Christmas Bloody Christmas

“Natale senza regali non sembra neanche Natale…” rifletteva l’adorabile Jo March nel leggendario Piccole Donne di Luisa Alcott e va detto che, nonostante i consueti propositi di boicottare il  grande rendez vous invernale rimangano un obiettivo fisso per circa 350 giorni all’anno, quando la Vigilia bussa alla porta è davvero difficile sottrarsi all’ingiustificabile impulso di fare baldoria… Seppur consci che dietro la barba tarocca e gli abiti rossi in finto paille non vi sia certo un obeso lappone, bensì quel vecchio porco di zio Cecco, abbiamo pertanto scelto di unirci al alla festa consegnando alla rete, e speriamo anche ai posteri, una micidiale Weirdo-Chart dedicata ai più grotteschi Christmas-Game che la storia videoludica ricordi! Niente che possa ovviamente aiutarvi a superare indenni l’inevitabile cenone coi parenti che non vorreste incontrare neanche ai funerali, ma quanto basta per ammortizzare la desolazione che vi attanaglierà l’anima quando l’immarcescibile Zia Susanna vi rifilerà il peggior maglione che sia riuscita a trovare al mercato delle pulci… Buon Retro-Natale, Maledetti!

# 5

ELF BOWLING   1999    NSTORM – PC

254794-elf-bowling-windows-screenshot-title-screen-and-story
Incredibile, ma vero: tra il 1999 e il 2008, la sere Elf Bowling avrebbe piazzato ben 10 iterazioni, tra Spin-Off Hawaiani e sequel veri e propri!

Il nostro piccolo viaggio nelle oscenità natalizie non poteva che cominciare con questo vecchio catorcio della NStorm, che ci trasportava dritti dritti al Polo Nord per svelarci il sadico passatempo di un tutt’altro che amorevole Babbo Natale. A quanto pare, nei mesi che separano una festività dall’altra, il grassone sarebbe infatti solito costringere i suoi miserabili elfi sottoposti a fungere da birilli viventi, per poi dedicarsi alla sua evidentemente inguaribile passione per il Bowling.

SANTA BOWLING

Caratterizzato da un comparto grafico senz’altro efficace, Elf Bowling ci vedeva ovviamente vestire il bisunto costumino del Grande Capo e conseguentemente dediti a far strage di operai con la sua fida palla da battaglia. Pur essendo sostanzialmente una ciofeca, il gioco riuscì a guadagnarsi una certa fama e persino a meritarsi diversi sequel!

# 4

SANTA SLAYER  1996 DIGITAL DIALECT – PC

SANTA SLAYER
Pistole automatiche, missili a ricerca di calore ed altre diavolerie a tema: l’arsenale grazie al quale Babbo Bastardo avrebbe potuto scatenare la sua furia omicida non era esattamente… natalizio.

Altro giro, altra assurdità: evidentemente stanco di battagliare con i sindacati elfici determinati a far valere i diritti dei suoi sottoposti, il docile Babbo di un tempo avrebbe in questo caso svestito il suo celebre colore rosso Coca Cola per adottare un molto più evocativo Rosso Sangue. Salito a bordo della sua ribattezzata Slitta della Morte, si sarebbe dunque librato nei cieli del Polo Nord per dare inizio ad una sana carneficina…

santa
La Title Screen di Santa Slayer lasciava ben poco all’immaginazione: standing ovation per il bimbo felice sulla sinistra… Foto-Bombing: lo stai facendo bene!

… A farne le spese, non solo i succitati omini verdi, ma anche disperati emuli dello stesso i quali avrebbero pagato una volta per tutte per ogni diritto di immagine impunemente ignorato nei secoli. Palesemente ispirato al più celebre Descent (1994 Interplay / Parallax Software), Santa Slayer ci vedeva ai comandi della mistica slitta, offrendoci la possibilità di spaziare in ben otto direzioni differenti lungo scenari magari scarni, ma tutto sommato affascinanti.

# 3

CHRISTMAS CARNAGE    1994 SOFT ENTERPRISES – PC

CARNAGE
Ancora una volta, i poveri elfi operai sarebbero stati carne da macello: guai tuttavia a sottovalutarli! Benché impreparati ad una siffatta evenienza, questi ultimi avrebbero venduta cara la pelle!

Che i rapporti tra Babbo Natale e il perfido Coniglio di Pasqua non fossero rose e fiori l’avevamo sempre sospettato, ma ben pochi di noi sarebbero mai riusciti a prevedere che, durante una placida vigilia di Natale, il roditore dall’occhio sanguigno si sarebbe presentato a casa del suo nemico, ascia alla mano, determinato a scatenare tutta la sua furia omicida…

acredite-em-christmas-carnage-o-coelho-da-pascoa-tentou-matar-o-papai-noel-1356109992631_615x470
Portare morte e distruzione nella casa di Babbo Natale potrebbe erroneamente sembrare una passeggiata… Ma il panzone sapeva, in realtà, come difendersi!

Nel tentativo di celebrare a dovere questo curioso massacro natalizio, i ragazzi della Soft Enterprises se ne uscirono con questo avvincente clone di Doom, nell’ambito del quale avremmo avuto l’onore e l’onere di interpretare nientemeno che lo sterminatore stesso, con tanto di orecchie penzoloni, baffi spiegazzati e dentoni presumibilmente finti. Come facile prevedere, il gioco teneva più che fede al suo titolo e non faceva certo economia su orride mutilazioni ed ogni altra eventuale variante sul tema. Il resto era pura accademia da clone low budget.

# 2

DUKE: NUCLEAR WINTER  1997 WIZARD WORKS SOFTWARE / SIMPLY SILLY SOFTWARE – PC

160125-duke-nuclear-winter-dos-front-cover
La copertina di Nuclear Winter era l’ennesimo, indimenticabile affresco d’autore dedicato ad una Star dal carisma praticamente inesauribile…

Da non confondersi con uno dei tanti mod apocrifi approdati su PC quando Duke Nukem era all’apice della sua celebrità, lo scostumatissimo Nuclear Winter Pack venne rilasciato sul mercato dietro approvazione ufficiale della Apogee e come tale va a collocarsi più o meno d’ufficio nella dissennata continuity narrativa del Brand. In questa micidiale scorribanda al Polo Nord, il possente Duca avrebbe dovuto fare l’impossibile per salvare Babbo, elfi e porno-ballerine dalla minaccia della solita feccia aliena, presentatasi in loco proprio in occasione delle festività.

438166-duke-nuclear-winter-dos-screenshot-strippers-in-the-christmas
Sarà anche Natale, ma il Duca non è certo tipo da formalizzarsi: tra una carneficina e l’altra, questi avrebbe ovviamente trovato il tempo per fare qualche prezioso investimento…

Concettualmente parlando, il gioco presentava 7 scenari a tema tutti da ripulire, più alcune modifiche applicate agli asset per conferire al tutto quell’irresistibile spirito natalizio. Da notare ed apprezzare, in tal senso, i costumini speciali indossati dalle lap-dancer, i pupazzi di neve disseminati un po’ ovunque e gli adorabili pacchi regalo orbitanti nei pressi di ogni collectible.

# 1

MARIA’S XMAS BOX   1988 ANCO SOFTWARE – C64 / AMIGA / ATARI ST

MARIA
Classe 1969 – prego evitare puerili allusioni kabalistiche – Maria Whittaker balzò agli onori delle cronache intorno alla metà degli ’80, quando sgomitando con rivali altrettanto pettorute quali Samantha Fox, riuscì ad entrare nel cast del vecchio Benny Hill Show. Grazie a questa apparizione e alla più eclatante cover di Barbarian: The Ultimate Warrior, la giovane starlettina divenne Patrimonio dell’Unesco Videludico.

In un mondo dal Weirdo-Coefficiente normale, il gradino più alto di questa chart sarebbe senz’altro appartenuto al Duca, ma questo pianeta è semplicemente troppo marcio per accontentarsi degli standard: dal più luccicante dei pacchi riposti sotto l’albero spunta così fuori questo clamoroso Strip Poker game natalizio avente come protagonista nientemeno che – rullo di tamburi, urla belluine, mosse isteriche – MARIA “APOCALISSE MAMMARIA” WHITTAKER!!! Chi ha il suo bel groppone di anni sulle spalle ricorderà senz’altro la fanciulla in questione per aver posato in succinta mise sulla leggendaria copertina di Barbarian: The Ultimate Warrior della Palace Software, a tutti gli altri basterà dare uno sguardo a quest’ultima per non dimenticarla mai più.

Barbarian
La celeberrima cover fronte-retro del fu Barbarian: The Ultimate Warrior realizzato dalla Palace Software nel 1987. Il cult game che molti inquadrano come l’antesignano “gore” di Soul Calibur era conosciuto ai tempi anche col monicker di Death Sword.

Quanto a Maria’s Gift Box, poco o nulla da aggiungere: opportunamente agghindata a satanica concubina del Babbo, la prosperosa eroina si sarebbe giocata ogni pezzo del suo abbigliamento in una micidiale partita a Poker, per poi rivelare tutte le sue abbondanti grazie nel caso in cui fosse stata sconfitta. E’ vero, quelle digitalizzazioni sgranate non rendevano poi tanta giustizia a quello straordinario esemplare di Vixen anni ’80, ma vi assicuriamo che al tempo sarebbero bastate a dare un senso del tutto nuovo al Santo Natale!