Oh, Superman! – L’uomo d’acciaio spixellato e contento

Batman potrà essere il più figo, Spiderman il più simpatico e Tony “Iron Man” Stark il più ricco, ma nessuno di essi potrà mai strappare a Superman la palma di super-eroe più famoso di tutti i tempi. Consolidatasi nell’arco di oltre 70 anni di successi, la possente figura di Kal-El ha lasciato un segno indelebile nella memoria di numerose generazioni, favorendo la parallela esplosione di uno dei fenomeni cross-mediatici più longevi di sempre.

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Dal fumetto ai cartoon, passando per giocattoli, film e serie TV, fino a giungere sui circuiti dei più noti sistemi da gioco apparsi sul mercato negli ultimi trent’anni, l’Uomo d’Acciaio è di fatto una parte integrante del bagaglio culturale di tutti noi… E, proprio ora, che è impegnato per una una sfida decisamente ardua sul grande schermo, non potevamo che dedicargli un sentito omaggio!


1978 SUPERMAN  ATARI 2600 – ATARI INC

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Oltre a indossare il vermiglio mantello di Superman i giocatori avrebbero dovuto vestire anche i comuni panni di Clark Kent, il più delle impegnato a cercare una cabina telefonica adibita alla sua famosa “trasformazione”.

A dispetto dell’elementare architettura grafica, il primo Superman-Game della storia stupiva per la ricchezza del suo gameplay. Sulla base di una funzionale struttura a scorrimento orizzontale, John Dunn costruì un’ esperienza Action avvincente, che alternava classiche sequenze Beat’em Up e sezioni di volo. Degni di nota, in tal senso, gli scoppiettanti siparietti relativi al salvataggio di una Lois Lane puntualmente braccata dal perfido Lex Luthor.


1987 SUPERMAN  NES – KOTOBUKI SYSTEM

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Ambientato all’interno di una convincente riproduzione in Pixel di Metropolis, il Superman della Kotobuki trovava uno dei suoi principali tratti distintivi nelle sfumature Super Deformed abbinate agli sprite principali. Particolarmente spassose, inoltre, le fumettistiche sequenze dialogali di intermezzo.

I fan di Superman avrebbero dovuto attendere ben 9 anni prima di rimettere le mani su un videogame che celebrasse il proprio beniamino. A interrompere questo digiuno, ci avrebbero pensato i guru della Kotobuki System che scelsero il NES come unico destinatario di uno scoppiettante jump’n run a scorrimento orizzontale, in cui l’Uomo d’Acciaio non faceva sfoggio di soli pugni, ma anche di abilità speciali quali Super Soffio e Vista ai Raggi X.


1988 SUPERMAN ARCADE – TAITO

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La battaglia tra Superman e Zaas non si sarebbe limitata ai soli confini di Metropolis, ma avrebbe toccato anche altre città statunitensi come San Francisco, Washington DC e Las Vegas.

Generalmente indicato come il Tie-In più apprezzato e riconoscibile, il celeberrimo Superman della Taito Corporation abbinava estetica possente ad una solidissima struttura Beat’em-Up a scorrimento cui andavano puntualmente miscelandosi spettacolose sessioni di combattimento in volo. A minacciare la sopravvivenza del pianeta, il nostro Uomo d’Acciaio avrebbe stavolta trovato il malvagio Imperatore Zaas, qui spalleggiato dal solito Braniac. Tra i dettagli più curiosi di questa produzione, l’efficace opzione multiplayer in cui il secondo giocatore avrebbe interpretato un inedito Superman in tuta Rossa, che molti ragazzi dell’epoca identificavano erroneamente come Shazam.


1989 SUPERMAN: THE MAN OF STEEL  APPLE II / BBC MICRO / MSX / ELECTRON / C64 / AMSTRAD CPC / SPECTRUM ZX / AMIGA / ATARI ST – CAPSTONE SOFTWARE

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La Main-Story del gioco veniva sviscerata attraverso delle efficaci tavole fumettistiche il cui design strizzava ben più di un occhio agli albi cartacei firmati da John Byrne a partire dal 1986.

The Man of Steel resta a tutt’oggi una delle produzioni più ambiziose mai dedicate al leggendario Kal-El. A scandire il ritmo di un acceso confronto a tre fra quest’ultimo, Lex Luthor e il minaccioso Darkseid avremmo trovato stavolta una solida struttura multi-evento, in cui sequenze shooter a scorrimento alternato andavano amalgamandosi a sezioni di volo in falso 3D ispirate al famoso Space Harrier di SEGA.


1992 SUPERMAN MEGA DRIVE – SUNSOFT / SUN CORPORATION

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Sganassoni, Power-Up, Special Move e le consuete Boss Battle: il Superman della Sunsoft era tutto lì. Non che ci fosse nulla di male, ma in fin dei conti al posto di Kal-El poteva esserci tranquillamente Shinobi e nessuno avrebbe notato grosse differenze.

Vecchie canaglie come  Prankster, Metallo, Mr. Mxyzptlk e Braniac sarebbero stati solo alcuni degli avversari con cui il nostro Uomo d’Acciaio avrebbe dovuto fare i conti nell’ambito di questa celebre esclusiva Mega Drive. Diretto da Masahiro Kataoka, il gioco brillava senz’altro sotto il profilo grafico, ma faticava a costruirsi una propria identità in termini di gameplay. Colpa di un format di gioco fin troppo viziato dai classici cliché caratterizzanti i Beat’em Up a scorrimento di inizio anni ’90.


1993 SUPERMAN: THE MAN OF STEEL MASTER SYSTEM / GAME GEAR – GRAFTGOLD CREATIVE SOFT. / VIRGIN GAMES

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Molto più appariscente nella sua incarnazione Master System, che nello striminzito porting made in Game Gear, The Man of Steel sarebbe stato l’ultimo Superman-Game a vedere la luce su un Home System ad 8Bit.

Visivamente accomunabile al succitato titolo realizzato da Sunsoft in esclusiva per Mega Drive, il Man of Steel della Graftgold spostava l’asse portante del gameplay verso soluzioni Platform. Ad arricchire una struttura portante comunque convenzionale, sarebbero intervenuti stage esplorabili non solo in orizzontale, ma anche in verticale: una trovata chiaramente figlia alle capacità di volo a disposizione del nostro eroe.


1994 THE DEATH AND RETURN OF SUPERMAN MEGADRIVE / SNES – BLIZZARD ENTERTAINMENT / SUN CORPORATION

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Al di là delle relative differenze che caratterizzavano il repertorio offensivo dei protagonisti, The Death and Return of Superman si faceva notare più per l’imponente comparto grafico, che per l’originalità del suo gameplay. Sia come sia, la sua singolare impostazione narrativa lo trasformò in un oggetto di culto per tutti gli appassionati del fumetto.

Come suggerito dal titolo, The Death and Return of Superman faceva riferimento alla celebre saga shock La Morte di Superman (1992), in cui Kal-El perdeva la vita nello scontro con Doomsday. Nel Beat’em Up firmato da Blizzard Entertainment i giocatori avrebbero avuto modo di interpretare lo stesso Superman e i quattro eroi che cercarono di rimpiazzarlo, ovvero The Steel, The Eradicator, The Cyborg e Superboy.


1997 SUPERMAN GAME BOY – TITUS

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Graficamente parlando, il Superman della Titus faceva discreto sfoggio delle risorse tecniche in forza al Game Boy, sacrificando tuttavia buona parte della videata di gioco onde non compromettere la fluidità dello scrolling.

Direttamente ispirato alla serie di Cartoon Le Avventure di Superman prodotta da Leslie Lamers a partire dal 1996, questo piccolo gioiellino made in Game Boy proponeva un gameplay relativamente eterogeneo che vedeva sequenze Shooter alla R-Type alternarsi ciclicamente a sezioni di gioco più tradizionali, che spaziavano dal Platform al più collaudato dei Beat’em Up.


1999 SUPERMAN  N64 – TITUS

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Concettualmente debole, col un penoso level design a compromettere ulteriormente una struttura da Action 3D già abbastanza carente, Superman per N64 trovava il suo peggior difetto in sede grafica, dove fondali privi di texture venivano biecamente camuffati da un opprimente effetto nebbia.

Archiviata con successo l’esperienza Game Boy, i ragazzi della Titus tornarono al lavoro sul franchise di Superman puntando stavolta all’N64. A fronte delle ambizioni nutrite dal team francese, questo titolo si sarebbe tuttavia rivelato un disastro sotto ogni punto di vista, consegnando agli annali uno dei peggiori crossover fumetto-videogame che la storia ricordi.


2002  SUPERMAN: THE MAN OF STEEL  XBOX – CIRCUS FREAK STUDIO / INFOGRAMES

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Ad una prima occhiata, l’impianto visivo di The Man of Steel offriva uno spettacolo alquanto fascinoso. Una volta metabolizzato l’iniziale stupore, anche l’utente meno esigente avrebbe tuttavia notato l’inadeguatezza di alcune animazioni e la generale inadeguatezza del motore fisico di supporto.

Quest’esclusiva Xbox aveva tutte le carte in regola per regalare ai fan dell’Uomo d’Acciaio tutto ciò che Superman per N64 non era riuscito ad incarnare, e cioè un Action Game moderno che conferisse respiro più ampio al potenziale di un eroe cui il 2D cominciava a stare davvero. Purtroppo, la zoppicante realizzazione tecnica non garantì adeguato supporto ad una struttura sandbox per molti versi ingiustificata, e l’intera operazione franò sotto il suo stesso peso.


2002  SUPERMAN: SHADOW OF APOKOLIPS PS2 / GAME CUBE – INFOGRAMES

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Shadow of Apokolips godeva di un gameplay sicuramente più efficace dei suoi predecessori tridimensionali, ma soffriva il contrasto di stili vigente tra il modello Cel-Shaded del suo protagonista e le spoglie scenografie minimaliste che lo circondavano.

Mentre i Circus Freak Studios bruciavano l’occasione  della vita mandando alle ortiche l’esclusiva Xbox affidatagli dai vertici Infogrames, la major francese curava internamente lo sviluppo di un nuovo tie-in dedicato alla dimensione cartoon di Superman. Sebbene più incoraggiante, il risultato di quest’operazione non consentì in ogni caso a Kal-El di infrangere quello che ormai cominciava ad essere il tabù del 3D.


2003  SUPERMAN: COUNTDOWN TO APOKOLIPS  GBA – CRAWFISH INTERACTIVE / MYSTIC SOFT. / INFOGRAMES

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L’impianto narrativo alla base di Countdown to Apokolips offriva ai giocatori l’opportunità di sottrarsi ad una altrimenti oziosa rassegna di scazzottate: vestendo i panni di Clark Kent essi avrebbero potuto ad esempio interagire con un numero notevole di personaggi, e dedicarsi magari alla soddisfazione di gradevoli side quest esplorative.

Ispirato ancora una volta alla versione animata di Superman, Countdown to Apokolips riportava l’Uomo d’Acciaio in contesto bitmap, relegando all’impiego di efficaci isometrie ogni residua velleità tridimensionale. L’azzardo in questione avrebbe curiosamente pagato: agile e coinvolgente, il gioco avrebbe finito per evocare reminiscenze ancestrali ed emozioni che credevamo estintesi con The Last Ninja 2.


2006 SUPERMAN RETURNS PS3 / X360 – EA TIBURON / ELECTRONIC ARTS

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Struttura Sandbox, texture ad alta risoluzione, uno script dal taglio cinematografico e un budget significativo non bastarono a far di Superman Returns un titolo di spessore. Colpa di soluzioni strutturali scontate e di un Engine non esattamente performante.

L’uscita dell’omonimo film diretto da Brian Singer nello stesso anno, offrì ai membri della EA Tiburon l’occasione di realizzare il primo Superman 3D che offrisse un’esperienza di gioco degna di questo nome. Quello che, visto il potenziale dei sistemi ospitanti, avrebbe potuto facilmente trasformarsi in un Arkham Asylum ante litteram si risolse però nell’ennesima occasione mancata, nonché nella conferma che solo di rado i Tie-In valgono il prezzo del biglietto.


2006  SUPERMAN RETURNS DS – SANTA CRUZ GAMES / EA TIBURON

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Buona parte del gioco ruotava intorno alla gestione degli eventi segnalati sulla mappa di Metropolis raffigurata nello schermo inferiore del DS. Una volta rintracciati i focolai di rischio, Superman avrebbe dovuto raggiungerli nel minor tempo possibile, salvo poi porre rimedio ad ogni sorta di pericolo per la cittadinanza.

Quick Time Event a go-go e una coraggiosa struttura sandbox supportata da un efficace engine poligonale erano gli ingredienti portanti della versione DS di Superman Returns. Prendendo maggiori distanze dalle tematiche narrate nell’omonimo film, questo titolo riusciva a trovare quello spessore che mancava alla sua controparte Home, rivelandosi uno dei migliori omaggi portatili al sommo supereroe della DC Comics.


AVVENTURE MULTIMEDIALI

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La carriera videoludica di Superman non consta di soli Action Game. Di tanto in tanto, marchi indipendenti più o meno noti, dedicarono infatti curiose iniziative volte alla sua celebrazione. Validi esempi di questa corrente produttiva furono il Fumetto Interattivo Superman: The Mysterious Mr.Mist prodotto da Inverse Ink su PC e Mac nel 1996 e l’Educational intitolato Superman: The Greatest Hero realizzato da V-Tech in solo formato V.Smile nel 2006, ma anche il visionario The Multipath Adventures of Superman: Menace of Metallo firmato dalla Brilliant Digital Enterprises nel 2000. In questa singolare avventura grafica interamente renderizzata i giocatori avrebbero potuto alterare il corso degli eventi sfruttando ciclici bivi narrativi.