La donna, 62 anni, si è spenta l'11 febbraio ad Agrigento
Malata di cancrena, non ha voluto che le tagliassero l'arto
E' morta Maria, aveva rifiutato
l'amputazione della gamba
Sono stati inutili gli appelli di medici, politici e religiosi
Il sindaco di Milano Albertini: "Ora si faccia silenzio"
L'ospedale San Paolo di Milano
AGRIGENTO - No, non era un rifiuto di chi vuole essere convinto. Di chi, colpito dal dolore, cerca solidarietà e conforto. Era il no di una donna che aveva deciso della sua vita e del suo corpo. Maria è morta. Non ha voluto che le amputassero la gamba devastata dalla cancrena. E malgrado gli appelli, e gli inviti a tornare sulla sua decisione, si è spenta nel luogo dov'era nata. Porto Empedocle, Agrigento, Sicilia. Ha scelto di morire dove era nata e vissuta, prima di trasferirsi a Milano. Dove ha aspettato che la complicazione del suo diabete mal curato la uccidesse.
Se n'è andata a 62 anni, l'11 febbraio scorso, assistita dai suoi parenti, senza cure, proprio come aveva chiesto, ostinatamente, nonostante la mobilitazione di politici, medici, e religiosi. E di tanta gente comune.
"Dispiaciuti", ma "non meravigliati, è successo quello che temevamo". Così il vice direttore sanitario dell'Ospedale San Paolo di Milano, Mauro Moreno, esprime il suo sgomento per la notizia giunta dalla Sicilia. "Noi dice il medico - abbiamo fatto tutto quanto era nelle nostre possibilità ma l'unica strada era intervenire con l'amputazione e la donna non ha voluto".
Il sindaco di Porto Empedocle, Paolo Ferrara: "Non avrei mai immaginato che la sua morte arrivasse in così poco tempo...". Che poi, quando apprende che la donna è già stata sepolta a Milano, aggiunge: "Beh, vuol dire che i familiari hanno preferito tenere segreta la morte, ci stiamo attivando con il mio ufficio per conoscere ulteriori dettagli sulla vicenda...".
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Una vicenda alla quale ora, di certo, non seguirà il silenzio. Ma che riaccenderà il dibattito sulla libertà del paziente. Già stamattina, il segretario della Federazione dei medici siciliani, Saverio La Bruzzo, commenta: "Non sempre è un bene rispettare le volontà di chi è malato, soprattutto, quando c'è una soluzione che gli impedisce di arrivare alla morte". Parole che, dopo la morte di Maria, promettono nuove polemiche.
Alle quali sembra voler subito sottarrsi il sindaco di Milano Gabriele Albertini, che aveva provato a dissuadere a donna arrivando a chiederle incontro. Da albertini, dunque solo poche parole: "Esprimo tutto il mio lutto e il mio cordoglio - ha detto il sindaco - ma credo che di questa vicenda, di questa tragedia, si è parlato anche troppo. Preferisco esprimere il cordoglio