Am-2, divisione Sega nota ai più, è ultimamente al lavoro su un
progetto alquanto insolito.
Presentato anticamente col nome di Virtua Fighter Quest, e odiernamente ribattezzato “Cyber Generation: ambition of the Judgement Six”, il titolo il lavorazione è un Action-RPG che profuma di Kingdom Hearts.
Ma laddove la produzione Square offriva una veduta particolare e piacevole dei personaggi più famosi delle sue saghe e dei lungometraggi Disney, Cyber Generation (dimenticando il chilometrico sottotitolo), propone una nuova versione indiretta dei lottatori di VF. Le vicende di CG sono raccontate attraverso gli occhi di un ragazzo quattordicenne di nome Sei, protagonista del gioco assieme a Toka, una giovane fanciulla.
Il passatempo principale dei due è quello di navigare per Nexus, la grande rete telematica che ha sopraffatto la realtà prendendone il posto, alla ricerca di tesori virtuali: dati perduti nelle pieghe dei server, contenenti preziose informazioni.
Il rischio più grande è in effetti quello con cui Sei si scontra nei primi gemiti dell’avventura: la scoperta di informazioni riservate infastidisce non poco i Judgement Six, trasposizione virtuale delle sei aziende più imponenti del mondo.
Il resto, potete già immaginarlo: in un’analogia salvifica, dovrete lanciarvi nei concitati risvolti della trama per sconfiggere, uno per uno, i sei personaggi della squadra mortale, fino a raggiungere Judgment in persona, il capo dell’organizzazione.
Fin dai primi comunicati stampa, si avverte, forte quanto mai, il tono manifesto di una critica alla società moderna. Sebbene per ammissione dei programmatori il titolo sia volutamente indirizzato agli utenti più giovani, sconfiggere i sei macabri personaggi, ognuno simboleggiante una piaga della civiltà, assomiglia quanto mai ad un’ideale battaglia contro i mali del mondo, dalla guerra alla politica interessata, passando per la produzione di armi nucleari.
Il moralismo non guasta. Specie se accennato nelle non troppo sottili correlazioni, e suscettibile di interpretazione più o meno personale.
Il sistema di gioco, fortunatamente, propone novità interessanti. La componente di azione ed esplorazione è fondamentale, ovviamente, e ben implementata grazie all’utilizzo di Gadget speciali, che permetteranno il faticoso completamento delle sessioni in stile Platform. Sei è in grado di muoversi, sulle tracce del recente Prince of Persia, con agile velocità all’interno delle ambientazioni cittadine e non solo, sfruttando spinte consecutive e usuali corse matrixiane sulle pareti. Inoltre, grazie al congegno installato sull’avambraccio, un gancio traente dalle molteplici funzionalità e dal semplice sistema di Lock, Sei sarà in grado di raggiungere aree particolari.
Ma il “Fighter” che comunque Cyber Generation si porta dietro nel nome, è talmente predominante che è valso al titolo la catalogazione sotto la neovoce “Fighting RPG”.
Semplice e immediato, il gameplay propone una serie spettacolare di combinazioni devastanti, per fronteggiare le orde di nemici incontrati per le strade di Nexus. Attraverso l’uso ben padroneggiato dei tasti direzionali, è possibile controllare una ventina di combo.
Immancabili le prese, ed un sistema di combo aeree controllato grazie al gancio traente di cui sopra.
Ovviamente, in questi frangenti, il titolo si allontana dal sistema di combattimento degli ultimi Virtua Fighter. Gli amanti della precisa metrica che scandiva il susseguirsi di attacchi e delle difese insormontabili, avranno davanti una meccanica più caotica, ma comunque apprezzabile.
Probabilmente negli scontri con i Grandi di J6 (acronimo di Judgement Six) si potrà apprezzare di più la calma ponderata delle battaglie uno contro uno.
Proprio per affrontare i boss della J6 interviene lo spirito di Treasure Hunter di Sei: i dati di cui egli è costantemente alla ricerca, altro non contengono se non informazioni riguardanti grandi lottatori del passato. Ed ecco qui giustificato il “Virtua Fighter”.
Raccogliere le sfere di dati permetterà a Sei di conoscere le mosse più famose dei lottatori tanto amati dai frequentatori di Sale Giochi.
Al ritrovamento di ogni sfera, Sei si allenerà in una simulazione virtuale assieme ai combattenti di VF4, eseguendo in contemporanea le mosse, in cut-scene di indubbia pregevolezza.
Equipaggiando le diverse mosse raccolte (fino ad un massimo di tre) sarà possibile utilizzare durante i combattimenti gli attacchi che ogni fan di VF non stenterà a riconoscere.
Am-2 ha promesso ben 50 sfere presenti nel titolo, sottintendendo che si dovrà faticare non poco per ottenere quelle nascoste.
In ultimo, gli elementi RPG: con l’aumentare di livello, dovuto al buon esito degli scontri, si guadagnano bonus nelle statistiche, dal numero di HP alla potenza d’attacco. Probabilmente anche le sfere equipaggiate godranno dei benefici del Power Levelling.
La grafica di gioco è sostanzialmente buona, nella definizione dei personaggi soprattutto. Gli ambienti rimangono ancora abbozzati e distanti, quasi anonimi. Siamo sicuri, tuttavia, che al fine della programmazione saranno smussate tutte le imperfezioni, ed il piatto sfondo che rappresenta un cielo innaturalmente luminoso, sostituito da qualcosa di più accattivante. Del resto, Am-2 non se la cava male: le sue opere precedenti ne sono testimonianza, assieme al livello degli effetti speciali che già si può ammirare nei primi filmati di gioco.
Le locazioni, inoltre, offrono una buona interattività, soprattutto passiva: distruggere gli elementi presenti su schermo, anzi, offrirà particolari punti da poter spendere per aumentare le caratteristiche del personaggio, o per recuperare Health Point perduti.
Il titolo promette dunque di essere apprezzabile. L’unica preoccupazione potrebbe essere il basso coefficiente di difficoltà, o l’abbandono dei virtuosismi nelle Sub-Quest, probabilmente per rendere il gioco più appetibile ai neofiti del Video Game.
Il gioco e' previsto in Europa per quest'estate.