Pray for Death: rissa nell’Oltretomba!

1996 – Sarebbe probabilmente bastato anche il solo titolo per catapultare Pray for Death nell’oblio dei Weirdogames: a trasformarlo in una pietra miliare del bizzarro ci avrebbero tuttavia pensato i suoi stessi artefici che, nel goffo tentativo di tirar fuori dal cilindro un canovaccio d’impatto, ben pensarono di realizzare il primo Picchiaduro non-morto che la storia ricordi…

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Un nuovo, funereo match sta per cominciare: la scritta su schermo, “Ready to Die” è tutt’un programma. Anche perché non c’è ombra di punto interrogativo.

Ambientato nel più oscuro anfratto dell’Oltretomba e organizzato nientemeno che dal signor Lucifero in persona, il  torneo di arti marziali costituente il fulcro del gioco avrebbe avuto come protagonisti un manipolo di zombi a contendersi a colpi di ossa e carne rancida, la possibilità di ritornare tra i viventi.

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La macabra schermata di selezione del personaggio: il mortuario cast è assembrato al cospetto di due inquietanti orbite scheletriche.

Come tristemente prevedibile, tra i componenti del  putrido cast di lottatori non sarebbero mancati elementi piuttosto discutibili e cameo di gusto altrettanto dubbio. Basti pensare, ad esempio, alla presenza di un miserabile clone di Bruce Lee, all’altrettanto imbarazzante vichingo-zombi Wolfrich  o magari  al vecchio Cthulhu. Con tanto di tentacoli appiccicati al muso.

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Il perfido Cavaliere della Morte si appesta ad assestare il colpo di grazia sul povero zombie di Bruce Lee – non pensavamo mai che un giorno avremmo potuto scrivere una didascalia del genere.

Volendo a questo punto rigirare il dito nella piaga, potremmo indugiare in denigratori commenti circa la grafica mutuata biecamente da Killer Instinct e o porre ulteriore enfasi sulle palesi assonanze che legavano l’ambientazione dell’obbrobrio a Mortal Kombat. Seppur tentati preferiamo però lasciare ogni eventuale postilla a chi avrà il coraggio di gustarsi il video sottostante: come facile costatare, setting e cast non erano d’altronde i soli problemi che affliggevano il gioco…

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Essendo già belli che morti, i protagonisti di Pray for Death non potevano certo essere uccisi… Ma questo dettaglio non impedì ai programmatori di integrare truculente Fatality con cui… beh… perpetrare il vilipendio di cadavere.

IN VIDEO

Realizzato dalla Light Shock Software per conto di Virgin Interactive, Pray for Death venne distribuito (fortunatamente) in sola versione PC.