Ci lascia Robert Miles, DJ ed inventore della Dream Music

Robert Miles è un personaggio molto celebre nel mondo della musica, che nel 1996 ha lanciato un nuovo genere di musica elettronica, da lui stesso chiamato Dream Music. Una delle caratteristiche della musica ideata dall’autore è il celebre Bright Piano sempre presente nelle sue composizioni. L’idea di base della Dream Music è proprio di recuperare le sonorità della musica classica ed adattarle agli strumenti moderni, tra cui i sintetizzatori e i campionatori di cui il musicista faceva largo uso. In tutta la sua musica si vede una evoluzione del concetto di base, e dal primo album Dreamland all’ultimo Thirteen si intuisce il percorso progressivo. Una vera maturazione musicale simile a quella di grandi autori dell’elettronica come Jean Michael Jarre, Michael Cretu  o Vangelis. Negli ultimi anni della sua vita Robert Miles stava lavorando alla colonna sonora del film della Time Life.

Timido e riservato Robert Miles ha sempre preferito stare lontano dai riflettori, ed anche quando si esibiva in discoteca amava stare in disparte, cullando il pubblico con le sue melodie Dream…

Robert Miles nasce in Svizzera nel 1969 nel cantone francese di Fleurier, col nome di Roberto Concina,  da genitori italiani ma torna presto in Italia con la famiglia trasferendosi nel Friuli dove studia come perito elettronico. Ma la passione per la musica, sopratutto quella elettronica, e per il pianoforte in lui sono troppo grandi. A soli tredici anni inizia a prendere lezioni di pianoforte con l’idea di diventare un pianista concertista di musica classica. Dal 1984 compone anche musica su computer, iniziando su Commodore 64, ed in seguito grazie al suo compagno di giochi preferito, il Commodore Amiga 500, e si fa le ossa come Disc Jokey in parecchi club lombardi e discoteche della riviera romagnola guadagnando trentamila lire a serata. Nei locali come Movida e Gilda di Jesolo, Area City di Venezia, o al Gatto e la Volpe di Ferrara diventa in poco tempo un personaggio cult. Presto crea un suo studio di registrazione, ricavato da un piccolo garage di soli quattro metri quadri nel paese di  Casasola di Majano. In quel piccolo eremo nasce l’idea della Dream Music. Dieci anni dopo il suo debutto come DJ in giro per l’Europa, vive infatti per alcuni anni anche a Parigi, nel 1994 scrive Children, e inizialmente lo presenta solo nelle discoteche, come brano inedito. Appena messo sul piatto il pubblico letteralmente impazzisce, e a Roberto, che nel frattempo cambia il suo nome d’arte da Roberto Milani al più internazionale Robert Miles, viene l’idea di ri-arrangiare il pezzo e proporlo sul mercato commerciale nel 1995. L’enorme successo in tutta Europa porta all’uscita dell’album DreamLand che da il nome all’intero genere. Il disco vende oltre 14 milioni di copie diventando un classico delle discoteche.Il nome dell’artista, simbolico, indica le miglia che, letteralmente, Robert ha dovuto seguire per arrivare al successo. Dalla Svizzera a Parigi, dalla Francia all’Italia, come si vede anche nel suo video.

 

 

Di seguito il brano che ha lanciato nel 1996 la carriera musicale dell’autore svizzero, Children, pubblicato da Motor Germany:

Pochi mesi dopo esce Fable, il secondo singolo dell’artista, ormai lanciato verso un successo sfolgorante:

 

Robert Miles, dopo essere diventato famoso in tutta Europa con questi singoli si trasferisce a Londra, continuando a scrivere brani di Dream Music sempre più complessi.Con un camioncino trasporta letteralmente tutte le sue cose nella capitale del Regno Unito e comincia una nuova vita. Il secondo album 23AM esce nel 1997 e nel 2001 arriva il primo disco autoprodotto, Organik che mette in risalto la maturità artistica del grande autore svizzero.Da quel momento mette il suo talento al servizio della musica a 360 gradi, componendo musica per colonne sonore, tra cui The Bourne Identity e City of Ghosts e spot pubblicitari, tra i quali anche quelli per Adidas, Jaguar e la prima PlayStation. Robert, da sempre appassionato di videogiochi, grazie alla collaborazione per gli spot ha modo di provare in anteprima i titoli per il 32 bit e ne rimane letteralmente affascinato. Da allora, racconta spesso durante le interviste, ovunque fosse la sua casa, non mancava mai la console Sony accanto al suo televisore. Nato in Svizzera, trasferito in Italia a 9 anni, poi a Londra a 26 e negli ultimi dieci anni ha vissuto fra Los Angeles, Berlino e Ibiza. Un vero cittadino del mondo, dunque.

 

Robert Miles si è spento pochi giorni fa ad Ibiza, isola simbolo delle discoteche e del divertimento, dove si era trasferito a vivere stabilmente da alcuni anni con una figlia avuta in una relazione burrascosa con una sua collaboratrice. Lottava da qualche tempo con un Cancro, che gli è stato letale. Sempre ad Ibiza era scomparso il 27 dicembre 2015 anche un suo collega ed amico, Paul Walden, DJ britannico che viveva stabilmente sull’isola spagnola, noto artisticamente come Guru Josh, autore del celebre brano Infinity del 1989, hit che lo ha reso celebre in tutto il mondo.

Ricordiamo Robert Miles su queste pagine proprio perchè nella vita il grande musicista aveva due enormi passioni, la prima, ovvia, è la musica, a cui ha letteralmente dedicato la propria vita, la seconda i videogiochi, con una particolare predilezione per i sedici bit. Proprio grazie ai programmi di creazione musicale provati su Commodore Amiga Robert ha deciso che “da grande” avrebbe fatto il Disc Jokey.

Al pari di un altro grande musicista britannico, Mike Oldfield, ha composto anche brani cantati, non solo strumentali, e per tali opere si è servito di cantanti occasionali, tra questi brani ricordiamo la celebre hit One & One del 1996 con la vocalist inglese Maria Nayler, cover del poco noto brano della cantante polacca Edyta Górniak.

 

Ci mancherai Robert.

Super Fabio Bros, al secolo Fabio D'Anna (ma non diteglielo: ancora soffre perché Facebook lo ha costretto a usare il suo vero nome), è un collezionista leggendario di videogiochi nonché super esperto di retrogaming. Ha organizzato due edizioni della mostra ARCHEOLUDICA ed è Responsabile della Collezione al museo VIGAMUS, ha collaborato con i portali specializzati Games Collection e Retrogaming History. Adora Super Mario, Pac-Man e le sue adorabili cagnoline. L'obiettivo finale della sua vita è possedere tutti e 2047 i modelli di PONG esistenti. Attualmente è a quota 69.... quindi augurategli lunga vita e prosperità.