Anteprima – Sniper Elite 3

Nato come titolo di nicchia, Sniper Elite nel corso degli anni si รจ evoluto fino a raggiungere una platea discreta quanto piuttosto accanita (nel senso positivo del termine). In particolare, il secondo capitolo ha raccolto un seguito per certi versi inaspettato, generando anche dei DLC alquanto interessanti, per non parlare dello stand-alone Nazi Zombie Army, un nome, un programma.

Ma con Sniper Elite III i Rebellion hanno voluto alzare l’asticella proponendo un’ambientazione parecchio distante dalle rovine di Berlino, con un approccio generale che non di rado strizza l’occhio al genere sandbox. A tutti gli effetti stiamo parlando di un sequel che in realtร  รจ quasi un prequel (mi sa che รจ la moda del momento, vedi Borderlands), dato che l’arco narrativo copre un periodo antecedente agli ultimi giorni della follia nazista. Questa volta infatti ci troveremo nel bel mezzo del deserto nordafricano, un territorio ben noto anche agli italiani, che in quel momento combattevano a fianco dell’Asse e dove si sono svolte alcune fra le battaglie piรน sanguinarie della Seconda Guerra Mondiale (El Alamein vi dice nulla?). Quindi sรฌ… i fascisti saranno fra i nemici che incontreremo durante il gioco, anche se gli odiati nazi rimarranno comunque il nostro bersaglio principale.

Un particolare perรฒ รจ rimasto identico: si tratta del protagonista, Karl Fairburne, il cecchino americano appartenente all’OSS (Office of Strategic Services, la futura CIA), in questo caso impegnato a sventare i piani di espansione dell’esercito guidato dal generale Erwin Rommel, il celeberrimo Afrikakorps. Ovviamente questo non รจ un Call of Duty qualsiasi, quindi la discrezione e la furtivitร  saranno alla base di tutto il gameplay. Non che sia una novitร , ma non vorrei temeste cambiamenti di rotta: se รจ vero che l’ambiente offre decisamente meno occasioni di fuga e luoghi dove nascondersi, questo non corrisponde certo a un approccio piรน leggero o tollerante. Una volta individuati dai nemici, ogni tentativo di difesa si risolve quasi sempre in una fine orribile.

La kill-cam ha raggiunto un livello di dettaglio assolutamente impressionante.
La kill-cam ha raggiunto un livello di dettaglio assolutamente impressionante.

L’esperienza personale in questi casi fa davvero la differenza, quindi siamo stati fortunati a poter provare con mano questa pre-beta. Il publisher infatti ci ha permesso di testare uno dei livelli di gioco (il terzo per l’esattezza), nonostante l’evidente immaturitร  del codice, percepibile in diversi aspetti (glitch grafici e IA traballante in primis). Non capita spesso perรฒ di poter prendere il pad in mano quando i titoli sono cosรฌ acerbi, specialmente quando si tratta di produzioni non proprio di primissimo piano. Un test che ha messo subito in evidenza diversi aspetti interessanti: avere a che fare con ambienti cosรฌ vasti richiede davvero uno notevole dose di attenzione e pianificazione. Se non avete particolare dimestichezza con il genere, i primi momenti possono risultare persino frustranti. Bisogna letteralmente entrare in un’ottica di gioco che non lascia molti margini agli errori. Ogni spostamento non puรฒ essere il frutto di un’azione azzarda, ma va pianificato con attenzione, puntando il binocolo sui bersagli (che possono essere โ€œtaggatiโ€ in stile Metal Gear Solid V: Ground Zeroes), in modo da renderli visibili anche dietro ai muri (caratteristica chiaramente non presente ai livelli di difficoltร  piรน elevati).ย Basta poco per attirare indesiderate attenzioni e non รจ certo sufficiente farsi largo a suon di headshot. Ogni colpo sparato, in un luogo cosรฌ aperto, genererร  un rumore tale da mobilitare ben piรน di un singolo soldato: diverse unitร  prenderanno a perlustrare la zona, costringendo quindi a spostarsi velocemente in una posizione piรน sicura.

Non di rado il gioco spinge a cercare soluzioni piรน silenziose, come neutralizzare i nemici arrivandogli di soppiatto alle spalle, oppure di attirarli lontano lanciano un sasso, in modo da distrarli e quindi liberare un passaggio. Per assurdo, meno si ricorre al fucile e piรน le cose si fanno semplici. La componente stealth รจ piรน presente che mai, ma non mancano variabili ambientali in grado di aiutarci nel nostro difficile compito. In certi frangenti, dovremo sfruttare determinati rumori per coprire il colpo della nostra arma (puรฒ essere lo scoppiettio di un generatore elettrico, cosรฌ come quello di un camion che ha difficoltร  a mettersi in moto), ma il altre situazioni potrebbe essere utile creare dei diversivi piรน efficaci. In questo caso viene in soccorso la rinnovata kill-cam. Questo vero e proprio marchio di fabbrica della serie si presenta qui piรน dettagliato che mai; in particolare i soggetti umani hanno raggiunto un livello qualitativo impressionante, quasi maniacale, con tanto di fibre muscolari, organi interni e vasi sanguigni riprodotti con una fedeltร  degna di un’enciclopedia medica. Ma a questo giro, la visuale a raggi-X coinvolgerร  anche tutti i mezzi di trasporto, mettendone cosรฌ in evidenza i punti deboli (come il serbatoio o il motore). Un colpo ben assestato puรฒ quindi causare un’esplosione notevole e, nel caso di veicoli nelle vicinanze, puรฒ persino dare il via a una vera e propria reazione a catena.

Riuscire a fermare questo Panzer non sarร  affatto semplice.
Riuscire a fermare questo Panzer non sarร  affatto semplice.

Sniper Elite III si รจ dimostrato fin dai primi minuti un gioco duro, che richiede un approccio mentale diametralmente opposto a quello a cui ci siamo (malamente) abituati in molteplici FPS. Ciรฒ detto, la sensazione che si prova dopo aver completato anche un singolo obiettivo della missione in corso รจ di incredibile appagamento. Viene premiata anche l’esplorazione, dove entra in gioco la natura sandbox di questo seguito, contrapposta a quella piรน โ€œlineareโ€ dei suoi antenati. Non solo gli obiettivi possono essere portati a termine seguendo un ordine del tutto arbitrario, essendo la mappa completamente esplorabile fin da subito, ma possono saltare fuori anche incarichi secondari quanto opzionali. Portarli a termine non rappresenta perรฒ solo uno sfizio, dato che possono influenzare l’evolversi degli eventi e, in certi casi, semplificare un minimo la partita in corso.

Rebellion sembra stia confezionando un prodotto piรน che interessante, che pare spingersi oltre il concetto del โ€œsempliceโ€ cecchinaggio. Un titolo piรน completo a apparentemente piรน appagante, insomma. Vedremo poi nei prossimi mesi se il tutto verrร  condito da un’intelligenza artificiale dello stesso livello e se le restanti ambientazioni risulteranno convincenti quanto quella provata in questo primo test.