangiare, nutriti con carne cruda o direttamente con cani e gatti randagi o rubati, costretti a correre per undici ore di seguito. A causa dei devastanti maltrattamenti che condizionano il comportamento dell'animale, Pit Bull, Rottweiler, Bull Mastiff e altre razze, sono oggi considerati veri e propri "mostri", possenti e crudeli creature pronte ad uccidere ed aggredire. E così oltre alle violenze subite, questi animali diventano vittime di una criminalizzazione sempre più diffusa, ma i veri criminali sono coloro che li addestrano alla violenza per lucro e per sadismo.
I cani impiegati nei combattimenti sono le prime vittime del lucroso giro delle scommesse.
Spero di non essere l'unica ad amare gli animali e spero anche che qualcuno voglia parlarne.