Anche i videogiochi festeggiano l’IDAHOBIT

IDAHOBIT è l’International Day Against Homophobia, Biphobia and Transphobia, che si festeggia ogni anno il 17 di maggio. La giornata è stata introdotta per combattere l’omofobia e promuovere la cultura omosessuale e LGBT nel mondo.

La storia del videogiochi è piena di personaggi che sono in qualche modo riconducibili alla gay culture, più o meno dichiaratamente. Nel 1981 arriva Ms.Pac-Man, che, oltre a essere il primo personaggio femminile protagonista di un videogioco, in realtà nasconde origini maschili, essendo nata come Crazy Otto, un simpatico omino che altro non era che un clone di Pac-Man. Nel momento di trasformare il gioco in un Pac-Man vero e proprio Atari decise di far cambiare sesso a Crazy Otto, che divenne non solo donna ma anche la fidanzata di Pac-Man, entrando nella leggenda! Se però la storia ufficiale non riconosce come primo personaggio transessuale Ms. Pac-Man, anche perchè il cambiamento di sesso è avvenuto al di fuori di un videogame, tra un titolo e l’altro, non è facile non riconoscere l’aperta transessualità di Monica, versione femminile del leggendario Wonder BoyMonica viene utilizzata per il mercato brasiliano come mascotte per il Master System Girl, speciale versione dell’8 bit SEGA. Il Brasile, per altro, è il paese con il più alto numero di transessuali al mondo, e questo non poteva non riflettersi nei videogiochi. La banda di Monica è una nota serie a fumetti brasiliana, creata da Mauricio de Sousa, ed il videogioco Turma Da Monica Na Terra Dos Monstros del 1994 di TecToy è oggi di culto. In realtà già nel 1988 in Super Mario Bros. 2 U.S.A., il seguito alternativo pubblicato da Nintendo per il mercato statunitense, troviamo il leggendario Birdo, boss level dichiaratamente transgender che si faceva infatti chiamare anche Birdetta o Chaterine. La storia considera proprio lei come primo personaggio transessuale mai visto in un videogioco.Nei picchiaduro ricordiamo invece la leggendaria mistress giapponese Poison personaggio dichiaratamente transessuale apparso nelle serie Final Fight e Street Fighter.

L’affascinante Poison, personaggio creato da Akira Yasuda per il gioco Final Fight di Capcom nel 1989

Il primato per l’apparizione di una ragazza lesbica in un videogioco appartiene invece al genere delle avventure testuali dove, nell’opera Moonmist, pubblicata da Infocom nel 1986 compare una criminale lesbica, pazza di gelosia perché la sua ex ragazza l’aveva piantata per sposarsi con un uomo. Il tema lesbo tornerà anche in It Came from the Desert di Cinemaware del 1989 dove due lesbiche sono protagoniste di una nota sequenza action. Bisognerà aspettare il 1996 per poter comandare direttamente un personaggio omosessuale in un gioco, e questo avviene nell’avventura grafica Phantasmagoria 2: A puzzle of Flesh di Sierra.

Tra le serie moderne spiccano invece The Sims dove è possibile intraprendere relazioni con lo stesso sesso, Fable, dove si possono contrarre due matrimoni con persone di sesso diverso, con orientamento spiccatamente bisessuale. Non ultimo PlayBoy The Mansion, gioco cult di Cyberlore Studios, pubblicato nel 2005 da Ubisoft, uno strategico gestionale dove è possibile avere una relazione romantica e fare sesso con personaggi dello stesso sesso.

Nel titolo gestionale di Ubisoft del 2005 è possibile far innamorare due personaggi dello stesso sesso e far vivere loro una storia d’amore e passione

Non mancano rappresentanti della gay culture anche tra gli sviluppatori, tra questi ricordiamo Anna Anthropy, game designer transgender, autrice di Dys4ia un racconto autobiografico in cui l’autrice, racconta la sua esperienza con la terapia ormonale per cambiare sesso in una avventura dinamica ricca di minigiochi. Il mondo della saggistica ha invece un interessante volume dedicato al tema, in un saggio intitolato Videogaymes. Omosessualità nei videogiochi tra rappresentazione e simulazione (1975-2009) scritto da Luca De Santis per la collana Ludologica. Decisamente tanti gli argomenti adatti alla IDAHOBIT, dunque.

Di seguito un video che parla dei più celebri personaggi LGBT nei videogiochi, perfetto per la IDAHOBIT: