Ghost in the Shell, ecco cosa dice la stampa internazionale

Non se la sta passando benissimo l’adattamento cinematografico dell’anime di Mamoru Oshii, almeno dal punto di vista della critica. I commenti della stampa degli Stati Uniti, dove l’embargo è già scaduto, potrebbero riassumersi nella frase: “Un carapace visivamente bello che racchiude solo un fantasma del fascino dell’opera giapponese”. Jordan Mintzer di The Hollywood Reporter lo descrive, nella sua recensione, come “un’impresa con più corpo che cervello, più immagini che idee, come se l’hard drive del film originale fosse stato cancellato di tutto ciò che era oscuro e poetico“.

Lisa Nesselson (Screen International) scrive che “nonostante ci sia molto da guardare e digerire, poco del film è davvero memorabile“. Decisamente più positivi i pareri di Guy Lodge e Tim Robey (rispettivamente Variety e The Telegraph). L’uno lo definisce uno spettacolare omaggio allo spirito e all’estetica dell’anime, l’altro elogia la maggiore linearità della narrazione e la performance di Scarlett Johansson.

Ben Croll di The Wrap scrive, caustico, che la cosa migliore è guardare Ghost in the Shell come fosse un cosplay movie, che “rinuncia a provare qualcosa di nuovo e ricrea in live-action ciò che prima era in animazione“. E a MovieVillage, invece, è piaciuto? Scopritelo nella recensione del nostro Guglielmo De Gregori!