Studio da un milione e trecentomila persone ribadisce: i vaccini non causano autismo - Pag 6
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Discussione: Studio da un milione e trecentomila persone ribadisce: i vaccini non causano autismo

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  1. #76
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    Ospite
    La Cattaneo torna a parlare delle Iene sulla Stampa:

    Iene e sanità: vergognose falsità trash
    elena cattaneo, gilberto corbellini, michele de luca

    Siamo cittadini italiani di una generazione che ha epigeneticamente introiettato la tolleranza, ma non troviamo un argomento etico valido per giustificare coloro che gettano benzina sul fuoco della sofferenza causata da gravissime malattie, per generare conflitti tra malati, scienziati, medici e politici. In sostanza, tra scienza e società. Stiamo parlano degli autori e realizzatori del programma «Le Iene». Dopo aver «pubblicizzato e dato luce» all’imbroglio di Stamina, coinvolgendo pazienti con gravi patologie neurodegenerative, il programma di Davide Parenti si è lanciato nell’esplorazione di tutte le possibili operazioni di disinformazione ai danni dei malati che fossero mediaticamente appetibili. Occorre una buona dose di malvagità, malevolenza, narcisismo, assenza di vergogna, etc. per perseguire così insistentemente nell’opera di aggravare le sofferenze altrui. E’ per questo, anche, che non troviamo argomenti validi per evitare di sollevare un problema che Davide Parenti e i suoi hanno già provato a far passare, cosa che non è, come la richiesta di un bavaglio alla loro libertà di espressione. Infatti, vediamo cosa stanno facendo, ancora, costoro.

    Con Stamina, fatti e informazioni rilevanti erano stati omessi o rappresentati in modo distorto, e di questo abbiamo già scritto lo scorso gennaio su questo quotidiano. La possibilità di spremere audience usando Stamina, dando una serie di giustificazioni arroganti e ulteriormente fuorvianti alle richieste di spiegazioni per aver fatto da megafono a un procedimento che è oggetto di un dibattimento processuale per una serie di gravi reati, si è chiusa. Ma «Le Iene» ha subito individuato utili «vittime» nei malati di cancro, decidendo di farsi portavoce in Italia delle infondate tesi di T. Colin Campbell degli effetti millantati «terapeutici» di una dieta alimentare esclusivamente vegetariana, spacciata per «cura» dei tumori. E’ stato un ulteriore pericolosissimo messaggio che può indurre malati ad abbandonare trattamenti scientificamente provati per inseguire delle mortali illusioni di pseudo-cure.



    L’ultima vergognosa puntata del programma non poteva non essere dedicata ai vaccini, mettendo perversamente insieme un disegno che può generare danni a diversi livelli della salute nazionale. In uno stesso servizio «Le Iene» hanno accostato la vicenda di un ragazzo con un danno encefalico causato da un vaccino (e per questo risarcito dal sistema sanitario) e la vicenda di un ragazzo autistico per il quale assumere come scontato un rapporto tra la sua patologia neurologica e una vaccinazione (trivalente). Quindi hanno fatto sia propaganda contro i vaccini, sia hanno - col solito subdolo metodo strisciante - generato il sospetto che esistano interessi di qualche genere per cui alcune persone danneggiate sono rimborsate e altre no. Prima di tutto va decisamente detto che gli effetti collaterali dei vaccini sono oggi rarissimi, che nessun vaccino causa o è correlato statisticamente con le possibili cause dell’autismo e che le istituzioni che presiedono la sanità pubblica italiana seguono le migliori procedure esistenti per garantire la sicurezza dell’uso dei vaccini. E questo, ovviamente non lo hanno detto. Così come non hanno detto quante malattie terribili sono state debellate grazie vaccini.





    Infatti, adagiati su rendite personali ben più consistenti di quelli di insegnanti e ricercatori, non pochi pseudogiornalisti scientifici o «racconta-storie» in questo Paese possono pontificare senza sapere e capire alcunché di ciò di cui parlano. Così offendono la dignità di milioni di malati e cittadini e causano loro danni diffondendo pericolose «falsità-trash». In aggiunta, questi cosiddetti giornalisti, insultano – probabilmente perché ne disprezzano l’intelligenza e l’impegno – anche migliaia di giovani e meno giovani ricercatori italiani, dediti allo studio di gravissime malattie rare o non rare, come il cancro o la Sma («cui non fregherebbe nessuno studiare», sempre secondo le dichiarazioni di «Le Iene»), con stipendi da fame, senza alcun orizzonte personale, in laboratori che ricevono nessuna attenzione e pochissimi finanziamenti, ma che comunque producono straordinari risultati su malattie complesse e in grado di competere nel mondo. Senza dimenticare le centinaia di migliaia di studenti che a scuola e all’università lavorano con i loro insegnanti per apprendere come separare i fatti dalle opinioni, dalle preferenze soggettive e soprattutto dalle stupidaggini infondate. Imparano cioè a distinguere la scienza dalle credenze magico-superstiziose.



    Vada per i ricercatori e per noi, che ci sappiamo difendere e riconosciamo al volo gli incompetenti e i ciarlatani, anche se compaiono in televisione e si ammantano dell’aurea di censori e moralizzatori. Si dovrebbe però, seriamente, intervenire sia con un codice etico condiviso dagli enti televisivi e d’informazione, sia mettendo sull’avviso i malati e i cittadini di non prender sul serio certi programmi televisivi o mezzi d’informazione attraverso specifiche avvertenze circa l’assenza di vaglio scientifico di quanto trasmesso. Così come si fa per i programmi con contenuti pericolosi o inadatti per un certo genere di pubblico, forse servirebbe un avvertimento del tipo: «Attenzione - in questo programma si parla a vanvera e anche pericolosamente, senza prova alcuna di ciò che si trasmette».



    A parlare in tale direzione è anche l’articolo 661 del Codice Penale, sul reato di abuso di credulità popolare. Anche in ambito medico.



    Elena Cattaneo,

    Università degli Studi di Milano, senatrice a vita



    Gilberto Corbellini,

    Sapienza Università Roma



    Michele De Luca,

    Università di Modena e Reggio Emilia

  2. #77
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    Ospite
    La Cattaneo torna a parlare delle Iene sulla Stampa:

    Iene e sanità: vergognose falsità trash
    elena cattaneo, gilberto corbellini, michele de luca

    Siamo cittadini italiani di una generazione che ha epigeneticamente introiettato la tolleranza, ma non troviamo un argomento etico valido per giustificare coloro che gettano benzina sul fuoco della sofferenza causata da gravissime malattie, per generare conflitti tra malati, scienziati, medici e politici. In sostanza, tra scienza e società. Stiamo parlano degli autori e realizzatori del programma «Le Iene». Dopo aver «pubblicizzato e dato luce» all’imbroglio di Stamina, coinvolgendo pazienti con gravi patologie neurodegenerative, il programma di Davide Parenti si è lanciato nell’esplorazione di tutte le possibili operazioni di disinformazione ai danni dei malati che fossero mediaticamente appetibili. Occorre una buona dose di malvagità, malevolenza, narcisismo, assenza di vergogna, etc. per perseguire così insistentemente nell’opera di aggravare le sofferenze altrui. E’ per questo, anche, che non troviamo argomenti validi per evitare di sollevare un problema che Davide Parenti e i suoi hanno già provato a far passare, cosa che non è, come la richiesta di un bavaglio alla loro libertà di espressione. Infatti, vediamo cosa stanno facendo, ancora, costoro.

    Con Stamina, fatti e informazioni rilevanti erano stati omessi o rappresentati in modo distorto, e di questo abbiamo già scritto lo scorso gennaio su questo quotidiano. La possibilità di spremere audience usando Stamina, dando una serie di giustificazioni arroganti e ulteriormente fuorvianti alle richieste di spiegazioni per aver fatto da megafono a un procedimento che è oggetto di un dibattimento processuale per una serie di gravi reati, si è chiusa. Ma «Le Iene» ha subito individuato utili «vittime» nei malati di cancro, decidendo di farsi portavoce in Italia delle infondate tesi di T. Colin Campbell degli effetti millantati «terapeutici» di una dieta alimentare esclusivamente vegetariana, spacciata per «cura» dei tumori. E’ stato un ulteriore pericolosissimo messaggio che può indurre malati ad abbandonare trattamenti scientificamente provati per inseguire delle mortali illusioni di pseudo-cure.



    L’ultima vergognosa puntata del programma non poteva non essere dedicata ai vaccini, mettendo perversamente insieme un disegno che può generare danni a diversi livelli della salute nazionale. In uno stesso servizio «Le Iene» hanno accostato la vicenda di un ragazzo con un danno encefalico causato da un vaccino (e per questo risarcito dal sistema sanitario) e la vicenda di un ragazzo autistico per il quale assumere come scontato un rapporto tra la sua patologia neurologica e una vaccinazione (trivalente). Quindi hanno fatto sia propaganda contro i vaccini, sia hanno - col solito subdolo metodo strisciante - generato il sospetto che esistano interessi di qualche genere per cui alcune persone danneggiate sono rimborsate e altre no. Prima di tutto va decisamente detto che gli effetti collaterali dei vaccini sono oggi rarissimi, che nessun vaccino causa o è correlato statisticamente con le possibili cause dell’autismo e che le istituzioni che presiedono la sanità pubblica italiana seguono le migliori procedure esistenti per garantire la sicurezza dell’uso dei vaccini. E questo, ovviamente non lo hanno detto. Così come non hanno detto quante malattie terribili sono state debellate grazie vaccini.





    Infatti, adagiati su rendite personali ben più consistenti di quelli di insegnanti e ricercatori, non pochi pseudogiornalisti scientifici o «racconta-storie» in questo Paese possono pontificare senza sapere e capire alcunché di ciò di cui parlano. Così offendono la dignità di milioni di malati e cittadini e causano loro danni diffondendo pericolose «falsità-trash». In aggiunta, questi cosiddetti giornalisti, insultano – probabilmente perché ne disprezzano l’intelligenza e l’impegno – anche migliaia di giovani e meno giovani ricercatori italiani, dediti allo studio di gravissime malattie rare o non rare, come il cancro o la Sma («cui non fregherebbe nessuno studiare», sempre secondo le dichiarazioni di «Le Iene»), con stipendi da fame, senza alcun orizzonte personale, in laboratori che ricevono nessuna attenzione e pochissimi finanziamenti, ma che comunque producono straordinari risultati su malattie complesse e in grado di competere nel mondo. Senza dimenticare le centinaia di migliaia di studenti che a scuola e all’università lavorano con i loro insegnanti per apprendere come separare i fatti dalle opinioni, dalle preferenze soggettive e soprattutto dalle stupidaggini infondate. Imparano cioè a distinguere la scienza dalle credenze magico-superstiziose.



    Vada per i ricercatori e per noi, che ci sappiamo difendere e riconosciamo al volo gli incompetenti e i ciarlatani, anche se compaiono in televisione e si ammantano dell’aurea di censori e moralizzatori. Si dovrebbe però, seriamente, intervenire sia con un codice etico condiviso dagli enti televisivi e d’informazione, sia mettendo sull’avviso i malati e i cittadini di non prender sul serio certi programmi televisivi o mezzi d’informazione attraverso specifiche avvertenze circa l’assenza di vaglio scientifico di quanto trasmesso. Così come si fa per i programmi con contenuti pericolosi o inadatti per un certo genere di pubblico, forse servirebbe un avvertimento del tipo: «Attenzione - in questo programma si parla a vanvera e anche pericolosamente, senza prova alcuna di ciò che si trasmette».



    A parlare in tale direzione è anche l’articolo 661 del Codice Penale, sul reato di abuso di credulità popolare. Anche in ambito medico.



    Elena Cattaneo,

    Università degli Studi di Milano, senatrice a vita



    Gilberto Corbellini,

    Sapienza Università Roma



    Michele De Luca,

    Università di Modena e Reggio Emilia

  3. #78
    True Love Waits
    Ospite
    http://www.corriere.it/salute/pediat...21903500.shtml
    MILANO — Allerta morbillo. Il movimento antivaccinazione sembra aver fatto toccare un record di casi che negli Stati Uniti non si raggiungeva da almeno 20 anni. È quanto rivela il rapporto settimanale del Centro per il controllo delle malattie infettive e la loro prevenzione di Atlanta: 288 casi dall’inizio dell’anno fino al 23 maggio. Il più alto numero di infezioni durante i primi cinque mesi dell’anno dal 1994. Il morbillo torna a far paura nel Paese che lo aveva dichiarato eliminato nel 2000. In realtà, essendo la malattia endemica in altre parti del mondo, anche gli Stati Uniti restano esposti al virus di importazione. Detto questo, gli esperti indicano nel movimento antivaccinazione il principale colpevole di questo ritorno di fiamma: il 69% dei 288 casi ha riguardato con certezza persone non vaccinate. Di un altro 20% non è stato possibile determinare se la profilassi antimorbillo sia stata effettuata o no. Comunque, «tra i 195 residenti negli Stati Uniti che hanno avuto il morbillo e non sono stati vaccinati — spiega il rapporto pubblicato dal Los Angeles Times — 165 (l’85%) aveva rifiutato la vaccinazione per obiezioni religiose, filosofiche o personali». Per dirla senza mezzi termini, queste persone si sono trasformate in un rischio per la salute pubblica.
    In Italia
    Anche in Italia si sta registrando un’onda anomala. Un centinaio di casi di morbillo in pochi mesi a Bologna. Un contagio e mezzo al giorno nelle ultime settimane. E anche in questo caso è la vittoria (negativa) degli antivaccinazione. A essere colpiti dal virus che porta febbre alta e macchie rosate sulla pelle sono gli adulti e non i bambini. E molti di loro non si erano vaccinati per scelta e non hanno vaccinato i loro figli. Il problema di Bologna, che sta attirando l’attenzione di esperti anche internazionali di sanità pubblica e malattie infettive, è che il virus del morbillo, oltre ad aver colpito una ventina di bambini, ha aggredito anche alcuni medici del policlinico Sant’Orsola-Malpighi e svariati studenti universitari (la maggior parte della facoltà di Medicina). Un caso analogo si verificò a Torino anni fa con un’epidemia di tubercolosi tra gli studenti di medicina. Il contagio è, al momento, diventato quasi ingestibile. Si sta cercando di verificare chi è entrato in contatto con le persone affette dal morbillo allo scopo di ricostruire il percorso del virus tra gli infettati: la maggior parte dei colpiti ha tra i 25 e i 44 anni, nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di non vaccinati o di persone sottoposte a un solo ciclo, invece dei due consigliati. L’epidemia di morbillo interessa da diversi mesi anche i bimbi (gli adulti solo nelle ultime settimane): «Inizialmente febbre alta e raffreddore, poi dopo alcuni giorni compaiono le eruzioni cutanee — spiega Filippo Bernardi, direttore del Pronto soccorso pediatrico del Sant’Orsola —. Spesso i sintomi non vengono subito riconosciuti e così aumenta la possibilità di contagio». A proposito dei non vaccinati, mentre prima il virus passava dai bimbi agli adulti, nel caso bolognese sono state diverse mamme a contagiare i figli. In un caso è stato colpito anche un bebè.

  4. #79
    Utente L'avatar di kjallaridyr
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    Queste sono persone che pensano che Dio abbia dato all'uomo la giusta quantità di tecnologia e innovazione scientifica nel 1850, e quindi fanno di tutto per tornarci.

  5. #80
    little girl L'avatar di the dark player
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  6. #81
    Utente L'avatar di semerkhet
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    Citazione the dark player Visualizza Messaggio


    Sono adorabili gli hater della Zanzara, Odifreddi ce l'ha a morte con loro perché gli hanno fatto fare una figura barbina (ma è solo colpa sua) con la telefonata del finto papa

    Poco più che carta da culo.

  7. #82
    Utente L'avatar di pasquale7bellezze
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    Citazione the dark player Visualizza Messaggio
    Ma è tutt'altro che bello.

    Tralasciando che sgorga a fiumi di Scuola di Francoforte (le cazzate dei media e della subcultura mainstream), e di giustizialismo da manettaro, era appunto come dice semerkhet un modo per dargli addosso visto che si è fatto una figura di merda.

    Ma poi cioè
    e pretendendo di sostituire servizi pseudogiornalistici alle inchieste giudiziarie
    Il bello è che il servizio si basa proprio su giudici che si sono sostituiti a scienziati e si legittima l'anti-scientificità "perché lo dicono i ggggiudigi".

    Odifreddi deve tornare a fare il matematico.

  8. #83
    Ahmed3
    Ospite
    Scienziati contro giornalisti.
    Scienziati che vogliono fare i giornalisti, giornalisti che vogliono fare gli scienziati. Lo show dei mostri.

    Ricordatemi una cosa, ma le Iene (o altro programma/quotidiano che "disinforma") si è mai beccata una denuncia per sta storia della disinformazione? C'è mai stato un percorso giudiziario? Sto articolo 661 è stato mai buttato nella ressa o è un semplice spauracchio retorico?

    Odifreddi mi è simpatico. Simpatico come la polizia italiana... ma apprezzo i figli di buona donna con la lingua lunga e snodata.

  9. #84
    I Hope I Never Get Sober. L'avatar di Antorugby10
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    Citazione Ahmed3 Visualizza Messaggio
    Scienziati contro giornalisti.
    Scienziati che vogliono fare i giornalisti, giornalisti che vogliono fare gli scienziati. Lo show dei mostri.

    Ricordatemi una cosa, ma le Iene (o altro programma/quotidiano che "disinforma") si è mai beccata una denuncia per sta storia della disinformazione? C'è mai stato un percorso giudiziario? Sto articolo 661 è stato mai buttato nella ressa o è un semplice spauracchio retorico?

    Odifreddi mi è simpatico. Simpatico come la polizia italiana... ma apprezzo i figli di buona donna con la lingua lunga e snodata.
    Esiste il reato di disinformazione?

    Che poi quelli delle Iene non sono neanche iscritti all'albo dei giornalisti, quindi in sostanza possono fare quello che vogliono.

  10. #85
    Rockette Morton
    Ospite
    Citazione pasquale7bellezze Visualizza Messaggio
    Ma è tutt'altro che bello.
    Ma infatti, sembra scritto da uno studente di seconda superiore...i subumani poi

  11. #86
    Utente L'avatar di Valiant
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    Secondo me stiamo tutti pagando il prezzo non tanto della cattiva scienza, ma della cattiva informazione scientifica. O forse dovrei dire dell'assenza di una informazione scientifica. Almeno in Italia.

  12. #87
    Intellettuale del cazzo L'avatar di Elray
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    Citazione Valiant Visualizza Messaggio
    Secondo me stiamo tutti pagando il prezzo non tanto della cattiva scienza, ma della cattiva informazione scientifica. O forse dovrei dire dell'assenza di una informazione scientifica. Almeno in Italia.
    la maggior parte della gente sceglie male le proprie fonti, e questo non dipende dalla qualità della divulgazione scientifica

  13. #88
    little girl L'avatar di the dark player
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  14. #89
    Idiots are taking over... L'avatar di ThaniloMatahard
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    Salve, sono Paolo Bernini! Forse vi ricorderete di me per i chip sottopelle, i viaggetti al Bilderberg o la proposta di legge contro il grano saraceno...
    Non vi è libertà ogni qual volta le leggi permettono che in alcuni eventi l'uomo cessi di essere persona e diventi cosa
    Cesare Beccaria



  15. #90
    U(M;x)=M(x) L'avatar di elvis91
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    Ho il vomito.

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