Quindi, fammi capire: pensi e hai pensato che con Raedric VII al potere, il Lascito sarebbe potuto finire; quantomeno più in fretta. Sacrificando, però, moltissime vite "innocenti".
Però hai deciso ugualmente di additarlo come tiranno. Eppure hai chiaramente detto che Raedric stava effettivamente facendo qualcosa per curare il Lascito; suo cugino non avrebbe saputo manco da dove partire.
Nessuno, tantomeno io, ha mai detto che a Kolsc non importava o che non sapesse che pesci pigliare, anche se quest'ultima possibilità è altamente probabile. Di fatto, però, neanche Raedric aveva la minima idea di come sistemare la faccenda, e lo dicono i fatti, tra i quali si annovera anche una quercia addobbata di cadaveri penzolanti. L'unica discriminante per me veniva dall'animante nelle segrete, che ti chiede di non uccidere il re che le finanzia le ricerche, ma nessuno implica nulla sul fatto che Kolsc non avrebbe fatto altrettanto. Raedric, piuttosto, avrebbe potuto ucciderla da un giorno all'altro come fatto con la precedente. Il vero ostacolo si prospettava più che altro il sacerdote, quindi al limite avrei potuto uccidere anche lui, ma eh.
Quindi hai scelto, complessivamente, di favorire il "benessere" *momentaneo* di un villaggio, lasciandoli però nel dolore di non poter più procreare senza ritrovarsi bambini senza anima. Bambini che verranno uccisi ugualmente.
No, al contrario, e questo l'ho anche scritto: un nuovo re e la prospettiva di un miglior welfare per me erano considerabili prioritari sulla vaga promessa di debellare il lascito da parte dell'animante, che come detto potrebbe comunque continuare il suo percorso anche sotto Kolsc, visto che il problema rimarrà per forza di cose uno dei principali grattacapi della nuova amministrazione. La scelta l'ho compiuta pensando proprio al lungo termine, perché in uno scenario ho visto una Valdoro in cui i bambini sono tornati a nascere sani ma ancora depressa e vessata da un re tiranno, mentre nell'altro una Valdoro dalla natalità altrettanto sana, magari un po' più in là nel tempo (o magari no), ma finalmente vivibile, il che fornirebbe potenziale per una serie di fattori positivi a catena che andrebbe ben oltre il quieto vivere.
Quindi dimmi: pensi davvero che la tua scelta sia stata oculata attentamente, a fronte di queste (nuove) considerazioni? Pensi davvero che attendere che le persone si sacrifichino da sole sia meglio che sacrificarle per avere almeno una leggera speranza?
Io non la metteri sotto quest'ottica. Anche perché la speranza di cui parli non è certo l'unica che perseguiva il popolo.
Oh, io anche ho scelto di uccidere Raedric e favorire suo cugino, ma l'ho fatto per altri motivi: il popolo chiedeva un nuovo sovrano. Io ero d'accordo con Raedric proprio per le considerazioni che ho mosso ora a te, ma se il popolo è tanto stupido da volere un benessere momentaneo che dura finché non muoiono tutti per mano di loro stessi, io li ho accontentati; tanta stupidità va sterminata lentamente, con l'estinzione. Quindi gli ho dato quello che volevano.
Non è stupidità, è istinto di autoconservazione. Il popolo soffriva sia per il lascito che per la tirannia del re. Io li ho alleggeriti di un peso con la prospettiva di trascinarsi l'altro per un periodo forse più lungo, ma anche meno duro. Peraltro in strada nessuno credeva che Raedric avrebbe potuto debellare il lascito, quindi non puoi neanche far loro una colpa per averlo voluto detronizzare.