Mi consenta presidio (ottimo il "lifting" grafico della rivista"... mi avete copiato eh ? , sto bevendo uno sgarrafiesto e le allucinazioni stanno iniziando a giocare con la bevastia che mi ritrovo al posto del cervello, non c'è dubbio che gli anni 90 (beeeel beeeel numero... vero? ) saranno ricordati anche per la beatificazione di Kutaragi (santo protettore degli "animaletti" giocherelloni) e l'ascesa nell'iperuranio (perchè la playstation esiste da più di 2000 anni) della nostra, unica, e ben amata console.
Purtroppo era già tutto scritto. Parlando con una "nota archeologa" (Lahhhhara Crohhhhhft) sono infatti venuto a conoscenza, mostrandomi (...) le sacre scritture, di quanto dice il primo dei 10 GioComandamenti di Kutaragi San, ovvero: non avrai altra console al di fuori della mia. E così (aihmè ancora purtroppo) nel corso dei secoli, la grande madre GeaSony, nei rigogliosi e prosperosi campi del marketing, è riuscita ad allevare Uno nessuno centomila fino a 80 milioni di adepti, tutti pronti a sacrificare, nella terra di mezzo, la propria verginità.
In quei tempi gli unici nemici dei sacri simboli (triangolo, croce, quadrato e cerchio) erano l'EreboGates e CronoNintendo. La parvenza di una grande guerra sembrava così essere alle porte e gli adepti, confusi ma anche potenzialmente felici per le nuove offerte, non sapevano se schierarsi o condividere il meglio delle proprie religioni.
Ecco allora, che la grande madre GeaSony, forte del suo brand, scaglia sui suoi adepti, volendoli sodomizzare, l'arma finale: la Gaystation2. (e non sottovalutate la potenza della playstation!). Il cielo, allora, si tinse di blu... blue screen of death e il grido di battaglia di CronoNintendo: it's a me! Mario! si fece sempre più forte. Ma la battaglia oramai era già persa, troppi erano i ciechi adepti della GeaSony e troppo forte il suo richiamo.
Colpo ad effetto: la battaglia non c'è mai stata, solo un sogno (bagnato), un'illusione per tutti quei videoamanti che speravano in un futuro di pace e prosperità, detto in altre parole solo una SEGA mentale, un bel dream... Dreamcast.
Cos'ì ci ritroviamo tutti ad essere rinchiusi in questa GeaSony prigione, contenti di quello che abbiamo, ma non orgogliosi di essere pleistescionari, perchè dove non c'è confronto reale (la possibilità di un ritorno economico), là dove si è creato un monopolio non capisco come ci si possa sentire orgogliosi.
Dopo questa epica vittoria, infine, la grande madre GeaSony scolpì sulla pietra un nuovo GioComandamento: non avrete altri giochi al di fuori di quelli che avete già visto. Un altra regola ad uccidere la libertà.
Mi consenta caro Presidio di farle questo piccolo appunto. Sarei felice di essere un orgoglioso pleistescionaro ed invece sono solo un pleistescionaro. Per l'orgoglio rimando ad un'altra epoca. L'epoca di Raziel libero arbitrio.
Caraibi!