Jerry, la Sega e quelli che il calcio…

L’esclusivo accordo commerciale che vide Giochi Preziosi assicurarsi la distribuzione dei prodotti Sega per il territorio italiano germogliò in una lunga serie di iniziative promozionali. Inizialmente costituite da semplici réclame pubblicate sui mensili specializzati e settimanali per ragazzi, queste ultime sarebbero presto confluite nel varo di un robusto ciclo di spot televisivi che videro diversi esponenti dello “star system” nostrano avvicendarsi nel ruolo di testimonial.

DIDASCALIA I
“Ocio però, sono Giochi Preziosi!” – Il caro, vecchio Jerry avrebbe sciorinato tutto il meglio (o il peggio, a seconda dei gusti) del suo repertorio coniando uno slogan che sarebbe rimasto per sempre impresso nella mente dei videogiocatori. La sua missione era d’altronde improba: convincere i gamer dell’epoca che i videogame non dovevano essere necessariamente targati Nintendo.

Il primo e probabilmente più celebre personaggio ad aver prestato il proprio volto alla causa resta senz’altro il libidinoso Jerry Calà, il quale non esitò a servirsi del suo pittoresco eloquio per esaltare il potenziale delle macchine prodotte a Osaka. In vista dei Mondiali di Calcio tenutisi proprio qui in patria nel 1990, il comico sarebbe stato tuttavia rimpiazzato da Walter Zenga e Roberto Mancini che, sfoggiando i colori della beneamata Nazionale, fecero quanto in loro potere per convincere i più che “Con Megadrive non ce n’è più per nessuno!”.

RETROSPOT- DIDASCALIA II
“Ma annatevene a fan…” – Gestualità eloquente, ma fraintendibile; espressione piaciona; divise palesemente taroccate per assenza dei diritti di immagine. Il portierone della Nazionale di Azeglio Vicini col logo SEGA sulla maglia e il Mancio, che i Mondiali del ’90 li vide dalla panca, non erano esattamente Brad e Angelina.

Svincolatisi subito dopo le “deludenti” Notti Magiche di Italia ’90 i due avrebbero infine lasciato il posto al collega Gigi Lentini, segnando una svolta alquanto negativa per l’appeal del brand. Balzato all’onore delle cronache più a ragione della clamorosa cifra che aveva sancito il suo passaggio dal Torino al Milan che per le sue doti balistiche, il Crujiff di Carmagnola Piemontese non sarebbe stato d’altronde adatto neanche a sponsorizzare il Tamagotchi.

DIDASCALIA III
Incurante di un look da fare invidia al paggio personale del fu Lorenzo de’ Medici, Gianluigi Lentini, l’uomo dai 18,5 Miliardi di Lire, cercava di convincere gli acquirenti che il Megadrive era la scelta dei vincenti come lui.

Alla luce di quanto emerge da una veloce revisione critica dei filmati, verrebbe magari da bocciare l’intera ciurma e concludere che, se fosse dipeso solo dagli spot promozionali, Master System, Game Gear e Megadrive avrebbero fatto sicuramente la fine del CD-i. Ma noi che siamo inguaribili seguaci di una certa filosofia Trash non possiamo invece che omaggiare l’intero fenomeno alla stregua di uno spaccato cult della cultura mediatica italiana.

IN VIDEO

Da vedere e rivedere a uso maratona, neanche si trattasse della trilogia classica di Star Wars, i video degli spot realizzati da Giochi Preziosi per promuovere i prodotti Sega sono un patrimonio videoludico tutto italiano di cui andar più che fieri.

La carrellata ideale non può ovviamente che partire dal Citizen Kane di tutti i Testimonial: Jerry Calà, in tutte le sue più note apparizioni a tema…

Meno carismatici, ma ugualmente seducenti, Walter Zenga, Roberto Mancini e Gigi Lentini avrebbero fatto di tutto per non far rimpiangere troppo Mr. Ocio-Però. Come potete facilmente desumere contemplando il montaggio sottostante, il confronto sarebbe stato comunque serratissimo!