Beh certamente, pero qua credo la cosa sara piu subdola, ci sara piu delusione quando il giro finirà e magari qualche bimbo c'avra 100 ville con 20 yacht.
Alla fine penso dovremmo preoccuparci di ben altri aspetti della vita dei pargoli, questa cosa non credo creerà dei capitalisti senza macchia in futuro, anzi.
Chi li ha creati è un genio.. fossi il presidente gli farei una statua..
Diseducativo? Per favore dai eh..
È lo stesso ragionamento che fan quelli che vogliono bannare giochi come Gta ecc..
Monopoly esiste da millemila anni e ha più o meno le stesse regole: diventa più ricco e fai fallire gli altri, ma non vedo gente scandalizzata per questo.
L'educazione non la fa un gioco.
a livello di hobby nulla da dire: a me del calcio non me ne fotte un cazzo e trovo anche adesso inconcepibile che bambocci di 18 anni per tirare una palla in un campo, si trovano a girare su superstrade e con fighe da paura. si l'invidia è una brutta cosa.. quindi trovavo inutile collezionare figurine di calciatori.
Qui si parla sempre di collezioni. il problema di fondo è questa voglia di voler prendere le buste per poi mettere i soldi in banca per poi comprare yatch e quant'altro. da una parte protrebbe educare i ragazzi al risparmio, quando poi capiranno come stanno le cose nella realtà, ma dall'altra si potrebbe incappare nel valutare in modo errato il valore dei soldi... un pò com'è stato per noi appena l'euro entrò in funzione...
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Vero, però ammetterai che è diverso perché parliamo di collezionare (ognuno può avere le proprie opinioni in merito, io per esempio sono uno che non ha per niente il senso della collezione) o giocare. Sì c'è tutta la cosa competitiva delle magic, ma fondamentalmente paghi per giocare con qualcosa, qui invece paghi per avere a disposizione TOT credito per comprare qualcosa di virtuale e basta. Cioé il divertimento pratico dov'è? Io credo ci sia un abisso.
Sai com'é, GTA é vietato ai minori di 18 anni e sí, anche io ci giocavo a 12 e facevo i peggio stermini e non sono diventato uno psicopatico, ma il fatto é che qui il target é completamente diverso. GTA é un gioco per adulti/ragazzi, questo é qualcosa concepito e messo sul mercato per i bambini ad hoc. BAMBINI. Cmq tu faresti giocare a GTA tuo figlio di 6 anni?
Monopoly non ha affatto le stesse regole. Sebbene sia il gioco del perfetto capitalista, il fine del gioco é quello di imparare a gestire i propri soldi e proprietá, ricavando il piú possibile. Devi essere bravo, almeno. Co sti Skifidollari non ci sono regole, tu piú soldi veri spendi in bustine, piú banconote hai, piú sei ricco e appari nella mega classificona del sito, cercando di prevaricare sugli altri bambini. Non c'é nessuna abilitá dietro, solo lo spendere e avere piú soldi possibile per apparire migliore. Ma sono rincoglionito io che trovo questa cosa grottesca o voi che pensate che sia un gioco innocente?
L' educazione non la fará solamente un gioco, ma i bambini in particolare in giovane etá sono estremamente permeabili a ció che gli accade intorno, é l' etá in cui iniziano a capire i meccanismi del mondo che gli sta intorno, proponendogli questi esempi (resi per di piú esaltanti) di realtá non puoi che renderli piú familiari con le idee di avarizia, competizione e apparire fine a se stesso. "Io c' ho piú soldi, sono migliore di te" Non dovremmo insegnargli il contrario?
Mi spiace contraddirti ma l'obiettivo del monopoly è ancora più meschino se ci rifletti, ovvero quello di diventare ricchi facendo fallire gli altri.
Qui alla fine i collezionabili veri e propri non sono i "soldi" che trovi nella bustina, ma gli oggetti online.
Se avessero fatto una cosa simile, ma invece di chiamarli "soldi" li avessero chiamati punti nessuno si sarebbe scandalizzato probabilmente..
Piuttosto perchè non iniziamo ad informarci come programmare un generatore di codici di sti soldi per poterli vendere? Oppure buchiamo il servizio e promettiamo l'incremento dei soldi virtuali così famo un pò di grana vera?
VOI FATE LA CACCA....
"Credo sia meglio rimpiangere qualcosa che si è fatto,
che qualcosa che non si è fatto."
Patrick Jane