Raga questa sarà la sezione per discutere sul + grande ciclista di tutti i tempi pubblicheremo foto e frasi in suo onore per non dimenticarlo MAI.
Raga questa sarà la sezione per discutere sul + grande ciclista di tutti i tempi pubblicheremo foto e frasi in suo onore per non dimenticarlo MAI.
ottimo postAleskj
Raga questa sarà la sezione per discutere sul + grande ciclista di tutti i tempi pubblicheremo foto e frasi in suo onore per non dimenticarlo MAI.
La vittoria di Montecampione,una delle sfide più entusiasmanti degli ultimi anni.Riporto l'articolo perchè il sito dove l'ho preso è spesso off-line.
Una tappa probabilmente decisiva per le sorti del Giro
UN GIGANTE DI NOME PANTANI SBARAGLIA TONKOV, VINCE LA TAPPA, CONSERVA LA MAGLIA ROSA E IPOTECA IL GIRO
Un grande Pantani dopo una tiratissima salita di quindici chilometri riesce a staccare il suo diretto concorrente e gli infligge quasi un minuto di distacco. Una memorabile dimostrazione di forza, carattere e determinazione da parte del Pirata: una che non potrà essere dimenticata tanto facilmente. Zulle ha evidentemente pagato il suo impegno nelle tappe precedenti ed è crollato.
A 183 km. dalla partenza sulla salita del Crocedomini è in fuga lo svedese Axelsson che per primo taglia il traguardo del secondo Gran Premio della Montagna, dove è seguito da Gonzales, Piccoli e Pantani. Sulla discesa seguente si registra una brutta caduta di Garzelli che, nonostante sanguini abbondantemente, rimonta e prosegue. Lo svizzero Zulle è invece crollato, distaccato di oltre quattro minuti dal nostro Pantani. Sulla discesa intanto si toccano velocità di oltre 90 km/h. Verso la fine della discesa la situazione vede primo Axelsson, poi, ad oltre 1' Savoldelli, poi Piccoli, Pantani e quindi Tonkov che riguadagna la ruota della maglia rosa. A 38 km dall'arrivo, a discesa finita, Axelsson è ancora in testa, a 35" passa Savoldelli, quindi Piccoli e poi arriva il gruppo con Pantani e Tonkov che si preparano al confronto diretto sulla salita di Montecampione, ben 18 km di salita con una pendenza media dell'8%, con un inizio ed una fine particolarmente impegnativi. L'Intergiro vede per primo ancora Axelsson poi Savoldelli e quindi Piccoli e subito dopo il gruppo della maglia rosa. Zulle è ormai distaccato da Tonkov e da Pantani di oltre otto minuti. All'inizio della salita il gruppo di testa sfila in quest'ordine: Velo, Podenzana, Garzelli, Konichev, Pantani, Tonkov, Camenzind. A sedici chilometri scatta Pantani e ovviamente Tonkov non si lascia sorprendere e lo segue a ruota. La salita è dura e i tentativi di Pantani di scrollarsi di dosso l'avversario non hanno successo. Il russo risponde sempre e, a otto chilometri dall'arrivo, i due sono ancora ruota a ruota. Un buon Guerini segue a 40" . A cinque chilometri, Pantani spinge ancora, ma non riesce a staccare Tonkov che non molla. L'italiano d'altronde patisce una decina di chilometri tirati sempre in testa. Ma al terzo chilometro dalla fine, all'ennesimo strappo, Pantani riesce a staccare Tonkov infliggendogli in pochi metri cinque secondi. A questo punto il russo ha una specie di crollo. A 1,5 km. dall'arrivo Pantani guadagna 24 secondi. La progressione continua. A un chilometro il distacco arriva a 42" e Pantani va a vincere con un vantaggio di 57". La lotta per la vittoria finale è ormai ristretta ai due, anche perchè Zulle è arrivato oggi con 32 minuti di distacco e quindi è fuori gioco.
"Il pistolero si destò da un sogno confuso dominato da un'unica immagine, quella del Mazzo di Tarocchi con il quale l'uomo in nero gli aveva predetto (non si sa quanto onestamente) l'amaro destino. Affoga, pistolero, gli diceva l'uomo in nero, e nessuno gli getta una cima. Il giovane Jake. Ma non era un incubo. Era un bel sogno. Era bello perché era lui ad annegare, quindi non era affatto Roland, bensì Jake e questo gli era di consolazione perché sarebbe stato mille volte meglio annegare come Jake che vivere nei panni di se stesso uomo che, nel nome di un gelido sogno, aveva tradito un bambino che in lui aveva riposto tutta la sua fiducia."
Ricordo solo nel '98 quando vinse Giro + Tour, andai all'ultima tappa del giro (a Milano) per vedermelo e mi comprai anche il cappellino della Mercatone Uno... non lo dimenticherò mai.
C'ero anch'io a Milano a vedere l'ultima tappa per il tronfo di Marco. E' stato uno dei momenti più belli della mia vita, per me Pantani era un simbolo, e sempre lo sarà. Ma non solo come sportivo, come uomo, come tutto.
bellissimo post
Marco era un grande.
mi e dispiaciuto un sacco!!8(
I'm a man on a mission, straight ahead Let's talk, more action, with no distractions
Anche a me è sembrate un'ottima idea perkè Il Pirata non si dimentica .......per ricordarlo ancora....con coraggio.
grande topic per ricordare un grande atleta e un grande uomo come era Pantani
Purtroppo ho la memoria corta...ricordo però quella volta in cui (è una delle immagini che fanno vedere in TV) parti sotto la pioggia con uno scatto tale che gli altri neanche accennarono la risposta...era troppo un grande per i suoi avversari....
MAFIA CAPITALE
Aleskj hai la casella mp piena
scusate il flood
Io che ho praticato il suo sport a livello agonistico ne so molte di sue vittorie...
Beh, i ricordi più belli mi riportano senz'altro alla tappa di Les Duex Alpes 98 quando diede 9 minuti ad Ullrich oppure all'ultima vittoria a Louz Ardiden 2000 quando staccò Armstrong. Non scordo tuttavia gli ultimi momenti felici come lo Zoncolan e lo scatto sulla Cascata del Toce nell'ultimo Giro
Non volevo, almeno inizialmente, rispondere a questo post...troppa amarezza forse...magari solo paura di cadere nella retorica pura...Ho seguito Marco fin dall'inizio della sua carriera...sia dal punto di vista sportivo sia da quello umano...avevamo in comune la stessa passione...la bici...
Ricordo che quando ancora ero all'età dei sogni volevo diventare, un giorno, come lui...
Alzarmi sui pedali e vibrarmi nelle pieghe del vento...girarmi un attimo e vedere i miei avversari che, arrancando, si staccavano...Percorrere chilometri e chilometri solo...io e la mia solitudine in mezzo alla gente festante e infine arrivare al traguardo con le mani alzate per dire a tutti che sono io il piu' forte...ecco lo sapevo...sono caduto nella retorica...
Marco...solo Marco