[storia]
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Discussione: [storia]

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  1. #1
    Utente L'avatar di Devil 87
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    [storia]

    Ho pensato di aprire questo topic per discutere di storia, antica e non, dove possiamo parlare di tutto quello che ha attraversato la nostra civiltà.

    Se vogliamo parlare delle colonizzazioni grece, come mai è crollata la democrazia romana o la nascita delle monarchie e il declino dell'impero questo è il posto giusto.

    Ovviamente vedo un pò tutto come una cosa da intenditori, probabilmente pochi vorranno frequentare questo topic per il piacere di sapere (conoscendo quanta poca voglia ci sia, sopratutto nei giovani, di conoscere il passato) e non per il compito in classe o per sapere stupidaggini.

    Personalmente io mi intendo di storia greca e in quell'ambito mi muoverò prevalentemente, aspetto chiunque per parlare su ogni cosa comunque.

    Voglio citare due frasi prima di aprire definitivamente questo topic:

    -"Non c'è differenza tra il ricordarsi il passato e costruirsi un futuro" (H. Kojima - MGS2)
    -"Chi ignora il passato non capisce il presente" (Anonima)




    Io e Vegeth 85 stiamo creando un sito sulla storia antica: http://storiaantica.altervista.org/Index.htm
    Ultima modifica di Devil 87; 28-05-2004 alle 18:48:50
    Si vive per scoprire nuova bellezza, di solito tanta quanta se ne dimentica.

    - Half Devil -

  2. #2
    Utente L'avatar di vegeth85
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    Re: [storia]

    Devil 87

    come mai è crollata la democrazia romana

    ahò,perchè proprio questo????
    “Dunque, la vera e perfetta comprensione del bello nell'arte non può ottenersi se non attraverso la visione degli originali stessi e, più che altrove, a Roma. A tutti quelli che dalla natura sono stati dotati della capacità di comprendere il bello e che a ciò sono stati sufficientemente istruiti, è da augurarsi che facciano un viaggio in Italia. Fuori di Roma bisogna, come molti amanti, contentarsi d'uno sguardo e d'un sospiro, cioè apprezzare il poco e il mediocre.”[J.J.Winckelmann];

  3. #3
    Oggettivista L'avatar di space king
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    Mi interesserebbe discutere un po' sulla storia di qualche popolo mediterraneo esistito prima dell'avvento di Cristo, come i Sunniti o i Fenici. Dunque, invito qualcuno a parlare un po' dei Cartaginesi (che sono stati sempre e solo le "vittime" dei Romani e nient'altro). Posterò in seguito qualcosa su questo argomento, se verrà sviluppato.
    Ahi serva Italia di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta,
    non donna di provincie ma bordello! (VI Purgatorio)

    Di rider finirai pria dell'aurora!


  4. #4
    space king

    Mi interesserebbe discutere un po' sulla storia di qualche popolo mediterraneo esistito prima dell'avvento di Cristo, come i Sunniti o i Fenici. Dunque, invito qualcuno a parlare un po' dei Cartaginesi (che sono stati sempre e solo le "vittime" dei Romani e nient'altro). Posterò in seguito qualcosa su questo argomento, se verrà sviluppato.
    Se non sbaglio erano degli ottimi commercianti discendenti di fenici, ma non so dirti altro sulla società.

    a me piacerebbe approfondire i celti prima dell'avvento dei romani(oh, questi romani sono andati a rompere le balle dappertutto)
    La pazzia dilagherà... un giorno...

  5. #5
    Utente L'avatar di cerberus
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    Come argomento mi ispira molto lo sgretolarsi dell'impero d'Occidente ( fino alla nascita dei comuni )... penso che nella decadenza dell'impero vada ricercata la ragione delle peculiarità "caratteriali" di certe zone d'Italia...

  6. #6
    Mvesim
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    Personalmente mi piacerebbe parlare della storia Cinese e Giapponese poichè non viene mai presa in considerazione dai temi scolastici...

    Oppure anche degli imperi africani...


  7. #7
    Utente L'avatar di Devil 87
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    ahò,perchè proprio questo????
    Già... perché proprio questo?



    I fenici mi piaciono moltissimo, grandi commercianti e tecnici navali ineguagliabili per il tempo hanno fatto furore nel mediterraneo al loro tempo...peccato per la crisi del mondo orientale. La colonia fenicia Cartagine la conosco solo per l'espansione in sicilia a scapito delle colonie greche e per le guerre puniche...però basta, in bene sembra che abbiano lasciato poco (si dice che conoscessero mappe di altri mondi addirittura)

    I celti...cultura arretrata per certi versi, Roma non perdona.

    La caduta dell'impero romano penso sia un argomento di cui piacerebbe parlarne a Vegeth penso . Cmq era destino, troppi errori politici e sociali, troppo potere agli imperatori ed i barbari se ne fregano altamente del diritto e della legge romana.

    Gli africani hanno lasciato qualcosa di concreto? Cinesi e Giapu mi stanno un pò qui...appartengono ad una cultura troppo aliena...imperatori-dei e valori assurdi me li lasciano indifferenti
    Si vive per scoprire nuova bellezza, di solito tanta quanta se ne dimentica.

    - Half Devil -

  8. #8
    Mvesim
    Ospite
    Devil 87



    Gli africani hanno lasciato qualcosa di concreto? Cinesi e Giapu mi stanno un pò qui...appartengono ad una cultura troppo aliena...imperatori-dei e valori assurdi me li lasciano indifferenti
    Esisteva mi pare un impero Etiopoco e poi anche la città di Tibuctu era un importante centro di commercio...


  9. #9
    Utente L'avatar di Devil 87
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    Mvesim

    Esisteva mi pare un impero Etiopoco e poi anche la città di Tibuctu era un importante centro di commercio...

    Ha lasciato poco alla storia, spiecenti per loro ma non ci è rimasto molto da ricordare


    Vi piace la presentazione per il sito in costruzione? (http://storiaantica.altervista.org/Index.htm )

    PREFAZIONE: CONSIDERAZIONI PERSONALI
    (Versione preliminare)

    Non posso che essere contento e soprattutto soddisfatto nel presentarvi ora questo lavoro che dovrebbe raccogliere in se tutte le informazioni principali sulla civiltà greca; lo sviluppo di questo mio manoscritto rappresenta quasi l’impegno di un anno di vita (lavoro non duro perché oltre ad essere per me divertente è stato spesso intervallato da lunghi periodi di pausa) e nonostante in molti abbiano detto che tutto questo era solo una perdita di tempo (non faccio nomi che magari si arrabbiano), un lavoro inutile di cui non me ne viene niente (e ci mancherebbe) vorrei fargli comprendere che tutti si sbagliavano, c’è una frase a cui sono molto affezionato: “Non c’è differenza tra il ricordare il passato ed il crearsi un futuro”. Così recita un videogame (Metal Gear solid 2: Sons of Liberty by Konami (c)2002), una frase fatta come molte altre (O ancora: che ignora il passato non comprende il presente) ma che rivela una verità inequivocabile per chiunque non si fermi al: “Ma a che ci serve la storia?”. Nel passato c’è il presente ed il futuro, possiamo comprendere le basi e gli sviluppi nonché imparare dagli errori per assicurarci un futuro più chiaro per chiunque abbia la voglia di capirlo, senza parlare poi della preparazione personale di chiunque voglia sentirsi più completo come persona.

    Ora vorrei entrare più nel personale, ricordo un pomeriggio in cui sono rimasto fulminato ed ho cominciato a leggere i miei vecchi libri scolastici sulla Grecia e la cosa, cominciata come una semplice curiosità, è finita come tutti voi potete vedere in questo momento, la vera scintilla è scoppiata quando ho proposto una particolare sfida a Vegeth 85: “E’ stata più importante la civiltà greca o quella romana?”. Questo particolare confronto (senza dubbio pretenzioso) è stato combattuto nel forum di Games Radar sotto forma di sondaggio ed è inutile dirvi quale causa ho perorato nonostante alla fine, nel rash finale, abbia vinto Roma (non faccio commenti che è meglio), la cosa a quel punto però mi aveva incistato al punto di proporre a Vegeth successivamente di creare un sito sulle nostre piccole passioni, ora potete vedere i risultati di questa unione.

    Vorrei parlare un po’ dei problemi che hanno condizionato il mio lavoro, molti penseranno: “Questo ha letto qualche libro ed ha copiato pari pari tutto giusto”. Inutile dire che mi sarebbe stato decisamente comodo arrivare a questo risultato con questa facilità, le fonti da cui ho attinto i dati per lavorare sono state molte e non sempre dirette, ho cercato di unire e contestualizzare al meglio tutte le informazioni importanti o comunque interessanti, se non fosse che molto spesso questi testi si mostravano incongruenti, seppure non contraddittori, comunque sconnessi. Quando diverse fonti confermavo una data in altre occasioni questa veniva smentita, se per qualcuno qualcosa succedeva per un dato motivo per un altro invece il motivo era diverso, i particolari si sprecano da una parte mentre dall’altra accade tutto con la più grande semplicità del mondo…per non parlare delle ipotesi! Soprattutto quando ci troviamo in periodi più “sviluppati” cambiano le interpretazioni, in definitiva un “delirio” ed in questo caos del forse mi sono mosso riportando la versione dei fatti più verosimile e meno pretenziosa (Decisioni del tutto arbitrarie sia chiaro, ma non potevo fare altrimenti). Sotto un’analisi attenta sono comunque comprensibili le mie difficoltà, parliamo di avvenimenti accaduti migliaia di anni fa, i dati in nostro possesso sono passati attraverso i dispetti del tempo e degli uomini (Grazie Medioevo). Per dovere di cronaca ho dovuto riportare alla vostra attenzione queste necessarie informazioni (facevo prima a dire che metto le mani avanti se avete altri riscontri come sarà quasi sicuramente?).
    Come ultima cosa debbo ringraziare il mio computer per tutto l’impegno che ci ha messo nell’intento di mandare in porto il mio lavoro, impegno sincero è costante che mi ha accompagnato per tutta la durata della stesura di queste pagine.

    Parliamo ora dello scritto che (spero) vi accingete a leggere, in anzi tutto voglio dire che mi sono sempre ben guardato dal fare un saggio storico di qualunque tipo, il mio obbiettivo è sempre stato quello di raccontare una storia, nel modo più intuitivo possibile, che potesse soddisfare ogni esigenza: dal liceale che vuole capire qualcosa, all’interessato ad un’opera completa sull’argomento al più semplice curioso. Nonostante per leggere tutto è comunque indispensabile un buon livello di impegno dovete vedere il tutto, come ho già detto, nel modo di un racconto che è una storia della storia (lasciatemi il gioco di parole che mi diverto con poco) fondato sulle spalle dei secoli e di milioni di uomini che hanno contribuito a realizzarla, volete sapere perché mi sono divertito a scrivere tutto? Perché stavo narrando una bella storia dai protagonisti e dagli avvenimenti sempre vari che oltre ad averci lasciato un impronta indelebile del loro passaggio sono decisamente interessanti, senza dubbio sono un romantico ma la sete di curiosità su un popolo cosi evoluto nella cultura ed allo stesso tempo stimolante nelle vicende che ha vissuto e riuscito a catturarmi.
    La storia della Grecia dobbiamo intenderla come un racconto epico, in letteratura il termine identifica una composizione ampia ed articolata che narra le gesta di uomini eccezionali definiti eroi, un poema narrativo di grandi dimensioni e di stile solenne che racconta le imprese di grandi uomini impegnati in guerre, viaggi, imprese o missioni, cosa può suggerivi nel nostro caso se non proprio la storia dei greci? Con un po’ di fantasia possiamo anche dire che in questo coso sono l’Omero della situazione.

    Più di una volta mi rivolgo ai greci con ammirazione, mentre Dante condanna ognuno di questi uomini al castigo eterno per essere vissuti nelle epoche degli dei falsi e bugiardi, io mi riserbo da giudizi troppo personali, anche i miei commenti di fine capitolo non sono che una presa di atto della situazione, è la storia stessa a dare stime a questo popolo.
    Vorrei ora citare De Crescenzo quando dice: “Tu non sei italiano, ma greco”. Parole pretenziose magari, ma allo stesso tempo sottili e veritiere, i greci ci hanno dato molto di quello che siamo ora, la civiltà come la intendiamo oggi è cominciata in queste terre aspre e divise, ma noi siamo qui per intrattenerci con questa bellissima storia, lontani da schemi e date per entrare nella più importante vicenda umana che ha visto la nostra storia.
    Il mondo greco è storia di uomini, storia di valore, orgoglio e gloria, storia di grandi vittorie quanto di grandi sconfitte, storia di interessi politici e valori umani, storia di coraggio e opportunisti, storia dalle pieghe inaspettate e scontate, storia di ieri che ha fatto il mondo di oggi, tutto questo ha saldato una macchina che ci ha lasciato il segno del suo passaggio ancora oggi.
    Cosa posso ancora dire della civiltà greca? Che è stata il principale faro di civiltà nel mondo antico? Che per secoli con la sua cultura ha influenzato ogni popolazione l’abbia incontrata? Che ha creato la democrazia di cui ancora oggi andiamo tanto fieri? Che i suoi ideali di libertà non si sono mai piegati? Che per prima ha cercato le verità dell’universo attraverso l’indagine critica e razionale? Ebbene la civiltà greca è stata tutto questo, pioniera in un mondo che è sempre rimasto indietro rispetto a lei, i più importanti sviluppi sociali, politici, artistici e culturali del passato che hanno permesso di arrivare al punto in cui siamo oggi sono nati in Grecia, li risiedono le basi della civiltà occidentale.
    I contorni di questa cultura si sono dissipati nel tempo tanto che può quasi sembrarci estranea a volte, eppure è da dove tutto a avuto inizio…è e sarà sempre le nostre basi, il punto di partenza e il punto di arrivo per ogni società, prima, ora e a venire.
    Ultima modifica di Devil 87; 24-10-2004 alle 21:47:10
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  10. #10
    Utente L'avatar di vegeth85
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    Devil 87



    La caduta dell'impero romano penso sia un argomento di cui piacerebbe parlarne a Vegeth penso .
    come no!è la mia parte preferita!!! :9
    “Dunque, la vera e perfetta comprensione del bello nell'arte non può ottenersi se non attraverso la visione degli originali stessi e, più che altrove, a Roma. A tutti quelli che dalla natura sono stati dotati della capacità di comprendere il bello e che a ciò sono stati sufficientemente istruiti, è da augurarsi che facciano un viaggio in Italia. Fuori di Roma bisogna, come molti amanti, contentarsi d'uno sguardo e d'un sospiro, cioè apprezzare il poco e il mediocre.”[J.J.Winckelmann];

  11. #11
    Utente L'avatar di Devil 87
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    come no!è la mia parte preferita!!! :9
    Devo dire ke a suo tempo quando l'ho studiata mi ha fatto stare male...un impero così glorioso e degno di comandare distrutto da dei pezzenti senza intelligenza8(
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    - Half Devil -

  12. #12
    Bannato L'avatar di XeseN
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    Se non sbaglio erano degli ottimi commercianti discendenti di fenici, ma non so dirti altro sulla società.

    a me piacerebbe approfondire i celti prima dell'avvento dei romani(oh, questi romani sono andati a rompere le balle dappertutto)
    Tu sei un discendente dei romani, quindi meglio dire siamo andati non credi?

  13. #13
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    Tu sei un discendente dei romani, quindi meglio dire siamo andati non credi?
    Nn ricordo di aver preso parte alle spedizioni , ma forse ho la memoria corta
    Si vive per scoprire nuova bellezza, di solito tanta quanta se ne dimentica.

    - Half Devil -

  14. #14
    Utente L'avatar di vegeth85
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    Tu sei un discendente dei romani, quindi meglio dire siamo andati non credi?
    ehehehehe...vero
    “Dunque, la vera e perfetta comprensione del bello nell'arte non può ottenersi se non attraverso la visione degli originali stessi e, più che altrove, a Roma. A tutti quelli che dalla natura sono stati dotati della capacità di comprendere il bello e che a ciò sono stati sufficientemente istruiti, è da augurarsi che facciano un viaggio in Italia. Fuori di Roma bisogna, come molti amanti, contentarsi d'uno sguardo e d'un sospiro, cioè apprezzare il poco e il mediocre.”[J.J.Winckelmann];

  15. #15
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