[1]La lobby dei tassisti e il dovere morale di stare con Uber (soprattutto se Pop)

[devilheart]

e come profetizzato...
http://arstechnica.com/tech-policy/2...launch-friday/

[phil67]

finalmente un giornale specializzato (Al Volante) che spiega bene i rischi e le pesantissime sanzioni a cui vanno incontro i molto incauti autisti uberpop.........altro che certe sciocchezze che si leggono in giro

[devilheart]

Ma queste sono cose conosciute

[Nome utente già in uso]

finalmente un giornale specializzato (Al Volante) che spiega bene i rischi e le pesantissime sanzioni a cui vanno incontro i molto incauti autisti uberpop.........altro che certe sciocchezze che si leggono in giro

Il punto è che è tutto da vedersi se il conducente di uberpop faccia servizio taxi, oppure stia solo dando un passaggio dietro un mero rimborso spese.

[devilheart]

Il punto è che è tutto da vedersi se il conducente di uberpop faccia servizio taxi, oppure stia solo dando un passaggio dietro un mero rimborso spese.

Con l'aggiunta che il passeggero non paga direttamente il conducente

[Nome utente già in uso]

Con l'aggiunta che il passeggero non paga direttamente il conducente

Già.

Be', oddio, questo non so quanto sia determinante.

Trovo più rilevante che il guidatore non guadagni nulla* dal trasporto viaggiatori.


* In realtà guadagna. Ma la legge non lo può ammettere, perché sennò deve dire che le tabelle ACI che qualunque pubblica amministrazione usa per il rimborso spese sono una truffa ai danni dello stato.

[phil67]

Già.

Be', oddio, questo non so quanto sia determinante.

Trovo più rilevante che il guidatore non guadagni nulla* dal trasporto viaggiatori.


* In realtà guadagna. Ma la legge non lo può ammettere, perché sennò deve dire che le tabelle ACI che qualunque pubblica amministrazione usa per il rimborso spese sono una truffa ai danni dello stato.

è rimborso spese quando funziona come blablacar,io devo andare dal punto A al punto B e CONDIVIDO l'auto con una o più persone e CONDIVIDO con loro le spese.............nel caso di uberpop è evidente invece che il conducente di un autoveicolo privato(esentasse e senza assicurazione adeguata ndr) prende una chiamata(da un app o da un radiotaxi non fa differenza,è sempre un geolocalizzatore satellitare) per cui deve recarsi appositamente nel punto B e portare i terzi nel punto C deciso da loro e guadagnando certamente qualcosa da quella corsa............peraltro vorrei capire come i 60 euro fissati da uberpop (tariffa fissa)per andare da Milano a Malpensa possano essere definiti un rimborso spese quando in taxi per la stessa tratta sono richiesti 90 euro(comprensivi di tasse ecc....)
tirando le somme con blablacar con una ventina di euro fai tratte lunghissime perchè CONDIVIDI la spesa con gli altri passeggeri,con uberpop noperchè fissata una cifra per un determinato percorso essa alla fine dovrebbe essere CONDIVISA con gli altri partecipanti al viaggio(tenendo ovviamente conto di una quota più elevata per chi ci ha messo l'auto e il carburante) e non finire tutta nelle tasche di uber e del conducente.............se poi invece va bene così a tutti non c'è problema,lavoriamo pure per uber esentasse,senza assicurazione adeguata,senza inps e senza inail e x le imposte deleghiamo tutto alla zia pina

[Nome utente già in uso]

è rimborso spese quando funziona come blablacar,io devo andare dal punto A al punto B e CONDIVIDO l'auto con una o più persone e CONDIVIDO con loro le spese.............nel caso di uberpop è evidente invece che il conducente di un autoveicolo privato(esentasse e senza assicurazione adeguata ndr) prende una chiamata(da un app o da un radiotaxi non fa differenza,è sempre un geolocalizzatore satellitare) per cui deve recarsi appositamente nel punto B e portare i terzi nel punto C deciso da loro e guadagnando certamente qualcosa da quella corsa............

Il punto è che non puoi dire che lui ci guadagni qualcosa.
Lui riceve un rimborso spese in base a delle tabelle ufficiali, usate anche dallo stato per stabilire i rimborsi nella PA.

[phil67]

Il punto è che non puoi dire che lui ci guadagni qualcosa.
Lui riceve un rimborso spese in base a delle tabelle ufficiali, usate anche dallo stato per stabilire i rimborsi nella PA.

nelle tabelle ufficiali ci sono dei parametri variabili,dall'auto alla velocità commerciale,da 40 km/h(uber mi sembra usi quella) a poco più di 20 cambia molto il rimbrorso così come cambia da una Punto a un'Audi.........e rimane anche il punto fondamentale che la spesa per un viaggio va CONDIVISA dagli occupanti dell'auto,non va rimborsato/retribuito solo il conducente(oltre che uber) a spese degli altri................ma ripeto,se andasse bene così anche per il governo bisognerebbe trovare degli idioti che lavorerebbero ancora come servizio pubblico(con i relativi vincoli turni,tariffe prefissate dagli enti locali,obbligatorietà della prestazione ecc) pagando assicurazioni che costano 3 volte e con imposte che alla fine ti lasciano in tasca molto meno del presunto rimborso spese di uberpop...........parentesi,alle multinazionali facciamo pagare le tasse qui sui profitti realizzati in loco o rimaniamo con un pugno di mosche anche in quel caso?giuro,non riesco a trovare nessun vantaggio da una deregolamentazione(di fatto) del genere,mi sembrerebbe solo un ennesimo autogol di un paese che sta andando a rotoli per manifesta incapacità dei propri governi

[phil67]

..................................i soldi che riceve Uber sono formalmente un “pagamento” per la gestione dell’app e del servizio, quelli che riceve l’autista sono un rimborso per la benzina, l’usura della macchina e il costo dell’assicurazione – e che quindi, in teoria, in quanto rimborso è esente da tassazione. Arese ci ha spiegato che il rimborso spese è calcolato sulla base delle tabelle dell’ACI. Si tratta di una serie di documenti aggiornati regolarmente che servono a calcolare il prezzo medio di un rimborso per chilometro percorso a seconda della tipologia di auto (una FIAT Punto consuma e si usura meno di un’Audi A4). Queste tabelle vengono di solito utilizzate per calcolare i rimborsi spesa che i datori di lavoro danno ai proprio dipendenti costretti ad utilizzare la propria automobile per lavoro. Qui le cose si fanno complicate. UberPOP si paga a tempo, non a distanza: quindi per trasformare un rimborso chilometrico in rimborso a tempo bisogna fare un po’ di conti. A seconda di come si fanno questi conti, i risultati cambiano parecchio.
Per esempio, possiamo provare a fare una media dei rimborsi previsti dall’ACI per le varie tipologie di auto a benzina (la tabella è qui): il risultato è un rimborso medio di 75 centesimi al chilometro (molto più alto della realtà, visto che questo conto non considera il fatto che ci sono in giro più Fiat Punto che Audi A4: il rimborso a chilometro di una normale utilitaria è in genere di 40 centesimi a chilometro). Per trasformare questo rimborso chilometrico in rimborso orario ci serve stimare la velocità media con cui si muovono le auto in città. La stima che fa Uber è di 40 chilometri all’ora. Utilizzando questo valore, il rimborso medio previsto dall’ACI è perfettamente in linea con il costo di UberPOP.
Basta però prendere un valore diverso e le cose cambiano molto. Per esempio, secondo l’ANCI (l’associazione dei comuni italiani, qui trovate la sua ricerca), nel 2009 la velocità media in automobile a Milano era di 22 chilometri all’ora nei giorni feriali. Questo significa, facendo un po’ di conti e proporzioni, che il rimborso al minuto dovrebbe essere di circa 27 centesimi. Cioè un bel po’ in meno di quanto ottengono gli autisti di UberPOP (che, come abbiamo visto, ricevono circa 40 centesimi al minuto, più una parte dei 2,50 euro di costo iniziale della corsa)...............

http://www.ilpost.it/2014/06/14/uberpop/

[Nome utente già in uso]

..................................i soldi che riceve Uber sono formalmente un “pagamento” per la gestione dell’app e del servizio, quelli che riceve l’autista sono un rimborso per la benzina, l’usura della macchina e il costo dell’assicurazione – e che quindi, in teoria, in quanto rimborso è esente da tassazione. Arese ci ha spiegato che il rimborso spese è calcolato sulla base delle tabelle dell’ACI. Si tratta di una serie di documenti aggiornati regolarmente che servono a calcolare il prezzo medio di un rimborso per chilometro percorso a seconda della tipologia di auto (una FIAT Punto consuma e si usura meno di un’Audi A4). Queste tabelle vengono di solito utilizzate per calcolare i rimborsi spesa che i datori di lavoro danno ai proprio dipendenti costretti ad utilizzare la propria automobile per lavoro. Qui le cose si fanno complicate. UberPOP si paga a tempo, non a distanza: quindi per trasformare un rimborso chilometrico in rimborso a tempo bisogna fare un po’ di conti. A seconda di come si fanno questi conti, i risultati cambiano parecchio.
Per esempio, possiamo provare a fare una media dei rimborsi previsti dall’ACI per le varie tipologie di auto a benzina (la tabella è qui): il risultato è un rimborso medio di 75 centesimi al chilometro (molto più alto della realtà, visto che questo conto non considera il fatto che ci sono in giro più Fiat Punto che Audi A4: il rimborso a chilometro di una normale utilitaria è in genere di 40 centesimi a chilometro). Per trasformare questo rimborso chilometrico in rimborso orario ci serve stimare la velocità media con cui si muovono le auto in città. La stima che fa Uber è di 40 chilometri all’ora. Utilizzando questo valore, il rimborso medio previsto dall’ACI è perfettamente in linea con il costo di UberPOP.
Basta però prendere un valore diverso e le cose cambiano molto. Per esempio, secondo l’ANCI (l’associazione dei comuni italiani, qui trovate la sua ricerca), nel 2009 la velocità media in automobile a Milano era di 22 chilometri all’ora nei giorni feriali. Questo significa, facendo un po’ di conti e proporzioni, che il rimborso al minuto dovrebbe essere di circa 27 centesimi. Cioè un bel po’ in meno di quanto ottengono gli autisti di UberPOP (che, come abbiamo visto, ricevono circa 40 centesimi al minuto, più una parte dei 2,50 euro di costo iniziale della corsa)...............

http://www.ilpost.it/2014/06/14/uberpop/

Andrebbe anche considerato che buona parte delle corse uberpop si fanno di notte, e di notte la velocità sarà maggiore di quella media dell'intera giornata.

Comunque, che la magistratura metta in discussione questo aspetto, se lo ritiene.
Cambiando un parametro nel calcolo uberpop può aggirare il problema.

[devilheart]

se poi invece va bene così a tutti non c'è problema,lavoriamo pure per uber esentasse,senza assicurazione adeguata,senza inps e senza inail e x le imposte deleghiamo tutto alla zia pina

Non sarebbe meglio lavorare come liberi professionisti senza assurdi bagagli legali?

ma ripeto,se andasse bene così anche per il governo bisognerebbe trovare degli idioti che lavorerebbero ancora come servizio pubblico(con i relativi vincoli turni,tariffe prefissate dagli enti locali,obbligatorietà della prestazione ecc) pagando assicurazioni che costano 3 volte e con imposte che alla fine ti lasciano in tasca molto meno del presunto rimborso spese di uberpop...........parentesi,alle multinazionali facciamo pagare le tasse qui sui profitti realizzati in loco o rimaniamo con un pugno di mosche anche in quel caso?

Non ti capisco, prima ti lamenti che le imposte ti lasciano poco in tasta e poi ti lamenti delle multinazionali che pagano le tasse dove loro conviene?

[phil67]

Andrebbe anche considerato che buona parte delle corse uberpop si fanno di notte, e di notte la velocità sarà maggiore di quella media dell'intera giornata.

Comunque, che la magistratura metta in discussione questo aspetto, se lo ritiene.
Cambiando un parametro nel calcolo uberpop può aggirare il problema.

il macigno rimarrebbe(ammesso e non concesso di risolvere gli altri problemi) l'aspetto fiscale..........già l'elusione fiscale e il lavoro nero sono diffusissimi in questo schifo di paese,se poi riescono anche dribbling come questo di sicuro le entrate per l'erario diminuiranno ancora..........e ripeto,alla fine tutti si "adeguerebbero" anche i "fessi" chi ora le imposte le pagano e chhe vengono tartassati da anni dall'agenzia delle entrate(qui a Milano almeno è così).....follia allo stato puro insomma dettata come vediamo anche in questo 3D solo da un'astiosità conclamata per una categoria di lavoratori..........

[phil67]

Non sarebbe meglio lavorare come liberi professionisti senza assurdi bagagli legali?

Non ti capisco, prima ti lamenti che le imposte ti lasciano poco in tasta e poi ti lamenti delle multinazionali che pagano le tasse dove loro conviene?

perchè le regole devono valere per tutti,altrimenti si favoriscono i soliti soggetti forti...........giusto che la tassazione cali ma sui profitti fatti nel paese X per tutti i soggetti deve valere la stessa regola e la stessa aliquota.........concetto che mi sembra ampiamente condivisibile

[Nome utente già in uso]

il macigno rimarrebbe(ammesso e non concesso di risolvere gli altri problemi) l'aspetto fiscale..........già l'elusione fiscale e il lavoro nero sono diffusissimi in questo schifo di paese,se poi riescono anche dribbling come questo di sicuro le entrate per l'erario diminuiranno ancora..........e ripeto,alla fine tutti si "adeguerebbero" anche i "fessi" chi ora le imposte le pagano e chhe vengono tartassati da anni dall'agenzia delle entrate(qui a Milano almeno è così).....follia allo stato puro insomma dettata come vediamo anche in questo 3D solo da un'astiosità conclamata per una categoria di lavoratori..........

L'elusione fiscale e il lavoro nero non c'entrano nulla.

L'elusione fiscale è legale.

Il fisco deve estare al passo coi tempi: oggi se una ditta di server pensiona 10 server e ne compra uno 10 volte più potente, paga un decimo di tasse. È elusione fiscale. Ma a casa mia si dice progresso.
È lo stato che deve cambiare modo di approcciarsi al fisco. Se non lo fa, affari suoi.