Oblivion e Skyrim remastered - Pag 7
  • In diretta da GamesVillage.it
    • News
    • -
    • In Evidenza
    • -
    • Recensioni
    • -
    • RetroGaming
    • -
    • Anteprime
    • -
    • Video
    • -
    • Cinema

Pag 7 di 7 PrimoPrimo ... 4567
Visualizzazione risultati da 91 a 100 di 100

Discussione: Oblivion e Skyrim remastered

Cambio titolo
  1. #91
    Formica Elettrica L'avatar di Harlequin_
    Registrato il
    06-12
    Messaggi
    5.432
    Personalmente, arrivo alla conclusione che chi giudica deve essere una persona con esperienza e spirito critico, possibilmente non troppo legata a "ricompense" in cambio di votoni o che fa della qualità il suo punto forte per distinguersi. Recensioni come quelle di Gamebanshee, per intenderci, o di buoni blogger, ma anche di un utente come un altro. Purtroppo i vg sono un fenomeno di massa, e reensioni di massa ci saranno sempre, ma se si sa dove cercare si trova la critica "giusta", che seppur più di nicchia grazie ad internet ha la sua bella fetta di sostenitori.
    La nostalgia, come ho detto, influisce in pochi casi. Nella maggior parte delle volte chi apprezza un gioco vecchio lo fa in base alla sua qualità e non in base a quando l'ha giocato (come me, per esempio, che ho giocato Darklands per la prima volta un anno fa e mi ci sono divertito molto, mentre Baldur's Gate 1 che giocai da ragazzino non mi è mai piaciuto)
    Membro della
    Citazione chepe Visualizza Messaggio
    ghenga di fanatici dagli occhi foderati di moquette che appestavano l'aere qui dentro
    aka Non Solo Fallout

  2. #92
    plop L'avatar di Chrono Trigger
    Registrato il
    11-02
    Località
    Al bio parco
    Messaggi
    18.855
    Citazione Sephiroth1984 Visualizza Messaggio
    Ti riferisci alla storia dell'oggettivo vs soggettivo?

    Comunque da quello che scrivi mi sorgono altri dubbi:

    1) il "recensisce per mestiere" per te ha come prerogativa il percepire uno stipendio o basta scrivere su un sito di videogiochi?
    In pratica ti rivolgi alla "Critica" intesa solo come "giornalisti" o anche ad amateur?

    2) ti riferisci quindi ai consumatori in generale?
    Gli stessi che mettono a cazzo di cane i voti "1" e "10" su Metacritic riferendosi paradossalmente al medesimo gioco?

    3) sbaglio o parli di chi ha "memoria storia" in modo velatamente negativo?
    Il conoscere da dove veniamo dovrebbe rendere una persona più consapevole del dove stiamo andando, non accecarla...o sbaglio? Spirito critico, direbbe qualcuno...
    Discorso diverso se uno non ha alcun tipo di background storico in un determinato genere...in quel caso anche un gioco dove esplori una mappa enorme è roba "mai vista prima" e quindi assume un peso specifico diverso rispetto a chi ne ha visti parecchi negli anni precedenti ed ha imparato a valutarli in maniera meno soggetta all'effetto "sorpresa!"...
    Si parlo dell'impossibilità di coesistenza in un'unica frase delle locuzioni: oggettivamente e secondo me.

    1) ha la prerogativa di fare quello come lavoro, quindi di avere un background abbastanza ampio alle spalle e di essere abbastanza oggettivo nel giudicare un gioco, senza lasciarsi prendere da nostalgia o meno. E che ovviamente non sia a libro paga delle SH.

    2) la massa è la massa, comprende tutti senza distinzioni. Se non tutti, la stragrande maggioranza.

    3) se facessero un Chrono Trigger in salsa attuale, penso che io lo considererei una tale merdata da non poterne neanche parlare senza aver la voglia di spaccare tutto. Ma ciò non vuol dire che non possa essere un ottimo gioco per chi non abbia mai giocato alla versione degli anni '90.
    È come non seguire più il calcio perché non si riesce più a ricreare la stessa atmosfera che c'era negli anni '40.




    Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk

  3. #93
    Life mission: Failed L'avatar di xboy84
    Registrato il
    02-05
    Messaggi
    6.782
    Non giocherei mai Oblivion Remastered sostanzialmente perchè non ri-giocherei mai un RPG. (se ricordo bene, su Oblivion ho speso sulle 500 ore).
    In generale giochi così lunghi non attraggono un re-play.
    In The witcher 2 ho iniziato la seconda run alla fine del cap 1, solo perchè sapevo che il cap 2 era totalmente diverso e anche nel cap 3 c'erano missioni diverse.
    In caso contrario, per quanto bello e molto più corto del primo TW, non penso avrei fatto un'altra run.

  4. #94
    Sephiroth1984
    Ospite
    Citazione Harlequin_ Visualizza Messaggio
    Personalmente, arrivo alla conclusione che chi giudica deve essere una persona con esperienza e spirito critico, possibilmente non troppo legata a "ricompense" in cambio di votoni o che fa della qualità il suo punto forte per distinguersi. Recensioni come quelle di Gamebanshee, per intenderci, o di buoni blogger, ma anche di un utente come un altro.
    Quindi se nella "massa" mettiamo anche un semplice utente di un forum, allora teoricamente tutte e tre le categorie ci rientrano?
    No perché esperienza e spirito critico possono averlo sia il giornalista pagato che il blogger amatoriale, così come sia il nostalgico che il semplice utente di un forum...
    Sulle "ricompense" bisogna capire cosa si intende, perché il tema è complesso (soprattutto se hai seguito le mirabolanti vicende del #GamersGate ): ho letto di gente che si lamenta se un redattore riceve key aggratis, così come ho letto gente che si lamenta anche se backeri un gioco di cui poi parli (che è come dire "paghi per farti corrompere" o "fai un preorder di un gioco e dopo non puoi parlarne"...)...

    Si arriva al paradosso perché se lo paghi non va bene, se non lo paghi non va bene, se non è pronta la rece al deiuno non va bene, se non offri contenuti (che ricevi solo "sporcandoti le mani" e stabilendo contatti con chi produce ciò che dovrai giudicare) non va bene, se non sei oggettivo non va bene...ecc ecc...
    Il delirio insomma...

    Purtroppo i vg sono un fenomeno di massa, e reensioni di massa ci saranno sempre, ma se si sa dove cercare si trova la critica "giusta", che seppur più di nicchia grazie ad internet ha la sua bella fetta di sostenitori.
    Questa è una chimera: senza domanda non esiste offerta che possa sopravvivere...
    Quindi chiediamoci: c'è una domanda che sia realmente in cerca di una critica "giusta"?
    Io me lo sono chiesto da anni e la risposta è no, non c'è...o almeno è ancora troppa poca gente che lo vuole e quindi chiedere alle testate di spararsi nelle gambe e correre sui 100 metri con la concorrenza non gambizzata è come chiedere un suicidio...
    A meno che non si punti veramente a farsi leggere da 4 gatti...

    La nostalgia, come ho detto, influisce in pochi casi. Nella maggior parte delle volte chi apprezza un gioco vecchio lo fa in base alla sua qualità e non in base a quando l'ha giocato (come me, per esempio, che ho giocato Darklands per la prima volta un anno fa e mi ci sono divertito molto, mentre Baldur's Gate 1 che giocai da ragazzino non mi è mai piaciuto)
    Ma infatti trovo che sia solo un modo un po' furbesco per screditare il "merito" di chi, a prescindere dall'età, è stato più ore di altri col culo sulla sedia per giocarsi roba del passato anche oggi e formare il proprio spirito critico senza basarsi solo su quello che passa oggi il convento...
    Come tu stessi dici, io potrei avere anche 14 anni ed essermi giocati tutti gli Ultima, per dire...cosa che mi pone di fronte ad un TES in maniera diversa rispetto a chi confonde Ultima col film di Raul Bova...

    Citazione Chrono Trigger Visualizza Messaggio
    Si parlo dell'impossibilità di coesistenza in un'unica frase delle locuzioni: oggettivamente e secondo me.
    1) ha la prerogativa di fare quello come lavoro, quindi di avere un background abbastanza ampio alle spalle e di essere abbastanza oggettivo nel giudicare un gioco, senza lasciarsi prendere da nostalgia o meno. E che ovviamente non sia a libro paga delle SH.[/quote]Leggo "abbastanza oggettivo nel giudicare" e sopra "oggettivamente e secondo me"...
    Qualcosa non quadra allora...perché o prendiamo per buona la definizione di recensione come "l'opinione di un esperto" (in cui di oggettivo c'è solo il lato tecnico al massimo) o diventa uno schema fisso, un "consiglio per gli acquisti standardizzato" in cui tutti scrivono la stessa cosa e chi non segue quello schema si becca l'accusa di "non essere oggettivo"...
    È questo che si chiede?
    Una standardizzazione dove letta una recensione lette tutte?

    2) la massa è la massa, comprende tutti senza distinzioni. Se non tutti, la stragrande maggioranza.
    Quindi il loro parere quanto vale a livello di giudizio?

    3) se facessero un Chrono Trigger in salsa attuale, penso che io lo considererei una tale merdata da non poterne neanche parlare senza aver la voglia di spaccare tutto. Ma ciò non vuol dire che non possa essere un ottimo gioco per chi non abbia mai giocato alla versione degli anni '90.
    È come non seguire più il calcio perché non si riesce più a ricreare la stessa atmosfera che c'era negli anni '40.
    Io parlo di memoria storica (utile per crearsi uno spirito critico e conoscere "chi ha introdotto cosa") e quella la può sviluppare anche un ragazzino di 14 anni se ne ha voglia (esiste GoG apposta o ci sono una marea di articoli, editoriali speciali e libri sul tema)...
    Se uno invece ignora tutto quello uscito prima del 2000 non penso abbia chissà quale spirito critico e visione globale del medium...giornalista, esperto, accademico o normale utente che esso sia...

  5. #95
    Utente L'avatar di Torment_87
    Registrato il
    01-12
    Messaggi
    727
    Citazione xboy84 Visualizza Messaggio
    Non giocherei mai Oblivion Remastered sostanzialmente perchè non ri-giocherei mai un RPG. (se ricordo bene, su Oblivion ho speso sulle 500 ore).
    In generale giochi così lunghi non attraggono un re-play.
    In The witcher 2 ho iniziato la seconda run alla fine del cap 1, solo perchè sapevo che il cap 2 era totalmente diverso e anche nel cap 3 c'erano missioni diverse.
    In caso contrario, per quanto bello e molto più corto del primo TW, non penso avrei fatto un'altra run.
    Discorso che estenderei solo ai TES, in cui il content è strutturato in modo tale che il giocatore possa vedere tutto in una singola run. I GDR sono i giochi più rigiocabili del pianeta.

  6. #96
    Formica Elettrica L'avatar di Harlequin_
    Registrato il
    06-12
    Messaggi
    5.432
    Citazione Sephiroth1984 Visualizza Messaggio
    Quindi se nella "massa" mettiamo anche un semplice utente di un forum, allora teoricamente tutte e tre le categorie ci rientrano?
    No perché esperienza e spirito critico possono averlo sia il giornalista pagato che il blogger amatoriale, così come sia il nostalgico che il semplice utente di un forum...
    Per massa, intendo il trend generale, quello dei grandi numeri. Quindi sì, ci rientra quella grossa fetta di recensori e consumatori che segue la moda, il successo in base all'apparenza o fermandosi ad un'analisi superficiale, vuoi per mancanza di esperienza o altro.
    Era un'osservazione fatta per screditare il "se piace a tanti allora è bello".

    Sulle "ricompense" bisogna capire cosa si intende, perché il tema è complesso (soprattutto se hai seguito le mirabolanti vicende del #GamersGate ): ho letto di gente che si lamenta se un redattore riceve key aggratis, così come ho letto gente che si lamenta anche se backeri un gioco di cui poi parli (che è come dire "paghi per farti corrompere" o "fai un preorder di un gioco e dopo non puoi parlarne"...)...

    Si arriva al paradosso perché se lo paghi non va bene, se non lo paghi non va bene, se non è pronta la rece al deiuno non va bene, se non offri contenuti (che ricevi solo "sporcandoti le mani" e stabilendo contatti con chi produce ciò che dovrai giudicare) non va bene, se non sei oggettivo non va bene...ecc ecc...
    Il delirio insomma...
    Ho seguito molto poco la vicenda, quindi perdonami se ti faccio ripetere discorsi che magari hai già ampiamente affrontato, come mi pare di capire.
    Comunque no, non sono così estremista. Mi sta benissimo che chi fa recensioni venga pagato e abbia privilegi da parte delle sw house. E' un'attività che richiede parecchio tempo e mi pare giusto venga retribuita, come è anche quasi obbligatorio ricevere key e altro per poter offrire qualcosa di concreto in tempi brevi ed essere seguiti.
    Lo stesso Gamebanshee che ho citato non credo campi d'aria, ma grazie alle visite e alle oppurtunità offerte dagli sviluppatori (interviste, inviti ad eventi, anteprime, ecc).
    Il problema c'è quando vengono pubblicati articoli con pochissima sostanza, che puntano solo a raccogliere visite facili sparando votoni a giochi famosi che attirano facilmente la massa di meno esigenti, magari sminuendo allo stesso tempo roba più meritevole ma che attira di meno.
    Si crea un circolo vizioso dove: le swhouse fanno il gioco scialbo col graficone perchè ha il target maggiore, i recensori ne parlano come un capolavoro mai visto per attirare molta gente e far piacere alla swhouse, i meno esperti si convincono che quel prodotto è fantastico e incontrastato e ne chiedono ancora.

    E a me va anche bene che a tanta gente piacciano giochi che magari ritengo poveri, ci mancherebbe. Piuttosto mi scoccia quando a causa delle recensioni pompate si trovano persone che vengono a dirti "X è più bello di Y perchè piace a tutti e c'ha i votoni".

    Questa è una chimera: senza domanda non esiste offerta che possa sopravvivere...
    Quindi chiediamoci: c'è una domanda che sia realmente in cerca di una critica "giusta"?
    Io me lo sono chiesto da anni e la risposta è no, non c'è...o almeno è ancora troppa poca gente che lo vuole e quindi chiedere alle testate di spararsi nelle gambe e correre sui 100 metri con la concorrenza non gambizzata è come chiedere un suicidio...
    A meno che non si punti veramente a farsi leggere da 4 gatti...
    Per me, la situazione è abbastanza soddisfacente al momento. Tra quella manciata di siti fidati e le riflessioni di utenti esperti, non mi lamento troppo della quantità di critica ben fatta che posso trovare. E non mi sembra che nessuna di queste realtà sia a rischio di sparire al momento, a giudicare dalla quantità di utenti in vari forum che si pongono in un determinato modo, nonchè tutte le persone che hanno contribuito al successo di progetti kickstarter old school.
    Facciamo un parallelo col mondo del cinema/musica/letteratura, come ti ho visto fare spesso: pure lì la critica di qualità è molto inferiore a quella più cheap, difficilmente troverai poco più di beceri consigli su quel che va di moda al momento in riviste famose o siti da milioni di visite. Con le dovute proporzioni, la situazione non mi sembra così diversa. Eppure sono ambiti molto più evoluti in questo senso dei videogiochi, o sbaglio?
    Chiamiamola "critica d'autore", in tutti i campi è sovrastata dai consigli per gli acquisti e fatta per passione o per distinguersi dalla maggioranza, anche se fa guadagnare molto meno.

    Ma infatti trovo che sia solo un modo un po' furbesco per screditare il "merito" di chi, a prescindere dall'età, è stato più ore di altri col culo sulla sedia per giocarsi roba del passato anche oggi e formare il proprio spirito critico senza basarsi solo su quello che passa oggi il convento...
    Come tu stessi dici, io potrei avere anche 14 anni ed essermi giocati tutti gli Ultima, per dire...cosa che mi pone di fronte ad un TES in maniera diversa rispetto a chi confonde Ultima col film di Raul Bova...
    E mi trovi d'accordo.
    Ultima modifica di Harlequin_; 29-10-2014 alle 17:22:10
    Membro della
    Citazione chepe Visualizza Messaggio
    ghenga di fanatici dagli occhi foderati di moquette che appestavano l'aere qui dentro
    aka Non Solo Fallout

  7. #97
    plop L'avatar di Chrono Trigger
    Registrato il
    11-02
    Località
    Al bio parco
    Messaggi
    18.855
    Citazione Sephiroth1984 Visualizza Messaggio
    Quindi se nella "massa" mettiamo anche un semplice utente di un forum, allora teoricamente tutte e tre le categorie ci rientrano?
    No perché esperienza e spirito critico possono averlo sia il giornalista pagato che il blogger amatoriale, così come sia il nostalgico che il semplice utente di un forum...
    Sulle "ricompense" bisogna capire cosa si intende, perché il tema è complesso (soprattutto se hai seguito le mirabolanti vicende del #GamersGate ): ho letto di gente che si lamenta se un redattore riceve key aggratis, così come ho letto gente che si lamenta anche se backeri un gioco di cui poi parli (che è come dire "paghi per farti corrompere" o "fai un preorder di un gioco e dopo non puoi parlarne"...)...

    Si arriva al paradosso perché se lo paghi non va bene, se non lo paghi non va bene, se non è pronta la rece al deiuno non va bene, se non offri contenuti (che ricevi solo "sporcandoti le mani" e stabilendo contatti con chi produce ciò che dovrai giudicare) non va bene, se non sei oggettivo non va bene...ecc ecc...
    Il delirio insomma...

    Questa è una chimera: senza domanda non esiste offerta che possa sopravvivere...
    Quindi chiediamoci: c'è una domanda che sia realmente in cerca di una critica "giusta"?
    Io me lo sono chiesto da anni e la risposta è no, non c'è...o almeno è ancora troppa poca gente che lo vuole e quindi chiedere alle testate di spararsi nelle gambe e correre sui 100 metri con la concorrenza non gambizzata è come chiedere un suicidio...
    A meno che non si punti veramente a farsi leggere da 4 gatti...

    Ma infatti trovo che sia solo un modo un po' furbesco per screditare il "merito" di chi, a prescindere dall'età, è stato più ore di altri col culo sulla sedia per giocarsi roba del passato anche oggi e formare il proprio spirito critico senza basarsi solo su quello che passa oggi il convento...
    Come tu stessi dici, io potrei avere anche 14 anni ed essermi giocati tutti gli Ultima, per dire...cosa che mi pone di fronte ad un TES in maniera diversa rispetto a chi confonde Ultima col film di Raul Bova...



    1) ha la prerogativa di fare quello come lavoro, quindi di avere un background abbastanza ampio alle spalle e di essere abbastanza oggettivo nel giudicare un gioco, senza lasciarsi prendere da nostalgia o meno. E che ovviamente non sia a libro paga delle SH.
    Leggo "abbastanza oggettivo nel giudicare" e sopra "oggettivamente e secondo me"...
    Qualcosa non quadra allora...perché o prendiamo per buona la definizione di recensione come "l'opinione di un esperto" (in cui di oggettivo c'è solo il lato tecnico al massimo) o diventa uno schema fisso, un "consiglio per gli acquisti standardizzato" in cui tutti scrivono la stessa cosa e chi non segue quello schema si becca l'accusa di "non essere oggettivo"...
    È questo che si chiede?
    Una standardizzazione dove letta una recensione lette tutte?

    Quindi il loro parere quanto vale a livello di giudizio?

    Io parlo di memoria storica (utile per crearsi uno spirito critico e conoscere "chi ha introdotto cosa") e quella la può sviluppare anche un ragazzino di 14 anni se ne ha voglia (esiste GoG apposta o ci sono una marea di articoli, editoriali speciali e libri sul tema)...
    Se uno invece ignora tutto quello uscito prima del 2000 non penso abbia chissà quale spirito critico e visione globale del medium...giornalista, esperto, accademico o normale utente che esso sia...[/QUOTE]

    La regola d'oro del giornalismo è che bisogna essere obiettivi più possibile, senza giudicare qualcosa in base ai propri gusti. È come dare il compito di dare i voti di una partita di calcio a un tifoso, non potrà MAI essere obiettivo.

    È come se un recensore desse 3 alla grafica di borderlands 2 perché non gli piace il cell shading: non è un giudizio obiettivo e oggettivo, ma personale e soggettivo, che è la cosa più sbagliata che si può fare.

    Se tu, recensore, mi dici che Skyrim fa schifo perché puoi diventare capogilda di tutte le gilde esistenti, smetto di leggere istantaneamente e non leggerò mai più un tuo intervento in vita mia, perché so che andrò a trovare solo giudizi personali dettati da gusti, appunto, personali.

    Un gioco considerato capolavoro dalla massa ha buoni motivi per esserlo effettivamente, soprattutto quando non si parla di qualcosa valutabile precisamente, e in particolare, quando riguarda qualcosa soggetto a gusti personali.
    P.e. Un film X viene considerato dai critici un "capolavoro", ma a pubblico non piace ed è un flop ai botteghini. Chi ha ragione? Poche persone "auto-elette" critici cinematografici o il pubblico, la massa?

    Io penso che ognuno sia libero di considerare un capolavoro qualsiasi gioco, a patto che non imponga la sua visione ad altri e viceversa, nel caso invece non piaccia.
    Guarda caso nessuno considererà mai capolavori effettivamente mediocri (tecnicamente o stilisticamente).

    The stanley parable per alcuni è un capolavoro, per altri è un gioco che ci fa riflettere e basta.


    Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk

  8. #98
    Life mission: Failed L'avatar di xboy84
    Registrato il
    02-05
    Messaggi
    6.782
    Citazione Torment_87 Visualizza Messaggio
    Discorso che estenderei solo ai TES, in cui il content è strutturato in modo tale che il giocatore possa vedere tutto in una singola run. I GDR sono i giochi più rigiocabili del pianeta.

    sì in realtà parlavo solo per me.
    Se un gioco è troppo lungo (e io li faccio durare molto più della media, TW1 = 127h una run), il pensiero di ripartire da zero mi toglie le forze...
    anche perchè spesso (ma non sono un grande esperto di gdr) ti ritrovi a fare le stesse missioni e gli stessi percorsi, in cui cambia una scelta o una scenetta.

    Almeno che io ricordi... i kotor, jade empire, i mass effect, oblivion.

  9. #99
    Sephiroth1984
    Ospite
    Citazione Harlequin_ Visualizza Messaggio
    Per massa, intendo il trend generale, quello dei grandi numeri. Quindi sì, ci rientra quella grossa fetta di recensori e consumatori che segue la moda, il successo in base all'apparenza o fermandosi ad un'analisi superficiale, vuoi per mancanza di esperienza o altro.
    Era un'osservazione fatta per screditare il "se piace a tanti allora è bello".
    La mia domanda voleva approfondire la tesi posta da Chrono, cioè "siamo tutti recensori?"...
    Possiamo anche esserlo, ma ciò che ci differenzia a livello mediatico è la capacità di raggiungere i lettori...
    Un normale utente può scrivere una recensione anche migliore di un redattore che scrive da 20 anni, l'ho sempre sostenuto anche io, ma il suo problema è che se non avrà una platea non scalerà mai la vetta di Google...

    Ho seguito molto poco la vicenda, quindi perdonami se ti faccio ripetere discorsi che magari hai già ampiamente affrontato, come mi pare di capire.
    Comunque no, non sono così estremista. Mi sta benissimo che chi fa recensioni venga pagato e abbia privilegi da parte delle sw house. E' un'attività che richiede parecchio tempo e mi pare giusto venga retribuita, come è anche quasi obbligatorio ricevere key e altro per poter offrire qualcosa di concreto in tempi brevi ed essere seguiti.
    Lo stesso Gamebanshee che ho citato non credo campi d'aria, ma grazie alle visite e alle oppurtunità offerte dagli sviluppatori (interviste, inviti ad eventi, anteprime, ecc).
    Il problema c'è quando vengono pubblicati articoli con pochissima sostanza, che puntano solo a raccogliere visite facili sparando votoni a giochi famosi che attirano facilmente la massa di meno esigenti, magari sminuendo allo stesso tempo roba più meritevole ma che attira di meno.
    Si crea un circolo vizioso dove: le swhouse fanno il gioco scialbo col graficone perchè ha il target maggiore, i recensori ne parlano come un capolavoro mai visto per attirare molta gente e far piacere alla swhouse, i meno esperti si convincono che quel prodotto è fantastico e incontrastato e ne chiedono ancora.

    E a me va anche bene che a tanta gente piacciano giochi che magari ritengo poveri, ci mancherebbe. Piuttosto mi scoccia quando a causa delle recensioni pompate si trovano persone che vengono a dirti "X è più bello di Y perchè piace a tutti e c'ha i votoni".
    Ragionassero più gamers come te, il web sarebbe un posto migliore...

    Purtroppo io non lo chiamo nemmeno "circolo vizioso" ma "sindrome di Frankenstein", dove chi ha contribuito a creare il "Mostro" ora mi viene a dire "che skifo quel mostro!!! Dobbiamo bruciarlo!!! SKANTALOOOOH!!!"...
    È come pretendere di curare una malattia usando l'infezione come antidoto ed incazzandosi perché non funziona...

    Per me, la situazione è abbastanza soddisfacente al momento. Tra quella manciata di siti fidati e le riflessioni di utenti esperti, non mi lamento troppo della quantità di critica ben fatta che posso trovare. E non mi sembra che nessuna di queste realtà sia a rischio di sparire al momento, a giudicare dalla quantità di utenti in vari forum che si pongono in un determinato modo, nonchè tutte le persone che hanno contribuito al successo di progetti kickstarter old school.
    Facciamo un parallelo col mondo del cinema/musica/letteratura, come ti ho visto fare spesso: pure lì la critica di qualità è molto inferiore a quella più cheap, difficilmente troverai poco più di beceri consigli su quel che va di moda al momento in riviste famose o siti da milioni di visite. Con le dovute proporzioni, la situazione non mi sembra così diversa. Eppure sono ambiti molto più evoluti in questo senso dei videogiochi, o sbaglio?
    Chiamiamola "critica d'autore", in tutti i campi è sovrastata dai consigli per gli acquisti e fatta per passione o per distinguersi dalla maggioranza, anche se fa guadagnare molto meno.
    Ma certo, i numeri sono sempre dalla parte del "consiglio per gli acquisti" e per molti va anche bene così...
    Il problema però è proprio che molti degli stessi che oggi urlano "vogliamo ciornalisti ETIKI! BRICIAMO IL MOSTROH!!!" sono quelli che non hanno capito come siamo arrivati a questo punto (o lo sanno ma danno sempre la colpa "agli altri", senza un minimo di autocritica)...
    Le ricerche su Google che danno vita ai Trends le facciamo tutti qui...



    Citazione Chrono Trigger Visualizza Messaggio
    La regola d'oro del giornalismo è che bisogna essere obiettivi più possibile, senza giudicare qualcosa in base ai propri gusti. È come dare il compito di dare i voti di una partita di calcio a un tifoso, non potrà MAI essere obiettivo.
    Il problema è capire cosa sia per te "obiettivo" e cosa no...
    Un conto è non farmi influenzare dalla mia inspiegabile antipatia verso i giochi di guida (cosa che mi porta ad evitare di recensire quel genere), altro discorso è se mi viene imposto di dover annullare me stesso, la mia cultura, il mio background, ciò che rende la mia analisi diversa da quella di altri 100 redattori (con esperienze diverse), e di limitarmi solo a copiare quello che mi scrivono i PR nelle press mail (in pratica un riassunto di cosa offre il gioco e stop), senza poter esporre quello che realmente penso di quel gioco...
    Secondo te nel secondo caso sto svolgendo bene il mio compito di critico?
    Oppure mi sto solo limitando a scrivere recensioni che seguono uno standard fisso, recensioni tutte uguali tra loro dove non vi è differenza se a scrivere sono io o tu o Tizio o Caio?
    In pratica si arriva al "letta una lette tutte"...

    È la morte della "critica" questa, non la soluzione imho...

    È come se un recensore desse 3 alla grafica di borderlands 2 perché non gli piace il cell shading: non è un giudizio obiettivo e oggettivo, ma personale e soggettivo, che è la cosa più sbagliata che si può fare.
    Sicuramente ci sono critiche basate su criteri non condivisibili o falsi o magari del tutto sballati, non lo sto assolutamente negando, ma il "puoi farlo/non puoi farlo" dovrebbe stabilirlo la linea editoriale, non il lettore...
    Il lettore ha il potere di non leggere se uno scrive cazzate oppure entrare nel merito di una critica e spiegare il perché quella critica è "sbagliata"...
    Oppure ha un potere ancora più grosso: cerca su Google cose diverse dal consiglio per gli acquisti e contribuisce a comunicare dati alle redazioni (Google Trends) che li spingano verso nuovi tipi di critica e non solo verso un'unico standard da "consiglio per gli acquisti"...
    Finché la maggioranza se ne fotte di come funziona questo sistema (che è l'unico che ti permette di scalare le liste su Google, insieme ad altre ottimizzazioni tecniche senza le quali "sparisci") il risultato non cambia...

    Se tu, recensore, mi dici che Skyrim fa schifo perché puoi diventare capogilda di tutte le gilde esistenti, smetto di leggere istantaneamente e non leggerò mai più un tuo intervento in vita mia, perché so che andrò a trovare solo giudizi personali dettati da gusti, appunto, personali.
    E invece perché non ti impegni a dimostrare dove sia fallata quella critica invece di dire che è una cazzata a prescindere?
    Ci sono criteri di design su cui basare una critica, tipo il "Jack of all Trades" o il "One Man Army", quindi se un recensore motiva la sua critica mettendoti sul tavolo riflessioni sensate non lo fa "per dare contro a Skyrim" basandosi solo su pregiudizi insensati, ma mettendo in campo una tesi e un'antitesi (che tu devi smontare se vuoi poter dire "spari solo cazzate!")...

    Un gioco considerato capolavoro dalla massa ha buoni motivi per esserlo effettivamente, soprattutto quando non si parla di qualcosa valutabile precisamente, e in particolare, quando riguarda qualcosa soggetto a gusti personali.

    P.e. Un film X viene considerato dai critici un "capolavoro", ma a pubblico non piace ed è un flop ai botteghini. Chi ha ragione? Poche persone "auto-elette" critici cinematografici o il pubblico, la massa?
    Ok, ma con lo stesso criterio tipico del "se lo dicono in tanti è vero" viene fuori anche il solito paradosso in cui secondo i dati di vendita i One Direction sono cantanti migliori dei Beatles o dei Queen...

    Io penso che ognuno sia libero di considerare un capolavoro qualsiasi gioco, a patto che non imponga la sua visione ad altri e viceversa, nel caso invece non piaccia.
    Guarda caso nessuno considererà mai capolavori effettivamente mediocri (tecnicamente o stilisticamente).
    E questo non ha nulla a che fare con la critica, ma è una normale regola di convivenza e più un problema di "comunicazione" (forma, non sostanza)...

    The stanley parable per alcuni è un capolavoro, per altri è un gioco che ci fa riflettere e basta.
    Ed è normalissimo...
    I dibattiti che quel gioco fa nascere dovrebbero analizzare il PERCHÈ per qualcuno è X e per altri Y, entrando nel merito...
    Chiudere ogni dibattito con "so gusti" sa tanto di "è inutile discuterne" (=> è inutile anche volere una "Critica videoludica" in quelle condizioni)...

  10. #100
    Formica Elettrica L'avatar di Harlequin_
    Registrato il
    06-12
    Messaggi
    5.432
    Citazione Sephiroth1984 Visualizza Messaggio
    La mia domanda voleva approfondire la tesi posta da Chrono, cioè "siamo tutti recensori?"...
    Possiamo anche esserlo, ma ciò che ci differenzia a livello mediatico è la capacità di raggiungere i lettori...
    Un normale utente può scrivere una recensione anche migliore di un redattore che scrive da 20 anni, l'ho sempre sostenuto anche io, ma il suo problema è che se non avrà una platea non scalerà mai la vetta di Google...
    Beh sì, io in generale parlavo di chi potenzialmente può avere le capacità d'analisi e l'esperienza nel campo necessaria a fare buona critica, che quindi comprende anche un utente random.
    Discorso diverso se invece si parla di recensori di professione: qui c'è il requisito in più di avere competenze giornalistiche, bisogna saper scrivere, come impostare un articolo, esporre un percorso logico chiaro, avere ben presente il proprio target e rapportarvisi di conseguenza (se ad esempio scrivo sul codex, e faccio un confronto tra il titolo X e Temple of Elemental Evil, posso dare per scontato che quasi tutti sappiano già di cosa sto parlando; se invece parlo ad un pubblico più ampio sarà meglio fare un'introduzione per spiegare di cosa si parla o ancora meglio, se pertinente, utilizzare come metro di paragone un titolo più conosciuto come Barldur's Gate).
    Poi ovviamente, se si vuole fare i grandi numeri e ottenere un seguito rilevante, bisogna sperare di venire inseriti in un contesto già ben avviato come un sito famoso. Però come in tante cose bisogna partire con la gavetta.

    Ragionassero più gamers come te, il web sarebbe un posto migliore...
    Mi fa piacere sentirtelo dire.

    Purtroppo io non lo chiamo nemmeno "circolo vizioso" ma "sindrome di Frankenstein", dove chi ha contribuito a creare il "Mostro" ora mi viene a dire "che skifo quel mostro!!! Dobbiamo bruciarlo!!! SKANTALOOOOH!!!"...
    È come pretendere di curare una malattia usando l'infezione come antidoto ed incazzandosi perché non funziona...
    Boh ho letto alcuni post random del topic sul GamersGate e sono rimasto allibito

    Citazione Chrono Trigger Visualizza Messaggio
    La regola d'oro del giornalismo è che bisogna essere obiettivi più possibile, senza giudicare qualcosa in base ai propri gusti.
    Bah, non sono tanto d'accordo. Essere assolutamente imparziali è impossibile, e porterebbe ad una piattezza e uniformità che credo nessuno voglia. Tra l'altro trovo che oramai l'etichetta oggettivo/soggettivo sia talmente strumentalizzata in questo genere di discussioni da significare poco o nulla.
    L'importante non è eliminare i propri gusti, ma individuare bene il contensto più adatto per giudicare un gioco (in base al suo target, ai suoi punti forti, ecc) e farlo capire al lettore, così da rendere chiaro secondo che logica si è arrivati ad una certa conclusione. Per esempio, quando tu dici:

    Se tu, recensore, mi dici che Skyrim fa schifo perché puoi diventare capogilda di tutte le gilde esistenti, smetto di leggere istantaneamente e non leggerò mai più un tuo intervento in vita mia, perché so che andrò a trovare solo giudizi personali dettati da gusti, appunto, personali.
    Se il recensore in questione avesse scritto semplicemente "entrare in tutte le gilde è brutto e basta" o "da vero amante dei GDR old school non posso sopportare l'assenza di vincoli", ti darei ragione.
    D'altra parte, il discorso è profondamente diverso se invece scrivesse una cosa di questo tipo:
    "Skyrim, benchè non si ponga assolutamente come un GDR vecchio stampo, fa del suo cavallo di battaglia la possibilità di avere una grande immedesimazione nel pg e nel mondo di gioco. Da un gioco con queste pretese ci si aspetterebbe un certo livello di coerenza interna, mentre invece è possibile diventare irrealisticamente capo di tutte le gilde in tempi brevi e senza soddisfare particolari requisiti.
    Queste situazioni sono un pugno nello stomaco alla "sospensione dell'incredulità", e quindi un difetto, soprattutto considerando che suo nonno Morrowind gestiva la cosa in modo molto più interessante e coerente senza togliere troppa libertà al giocatore (altro caposaldo della serie), e fornendo maggiore gratificazione al raggiungimento di tali obiettivi, dato che venivano recepiti come qualcosa di "unico" e importante."
    Membro della
    Citazione chepe Visualizza Messaggio
    ghenga di fanatici dagli occhi foderati di moquette che appestavano l'aere qui dentro
    aka Non Solo Fallout

Pag 7 di 7 PrimoPrimo ... 4567

Regole di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •