Una partita a… Sunset Riders

1991 – Titoli come questo, ibridi tra beat’em up e shoot’em up se ne sono visti parecchi ( Shinobi e seguiti solo per citarne uno) ma così ben fatto e con l’ambientazione così curata ne fanno una rarità assoluta.

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Steve, Billy, Bob e Cormano: il meglio che il Western dei Pixel potesse offrire quanto a pistoleri!

Partiamo dicendo che Sunset Riders non è un gioco difficilissimo ma la possibilità di finirlo dipende dalla versione a cui state giocando. Il no deat è molto ma molto impegnativo perché i comandi del fuoco a ripetizione e del salto tra i livelli, che rende di fatto invulnerabili, a volte laggano o non entrano facendovi perdere miseramente una vita mentre i cattivoni se la ridono, alla faccia vostra del joystick e dei pulsanti. Pertanto perdere una vita è quasi normale solo che il gioco ne è abbastanza avaro, nella versione che vi presentiamo nel longplay non ve ne dà addirittura nessuna mentre in quella europea per quattro giocatori ve ne sono due che si conquistano con il punteggio ed una nascosta nel terzultimo livello, se state iniziando vi sconsiglio le versioni difficili anche perché i boss vogliono parecchi colpi in più ed i loro minion non si esauriscono subito come nelle versioni più facili.

La scelta del personaggio non influisce troppo nel gioco, sia che i vostri colpi siano più veloci o la rosa che sparate più larga alla fine vi troverete comunque ad avere le stesse difficoltà e nei medesimi punti. Noi abbiamo scelto Cormano per una serie di motivi: il primo perché somiglia a Franco Nero, il secondo per gustarci il siparietto in cui dopo aver ucciso l’altro messicano ne prende il cappello al volo ed il terzo, più tecnico che a volte è possibile colpire alcuni nemici che sono nascosti male dietro ad ostacoli quali casse, barili o rocce.

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Sunset Riders venne convertito, con un certo successo, sia su Mega Drive che su Super Nes

Durante il livello cercate di fermarvi il meno possibile se lo fate ripulite tutto prima di partire, “bloccati e riparti”, dopo che si è stati puntati non è una buona idea, soprattutto nei livelli finali. In quelli a cavallo evitate di accovacciarvi ma usate il salto per ridirezionare lo sparo. Per i boss raccomandate l’anima alle potenze angeliche, gli ultimi quattro sono tosti sul serio e non vanno affrontati in maniera arrembante ma nemmeno perdendo troppo tempo… Il super cattivone finale, poi, ha anche la sorpresa ma quella lascio che la scopriate da soli.