Anteprima – WildStar provato per voi – Prima Parte

Ero guarito. Davvero, credevo di esserne definitivamente uscito. Dopo aver passato qualche anno a zonzo per Azeroth (e dopo un po’ di sana terapia di gruppo) ero finalmente uscito dal tunnel dei livelli, delle istanze, dei drop e dei raid di gilda. Ovviamente, nel corso di questi quasi dieci anni ho avuto altre tentazioni, ma sono sempre felicemente uscito in poche ore da probabili nuove droghe videoludiche. Poi si sa: “visto uno visti tutti”, “tanto sono tutti uguali” e “quando c’era lui i grifoni arrivavano in orario”. Amici, mai gridare vittoria: un giorno, senza chissà quale pubblicità o annunci in pompa magna, potrebbe uscire un titolo capace di risucchiarvi per intere ore, facendovi perdere prezioso sonno ma lasciandovi con un bel sorriso stampato in faccia. Ovviamente “quel giorno” si sta paurosamente avvicinando.

QUANDO NASCE UNA STELLA
Il primo momento in cui si doppioclicca sull’eseguibile di un nuovo videogioco, sopratutto se è un MMORPG, si può quasi definire magico. Ancora non sai cosa ti aspetta, ma già cominci ad assaporare avventure e combattimenti, pur senza aver la più pallida idea di come funzioni il tutto. In pochi attimi, però, si manifesta il vero, tragico, dramma capace di mettere in crisi anche i gamer più duri: la creazione del personaggio. Scelte apparentemente facili come classe e razza possono tenerci paralizzati per interi minuti, sopratutto se dobbiamo anche lanciarci alla cieca su una delle due fazioni di WildStar, gli Exile e i Dominion, e sulla scelta del sentiero da intraprendere, ovvero l’interesse primario del nostro avatar, che aggiungerà obiettivi e missioni da compiere durante le nostre avventure sul pianeta Nexus. Fortunatamente, per me la decisione è stata chiara fin da subito: non avrei mai potuto scorrazzare per questo meraviglioso pianeta da esplorare se non nei panni di un topo ingegnere dedito alla scienza. Ovviamente sotto il brillante stendardo dei Dominion. L’Impero ha i biscottini.

SALTA E SPARA, GRINGO
Un esaustivo tutorial ci illustrerà i principi base di sopravvivenza prima di lasciarci da soli nel bel mezzo di un pianeta tutto da scoprire, e sarà proprio in questo frangente che incontreremo il meraviglioso sistema di combattimento: in barba alla maggior parte dei giochi di ruolo online, invece di focalizzare le nostre abilità su singole unità, qualsiasi nostra azione avrà un effetto ad area e colpirà qualsiasi nemico a portata. Anche le numerose creature ostili, spesso e volentieri, riserveranno lo stesso trattamento per noi: sarà possibile osservare le zone che in pochi attimi saranno colpite da potenti attacchi in grado di lasciarci con pochi punti ferita, e l’unico modo per portare a casa la pellaccia sarà darsela a gambe uscendo dall’area interessata. Così gli scontri si trasformeranno in veri e propri balletti, dove sarà fondamentale balzare a destra e a sinistra, schivando i letali attacchi nemici e aprire il fuoco appena sarà possibile. Potrà sembrare cosa da poco, ma affrontare un branco di lupi tenendo un occhio sempre vigile sui nostri piedi pronti a scattare, piuttosto che limitarsi a premere noiosamente una sequenza di tasti aspettando la nostra vittoria, riuscirà a regalarci sempre ottimi momenti di divertimento.

Grande Giove! Erano anni ed anni che desideravo usare uno skateboard volante fuxia!
Grande Giove! Erano anni ed anni che desideravo usare uno skateboard volante fuxia!

Tra le numerose abilità che sbloccheremo, livello dopo livello, potremo però sceglierne solo un piccolo numero da portare contemporaneamente con noi all’avventura, per un massimo di otto ai livelli più alti. Ciò ci costringerà a studiare bene quale skill si combini al meglio con le altre e quali tipi di equipaggiamento indossare. Nessun timore: se non saremo soddisfatti della nostra scelta potremo cambiare il nostro parco mosse ovunque, con pochi e veloci click.

SI LAVORA E SI FATICA…
Fortunatamente, per avanzare di livello non dovremo passare ore su ore a falciare quintalate di mostri: il metodo migliore per macinare punti esperienza sarà quello di seguire le numerose quest che ci verranno appioppate bene o male ovunque sul coloratissimo pianeta Nexus. Le cose da fare non mancheranno: raccogliere informazioni sulla storia del pianeta, portare pacchi a destra e a manca, parlare con persone, esplorare zone di guerra, compiere qualche trovata geniale e – ovviamente – sterminare buona parte della selva nativa. Anzi, ben presto ci troveremo sommersi da una quantità così spropositata di missioni che rischieremo di impazzire, finendo per girovagare senza particolari mete nella speranza di incappare in qualche punto d’interesse. Una menzione particolare spetta alle missioni della “path” scelta in fase di creazione del personaggio, che ci impegneranno nei più svariati compiti: se, per fare un esempio, avete scelto come me di seguire la via della scienza, vi ritroverete ad analizzare flora, fauna e antichi manufatti con il vostro fidato Scan Bot, mentre se avete preferito optare per la via del soldato non stupitevi se sarete premiati nell’uccidere il maggior numero possibile di nemici. Una volta raggiunto il decimo livello le cose si fanno ancora più interessanti: sbloccheremo la possibilità di dedicarci a ben due attività lavorative grazie alle quali potremo sia raccogliere materie prime, sia produrre ottime armi ed equipaggiamenti. Come ciliegina sulla torta potremo anche intraprendere la carriera dell’architetto, il cui scopo sarà quello di creare decine di mobili ed abbellimenti per le nostre amate case. Eh, sì, avete capito bene. Case.

CASE POPOLARI VOLANTI
Una volta raggiunto il quattordicesimo livello potremo teletrasportarci, in qualsiasi momento, sul nostro personalissimo fazzoletto di terra volante su cui potremo costruire la nostra baracca. Se inizialmente ci ritroveremo con una catapecchia spoglia, ben presto potremo cominciare a piazzare una quantità spropositata di mobili, ninnoli e ricordi di varie imprese compiute durante le nostre avventure. Oltre a dover arredare l’interno della nostra nuova dimora dovremo dedicarci anche all’esterno, dove sarà possibile costruire di tutto, dall’angolo barbecue per invitare i nostri amici a qualche folle festa, fino a un bell’orticello dove potremo piantare, e poi raccogliere, un buon numero di risorse. Sarà possibile anche sfruttare diversi bonus tornando di tanto in tanto alla propria residenza, come un maggior guadagno, in termini di punti esperienza, come ricompensa per le varie quest che ci verranno assegnate in giro per il mondo.

In questo pezzo di terra ben presto sorgerà la mia diversamente bella casa.
In questo pezzo di terra ben presto sorgerà la mia diversamente bella casa.

C’HO I PUGNI NELLE MANI
Il PvP sarà una componente fondamentale di WildStar, e saremo chiamati a partecipare ai vari scontri sin dai primissimi livelli di gioco. Le modalità sono diverse: ci sono i battlegrounds, dove due squadre da dieci o quindici individui si scontreranno in veri e propri “capture the flag”; ci sono le arene, dove piccoli gruppi organizzati se le danno di buona ragione, scalando le classifiche; ci sono infine i warplots, enormi campi di battaglia dove due squadre da quaranta individui tenteranno di sfondare le difese nemiche e conquistarne la base. Devo ammettere, però, che lo scontro con altri giocatori si è rivelato un vero massacro caotico, dovuto principalmente alla quantità mostruosa di abilità ad area e ad un bilanciamento ancora da perfezionare. Dopotutto il beta test esiste proprio per sistemare questi problemi!

Quello che avete letto fino ad ora non vi basta? Ne volete ancora? Temo dobbiate attendere ancora un pochino per conoscere quali meraviglie ci attendono sul pianeta Nexus. Tranquilli, comunque, mi farò risentire dopo aver buttato su un altra manciata di livelli. Ora, però, torno alla mia villetta volante che devo tagliare l’erba.