Sfogo
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Discussione: Sfogo

Cambio titolo
  1. #1
    Insane L'avatar di ShadowAlex
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    Sfogo

    Mi devo sfogare. Troppo a lungo è andata avanti questa storia senza che nessuno lo sapesse, ora è arrivato il momento che mi sfoghi.

    Iniziamo col dire che nella mia vita, da quando sono stato bocciato in primo superiore niente è più stato come prima.
    E dicendo questo non intendo parlare di un cambiamento nei miei genitori, tutt'altro.
    Da piccolo ero un bambino che amava ridere, sempre in compagnia dei miei cuggini che erano come dei fratelli per me.
    Andavamo sempre insieme ovunque, in montagna a natale e in estate nella nostra villetta sul mare, sempre insieme e sempre divertendoci.
    Questo finchè i miei non si separarono, mio padre non perse il lavoro e la villetta fù ripetutivamente "visitata" dai drogati del posto.
    Non sò quanto mi abbia cambiato la separazione dei miei, fatto stà che ormai ero alle medie, e anche se i rapporti con la mia cuggina coetania si erano ormai spezzati (cosa comprensibile, ormai di cose in comune ce n'eran poche e lei prese il classico carattere da acida tiratona degno di una figlia di un dottore) mi stavo facendo dei nuovi amici.
    Alle medie fù la prima volta che mi innamorai di una ragazzina, un pò bruttina e scema a dir la verità ( ) ma insieme ci divertivamo da matti. Non le confessai mai il mio amore e la nostra amicizia finì quando lei cambiò abitazione e scuola, con mio grosso rammarico.
    Ma ero ancora troppo piccolo, appena un undicenne un pò "tozzo" che si divertiva alle recite scolastiche e che se ne fregava abbastanza dello studio...
    Poi arrivò il liceo e con esso la mia bocciatura. Mi resi conto così che un anno intero della mia vita era "sprecato", che non avevo adempiuto al mio dovere, che avevo fatto continuamente cazzàte senza pensare. Da lì in avanti mi sono fatto piacere la scuola, mi sono interessato alle materie che prima odiavo (con qualche eccezione... ma lasciamo stare) e il mio carattere fù profondamente cambiato.
    Da ragazzino spigliato e socievole (anche se fondamentalmente timido) quale ero passato ad essere chiuso e riservato.
    E da ragazzino "tozzo" quale ero, divenni un bel ragazzotto di 1.80 d'altezza x 70 kg di peso, con i primi accenni di barba sul viso.
    Mi richiusi in me stesso e iniziai a leggere e a navigare sul magico mondo di internet che conoscevo ormai da +o- 2 anni.
    Comunque, il PC, o per essere più precisi le chat, mi mostrarono un bel pò di cose che non avevo ancora visto e ancora non conoscevo.
    Questo già da qualche anno prima, ma da allora la cosa si fece più intensa. Non sò nemmeno io quanto mi abbia cambiato stare nelle chat per tutto quel tempo.
    Comunque sia, mano a mano che il tempo proseguiva perdevo di vista i miei vecchi amici, non guadagnandone di nuovi x via dei continui cambiamenti di scuola e x il mio carattere a "guscio".
    Ormai non amavo più stare in compagnia o in posti con molta gente, così continuavo giusto a vedermi con qualche vecchio amico d'infanzia e poc'altro.
    Da qui in avanti c'è ben poco da dire, le mie giornate passavano copiosamente una identica all'altra, tra una passeggiata x il centro ed una partita a Duke Nukem 2.
    Passiamo ai sentimenti... raramente mi sono innamorato o ho sentito un sentimento profondo, fatto stà che ho trascorso i miei ultimi anni cercando di allontanare qualunque sentimento "forte" da me. Oltre ad essere chiuso e riservato quindi, divenni aggressivo e arrogante, sempre e solo xò a parole, ho sempre cercato di non usare la violenza.
    Questo ovviamente sempre e solo a scuola.
    Nella vita privata, con i miei amici d'infanzia (e un mio cuggino) ho sempre cercato di rimanere il casinaro un pò manesco di sempre.
    O almeno +o-, dato che un cambiamento in me era comunque avvenuto e non sò se questa recita mi sia riuscita.
    Questo giusto x farvi capire come sono trascorsi gli ultimi anni della mia vita da quando i miei si sono separati.
    Una vita incredibilmente noiosa.

    Lasciamo quindi perdere questa noiosissima vita e vediamone un altra...
    La storia di una povera sbandata che x riuscire ad andare avanti deve "concedere" il suo corpo.
    Una povera sbandata che x mezzo di queste sbandate ha una figlia.
    Una figlia che x mezzo della madre viene affidata (all'età ormai di 5 anni credo) ad una coppia di sessantenni.
    Una coppia di sessantenni che che hanno già dei figli quarantenni, uno di questi ha addirittura un figlio.
    Un figlio che và a trovare i nonni ogni settimana e che vede crescere quella bambina, diventando da bambina grassoncella e bruttina a quattordicenne carina e spensierata (anche se nel corso di questa mutazione mantiene praticamente inalterata la sua intelligenza ).
    Una quattordicenne carina e spensierata che riesce a ricordare al ragazzo (figlio del fratellastro) un bel pò di cose che ormai aveva scordato dai tempi delle medie.
    Ovvero di quanto fosse bello ridere di cuore, sentirsi bene con se stessi e col mondo, di quanto potesse essere bello un sorriso.
    Il ragazzo appena si accorge di tutto questo rimane enormemente spaventato.
    Tanti anni a cercare di evitare quella terribile trappola, tanti anni passati cercando di non legarsi realmente nemmeno quando sarebbe stato ovvio e naturale farlo, cadere così in quella trappola che prima non era mai stata niente...
    Il ragazzo prima d'ora aveva condotto solamente rapporti d'amicizia con l'altro sesso, rapporti che sono andati scemando ogni qualvolta il ragazzo cambiava scuola e comunque rapporti che non andavano oltre la serata in pizzeria. Il ragazzo inoltre ha sempre fatto attenzione a non provare mai nessun sentimento che avrebbe potuto ferirlo in quanto non aveva benchè minima voglia di legarsi realmente. La sua vita infondo non gli dispiaceva, anche se era principalmente vuota. Ma al ragazzo comunque non andavano bene quelle stupidotte che frequentava ed era molto affezionato ai suoi soldi x poterli spendere in futili regali e non voleva troppi pensieri x la testa, memore delle vecchie "ferite" e delusioni.
    Il ragazzo comunque inizia a confondersi. Non riesce o probabilmente non vuole rendersi conto che cavolo sente dentro di sè.
    O comunque con la consapevolezza che mai niente e poi niente potrà accadere tra i due, essendo comunque legati da una parentela unicamente nominale. Al ragazzo a volte capita di pensare che lei sarebbe sua zia e ride di gusto alla cosa...
    Comunque sia, il ragazzo non s'è mai sentito minimamente "minacciato" o in competizione con i ragazzi di lei. Ancora troppo piccoli, ancora stupidi imbecilli come ero io alle medie. Non era questo a confondere il ragazzo, non la gelosia. Era quel sentimento che da tanto aveva represso e che ora lo attanagliava.
    La ragazza comunque si divertiva molto con il ragazzo. Ridevano, ridevano tanto... E intanto un minimo di attrazione fisica iniziava a nascere. I due giocavano spesso, facendo sempre attenzione a non andare oltre certi limiti dato che la casa era sempre abitata da i due sessantenni (nonni del ragazzo e genitori adottivi della ragazza, nel caso che in mezzo a tutto stò casino vi siate persi da qualche parte o vi siate addormentati e risvegliati solo ora) e dai vari zii del ragazzo (over trentacinquenni e ancora a casa dei genitori...).
    Comunque, il ragazzo non volle pensare più di tanto su ciò che provava, convincendosi che era l'età in cui la ragazza aveva la sua tempesta ormonale... eppure sapeva che c'era qualcos'altro. Dentro di sè lo sapeva. Ma preferiva ignorarlo, fare finta di niente...
    Passano degli anni. I due ragazzi continuano a divertirsi insieme, ogni giorno in cui si vedono (anche se comunque sempre al massimo due volte alla settimana).
    Il ragazzo però ora si rende conto di ciò che prova... ha provato di tutto x distruggere quel sentimento. Dapprima ignorandolo, poi in secondo momento a cercare di respingere la ragazza prendendola in giro... ma niente. I due continuano a ridere e giocare, con la sola differenza che ora si confidano ciò che succede nella loro settimana... o almeno a grandi linee.
    Il ragazzo si ritrova in una confusione enorme.
    Il ragazzo tra le altre cose inizia ad avere problemi con la scuola, non tanto x le materie e i voti (che riesce a tenere sulla sufficienza senza dover aprire libro a casa) ma x i suoi compagni di classe.
    Nella sua confusione il ragazzo non sà più come comportarsi in nessuna situazione, inizia a non capirsi più e perdere il contatto con se stesso. Decide di abbandonare la scuola, almeno x un pò.
    E così fà. Poco prima di natale smette di andare a scuola.
    C'è da dire che il ragazzo da almeno 3 anni non và a dormire prima dell'una. Man mano che il tempo passa, il ragazzo inizia ad andare a letto sempre più tardi, rimanendo sveglio solo in camera sua davanti al suo pc a pensare. Sempre più tardi, di sera in sera, fino a quando inizia a non dormire più.
    Il ragazzo sapeva di poter resistere in quello stato almeno x una settimana, cosa che aveva assodato durante i lunghi viaggi dell'estate prima.
    Il ragazzo xò inizia a stare poco bene... non fisicamente però, il suo fisico è quanto più di resistente che ci sia, roba che non si becca nè una febbre nè un raffreddore da almeno 4 anni e che riesce a resistere al suo masochismo che a volte affiora quando il ragazzo fà delle stronzàte (leggasi: il ragazzo prende due in latino e s'incazza con se stesso x quanto fosse stato deficiente, iniziando a fare attività fisica finchè il suo fisico non gli implorasse pietà... |) ).
    Comunque... il ragazzo perde totalmente il sonno, non capendo più niente di se stesso. Sentendosi irremediabilmente solo. Finite le feste di capodanno, il ragazzo non tocca più nè il telefono nè il cellulare. Intanto, x l'immenso sonno che aveva accumulato, inizia ad addormenarsi nelle ore più strane del giorno.
    Quando infine decise di mandare tutto a fànculo e addormentandosi serenamente alle 9 di sera, facendosi una dormita che non si faceva da almeno 6 anni.
    Il ragazzo comunque non era ancora tornato a scuola e viene contattato dal preside, che con enorme sorpresa del ragazzo, è enormemente dispiaciuto del fatto che lui abbia abbandonato la scuola e dicendogli di non preoccuparsi x gli arretrati.
    Il ragazzo torna a scuola, e insieme alla scuola torna al suo problema, alla sua confusione... Che si abbatte di nuovo fortemente sul ragazzo.
    Ormai il ragazzo sà di provare qualcosa x quella ragazza che conosce fin da bambina, sà che deve agire. Sà che non può continuare così. Ma non ha minimamente idea di cosa fare.
    Il ragazzo ricade nella sua depressione. Cerca inutilmente di nuovo ad allontanarsi dalla ragazza, ma almeno una volta a settimana lui và sempre a casa dei suoi nonni, e in quella casa c'è quella ragazza che lo cerca.
    Ormai il ragazzo teme anche di perderla, dato che la ragazza è carina e spigliata ed ha tanti amici.
    Il ragazzo ormai è perso nella sua confusione e non riesce ad uscirne.
    Da una parte sà che tra loro non potrà mai nascere niente, essendo la cosa poi sotto gli occhi di tutti i suoi parenti. Dall'altra desidererebbe capire cos'è realmente che anche lei vuole. Non che si aspetti niente, xchè la ragazza và pur al primo superiore ed è "piccolina", ma sà che in qualche modo le piace. Ma se non fosse così? Se fosse solo un legame puramente parentale quello che prova lei? E anche se non lo fosse, cosa potrebbe fare lui?
    Il ragazzo, nella sua totale insicuezza e confusione, vorrebbe morire.


    Mi dispiace averbi annoiato mortalmente con la mia vita e i miei stupidi sentimenti adolescenziali, ma non ce la facevo a tenermi tutto dentro. In tale confusione poi, non sò proprio che fare o con chi confidarmi, tenendo presente che ad un mio parente non posso di certo e che oltre a "compagni di cazzeggio occasionali" non ho nessun confidente.
    Ormai sono quasi le 5 del mattino e mi scuso x il fatto che molte cose possano essere scritte in modo confuso e rozzo rendendo la lettura difficoltosa oltre che noiosa, ma ormai casco dal sonno.


  2. #2
    Me ne frego L'avatar di mr.fr4GGone
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  3. #3
    Bannato L'avatar di Zahk
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    Non sono riuscito a leggerlo tutto, ma se è la storia della tua vita, senza offesa, ma non mi interessa. Se cerchi consigli poi sono l'ultimo a cui chiederli...

  4. #4
    Vecchio utente L'avatar di Rei
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    Visto dal di fuori si vede un ragazzo che si pone tanti pensieri e problemi che forse non ci sono. La ragazza è tua consaguinea? No! Il legame è indiretto quindi puoi volerle bene tranquillamente senza pensare agli altri...................certo però ne devi parlare con lei.

  5. #5
    Never ever give up L'avatar di Katy
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    Maranello (Modena)
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    I tuoi dubbi e le tue paure sono comprensibili. Ma non preoccuparti troppo perchè quello che stai attraversando ha un nome: si chiama "adolescenza". Considerala una tappa, se pur fondamentale, della tua crescita (o iniziazione al mondo degli adulti). Ci passano tutti prima o poi. Io ci sono passata qualche annetto fa ( anche se qualcuno sostiene che io sia un'eterna adolescente e che non crescerò mai ). Scusa, sto divagando, torniamo a noi.
    Da quello che ho potuto capire il tuo più grande cruccio in questo momento (escludendo la scuola e i compagni di classe) è il sentimento forte che provi per questa ragazza. Sentimento che, inevitabilmente, si scontra con il legame di parentela che in qualche modo vi lega giusto?
    Se il punto è questo credo che il problema effettivo non ci sia perchè non siete consaguinei. Lei è tua parente ma acquisita. Quindi questo è un punto a tuo favore.
    Se invece la tua paura è quella che lei non provi i tuoi stessi sentimenti la questione cambia. L'incognita c'è, fa parte delle regole del gioco e per dare delle risposte ai tuoi dubbi l'ideale sarebbe parlarne direttamente con lei. Anche se so che è difficile e che spaventa.
    Non ti curare di quello che penserebbero gli altri, parenti e non. Loro non contano, adesso.
    Ora come ora contano solo i tuoi sentimenti.
    Fa un passo alla volta, con calma, e vedrai che in un modo o in un altro si risolverà tutto, anche se ci vorrà del tempo.

    ^__^

    {and so the lion fell in love with the lamb}
    {The flower that blooms in adversity is the most rare and beautiful of all}

  6. #6
    In game dal 1989.. L'avatar di Conte Wolfers
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    Sarò franco:Sei nella merd@...

    Allora il problema principale non è ne la situazione ne il legame di parentela che ti lega a lei...il problema sei tu.o meglio il tuo essere così confuso.a confusione non ha mai portato a nulla di buono quindi inizia ad analizzare bene e con calma la situazione...

    punto 1 cosa vuoi? vuoi stare con questa ragazza...la vuoi solo fisicamente...la vuoi come ragazza....a te la decisione...

    punto 2 questa ragazza sai cosa prova per te,paura che sia una cosa passeggera?una tempesta ormonale?cerca di capirlo


    capito ciò analizza la situazione e cerca di rimanere in pace con te stesso...adesso la cosa piu' importante devi capire cosa vuoi fare...le tue prossime mosse...tutto dipende da te...tutto è in mano tua....e non farti problemi per il legame di parentela che vi lega...è putramente fittizio essendo ACQUISITA....don't worry be happy....

  7. #7
    Standing by L'avatar di TEC_MrHide
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    C'è saggezza nelle parole di coloro che mi hanno preceduto. Non trascurarle.
    Io non posso che aggiungere, caro ShadowAlex: il momento è giunto. Scaccia la confusione, stringi con forza la tua ascia e corri in contro al nemico: la tua paura.
    Non temere l'esito finale: comunque vada, tu avrai vinto.
    "It is by will alone I set my mind in motion. It is by the juice of sapho that thoughts acquire speed, the lips acquire stains, the stains become a warning. It is by will alone I set my mind in motion." - mentat Piter De Vries.

  8. #8
    rifondista L'avatar di grullo
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    ok ti sei sfogato e allora???? che razza di sfogo scrivere sulla tastiera parole che appiono su un monitor; qui tutto è virtuale e insignificante, non spererari veramente di trovare conforto qui, come puoi confrontarti con entità che non esistono?
    Fammi un favore esci di casa e prendi una boccata d'aria o magari fatti una doccia fredda e svegliati




  9. #9
    Standing by L'avatar di TEC_MrHide
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    grullo
    ok ti sei sfogato e allora???? che razza di sfogo scrivere sulla tastiera parole che appiono su un monitor; qui tutto è virtuale e insignificante, non spererari veramente di trovare conforto qui, come puoi confrontarti con entità che non esistono?
    Fammi un favore esci di casa e prendi una boccata d'aria o magari fatti una doccia fredda e svegliati
    Grullo, quello che dici non corrisponde a verità.
    Però, nell'ultima frase, almeno un buon consiglio l'hai dato (anche se il modo è discutibile). |)
    "It is by will alone I set my mind in motion. It is by the juice of sapho that thoughts acquire speed, the lips acquire stains, the stains become a warning. It is by will alone I set my mind in motion." - mentat Piter De Vries.

  10. #10
    sad peter pan L'avatar di Koud
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    Ti hanno risposto un pò tutti, chi con termini forti, chi con una buona dose di gentilezza, ma la cosa da fare, che tutti, anch'io, ti spronano a fare è agire, comunque vada, analizzando tutti i problemi che hai esposto e che possono essere validi o no, è il momento di scegliere, andando avanti nell'incertezza non risolvi nulla, fai il passo che più ti preme, e ricomincia, qualsiasi sia la direzione che intraprendi, ricomincia.
    .silenzio


  11. #11
    Bannato L'avatar di n3o
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    Beh quotot tutto quello gia detto
    Insomma Shadow agisci e ricorda che la paura è il tuo nemico piu grande.

  12. #12
    Io SO! Tu impara, quindi L'avatar di iamalfaandomega
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    Quanti anni hai tu? Quanti lei?
    I am Alpha and Omega, the Beginning and the End, the First and the Last

    Né dei, né giganti

  13. #13
    Bannato L'avatar di GUNLUCKY
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    La paura è parte di noi, non bisogna temerla ma tenerne il giusto conto...altrimenti le conseguenze potrebbero non piacerti.

  14. #14
    Utente L'avatar di Foo Fighter
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    Ubriacati di brutto insieme a lei e poi vedrai...
    La vita sinistra tra i rovi dell'umana disperazione, i prescelti conoscono...perchè non di disperazione si sopravvive, ma di forza si vive...


  15. #15
    Bannato L'avatar di Zahk
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    Se ci si preoccupa di quello che dicono gli altri, ci si fotte da soli. Non aggiungo altro.

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