oggi berlusconi ha un po' rincurato i suoi confratelli. si è lasciato andare. ha espresso quello che chi non l'ha votato sapeva essere dentro di lui. ha aperto l'impermeabile e l'ha fatto vedere a tutti, è sempre stato un esibizionista e megalomane d'altra parte. però qualcosa oggi si è evoluto, ha fatto un passo in più nella direzione di mostrare a tutti il suo io più profondo, la sua vera natura: la sua profonda repulsione e viscerale fastidio per tutto ciò che è legge, giustizia, regola.
se prima la sua posizione era dell'innocente e immacolata vergine perseguitata dai giudici, adesso vi è una radicale differenza: adesso dice apertamente che è giusto delinquere; se non si condivide la legge. è giusto scegliersi quale tassa pagare e quale no in base alla propria concezione di "equità".
aveva anticipato un pezzo di quanto oggi detto quando disse "le società estere sono legittime, ci fanno risparmiare soldi(quelle concepite per evadere il fisco con sede nei paradisi fiscali)". oggi però ha rivelato qual'è il vero nemico che il suo governo combatte, come sotenuto da chi questo governo non ha mai apprezzato, non la magistratura, ma la giustizia.