Non sorprende a nessuno che tu la pensi in questo modo.
Sta di fatto che esiste una massiccia compagna di disinformazione sul tema (vedere il vecchio caso delle mail trafugate e la montatura che ne è stata fatta) mentre invece studi seri indicano che la situazione potrebbe essere anche peggiore rispetto quanto previsto da alcuni di questi odiosi catastrofisti (link che mi piace postare ad ogni occasione:
http://www.newscientist.com/special/worse-climate ).
Non credo che fare come gli struzzi e abbozzare di fronte a questi problemi, in nome del bene superiore del libero mercato (di cui conosciamo bene i miracoli), sia la soluzione.
Ma purtroppo viviamo in un mondo in cui il potere politico ed economico se lo spartiscono in gran parte chi crede che sia l' ambiente a doversi piegare alle esigenze dei mercati del mondo globalizzato, perché tanto poi ci pensa la natura a ritrovare un proprio equilibrio.
Ma anche fossero allarmismi: meglio prepararsi al "worst case scenario", che correre il rischio di trovarsi impreparati, dovrebbe suggerircelo il buon senso e l' istinto di autoconservazione.
Perché non è che a madre natura interessa alcunché del global warming e della desertificazione e altri problemi correlati. Interessa a questa società umana così vulnerabile e refrattaria a certi grandi cambiamenti, abituata com' è (nella parte più industrializzata del mondo) a standard minimi di vita e che tanto necessita di un minimo di stabilità socio-politica per non finire a gambe all' aria tutta.
Purtroppo il problema è davvero delicato, visto che entra in gioco non solo lo sfruttamento del territorio e l' inquinamento, ma anche il problema della sovrappopolazione (in before "Ma che dici? Non lo sai che da solo il Texas basterebbe per contenere l' intera popolazione mondiale?").
Bisogna comunque anche stare attenti alle false soluzioni: ad esempio a una ipotetica corsa alla diffusione dei biodiesel e il susseguente espandersi delle piantagioni su vasta scala che darebbe un' ulteriore spinta al processo di deforestazione e desertificazione del pianeta.