Lineage 2: Revolution – Hands On della modalità Assalto Aperto

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La serie Lineage è una saga piuttosto famosa (soprattutto in Korea) di MMORPG, uscita con la sua prima incarnazione nel lontano 1998 su Personal Computer. Dato il discreto successo, venne finanziato anche un secondo capitolo, ovvero Lineage II, il quale fu un prequel ambientato ben 100 anni prima del suo predecessore, realizzato con l’intento sia di approfondire il vasto microcosmo ideato con il capostipite che di espandere le meccaniche. Senza ombra di dubbio, uno dei sogni ricorrenti di tantissimi appassionati del genere è sempre stato quello di poter giocare al proprio titolo in qualsiasi momento, riuscendo ad andare avanti con la trama o a personalizzare il proprio beniamino sfruttando quei piccoli scampoli di tempo presenti nel marasma incessante del lavoro o degli impegni: ebbene, con tutta probabilità, fu questa una delle motivazioni che spinse i ragazzi di Netmarble a realizzare Lineage 2: Revolution, spin-off del brand rilasciato esattamente un anno fa, il quale tentò (riuscendoci in parte) di riproporre il feeling di gioco classico in una formula più snella e intuitiva, permettendo così di essere fruito dal grande pubblico. Oggi, a distanza di dodici mesi dalla sua pubblicazione, siamo pronti a fornirvi le nostre impressioni su uno degli aspetti più interessanti della produzione: gli assalti alle fortezze online, in match da 30 contro 30. Curiosi di scoprire cosa ne pensiamo? Continuate a leggere.

Umano, Elfo o Nano: è questo il dilemma

Per chi non fosse familiare con la produzione, in Lineage 2: Revolution è possibile scegliere un personaggio tra 4 razze principali: Umano, Elfo, Elfo Oscuro e Nano, ognuna delle quali differenziata da caratteristiche fisiche. Il terreste, ad esempio, è il guerriero maggiormente equilibrato, dotato di parametri nella media, gli elfi, invece, sono specializzati nelle magie ed incantesimi, e il nano, infine, contraddistinto da un numero gigantesco di hp e resistenza ai colpi avversari. Inoltre, è possibile per ogni razza decidere anche la classe di base, divisa in Guerriero, Bandito e Mistico. Esse, difatti, forniranno dei bonus specifici, che si andranno a sommare alle capacità del vostro beniamino. Ad esempio, la prima incrementerà la difesa o l’attacco, la seconda risulterà maggiormente tattica, potendo colpire i nemici alla distanza oppure stordirli, mentre la terza vi specializzerà in poteri magici, garantendovi la possibilità di incenerire i vostri nemici oppure di guarire i compagni. L’elemento interessante è che questi parametri muteranno per ogni personaggio, garantendo una varietà particolarmente pronunciata.

Chi trova un amico trova un tesoro

Oltretutto, ogni razza avrà dei poteri unici da poter sferrare in combattimento; certo, essi non saranno molti a dire la verità, solamente tre, con due identici per ogni classe a completare i 5 slot degli attacchi magici, ma risulteranno comunque ben diversificati. Parlando nello specifico della modalità Assedio, una volta entrati in lobby avremo la facoltà di creare la build del nostro character, potendo cambiare la razza e la classe in qualsiasi momento. Lo scopo della modalità, insieme ai nostri compagni online, sarà quello di distruggere la fortezza nemica, conquistando prima “gli altari della terra”, e dirigendosi poi contro le difese avversarie. Fin dalle prime battute di gioco è stata ben chiara l’intenzione degli sviluppatori: ovvero scoraggiare completamente le azioni in solitaria, in favore di una cooperazione produttiva. Difatti, agire autonomamente scagliandosi verso le difese dei contendenti è assolutamente una missione suicida, tanto che verrete disintegrati in un paio di secondi. L’obiettivo dell’assalto, infatti, è quello di unire le forze e colpire sempre e solo in gruppo: per conquistare gli altari, ad esempio, sarà fondamentale il supporto di tutta la squadra, altrimenti risulterete indifesi e facilmente sconfiggibili dagli avversari.

Assalto alle fortezze

Stessa cosa dicasi per l’attacco ai cancelli delle fortezze: quello sarà il punto in cui rinasceranno i player avversari morti, e, come se non bastasse, essi saranno ben difesi da torri che vi colpiranno con l’elettricità. Insomma, le azioni in solitaria saranno totalmente inutili, e il gioco stesso vi guiderà a collaborare. Proprio per questa sua anima così cooperativa, è palese che Lineage 2: Revolution darà il meglio sé se giocato con gli amici, in quanto comunicare e mettere in campo azioni strategiche potranno fare la differenza tra vittoria e sconfitta. Inoltre, i match dureranno ben 30 minuti, e ogni volta che soccomberete dovrete aspettare 15 secondi per rientrare in partita. Ciò potrebbe risultare un pochino frustrante, e non a caso sarà possibile evitare l’attesa utilizzando delle gemme acquistabili con soldi reali. Essendo gratuito è sicuramente accettabile, in fin dei conti il lasso di tempo non è poi così pronunciato.

Libertà a tempo

In più, ogni 4 minuti potrete cambiare la classe del vostro personaggio, scegliendo quello maggiormente utile alla situazione: in questo caso riteniamo sensata la decisione degli sviluppatori, in quanto un cambio continuo di classe potrebbe minare l’esperienza di gioco, rendendo troppo facile la conquista degli obiettivi. Interessante, poi, la possibilità di rigenerare la propria salute grazie ad una fontana collocata al centro della mappa: data la presenza di un così grande numero di utenti, sarà molto facile perdere vita, e le pozioni non saranno mai sufficienti, soprattutto perché dovrete attendere 15 secondi ad ogni utilizzo, quindi l’introduzione, a nostro parere, è assolutamente azzeccata.

Sovrappopolazione nel terreno di gioco

Nonostante la bontà delle meccaniche di gioco, permane qualche dubbio sulle dimensioni piuttosto esigue delle mappe rispetto al numero di player presenti: ciò sicuramente si concretizzerà in continue battaglie e incrementerà la frenesia degli scontri, ma renderà anche i conflitti confusi e poco soddisfacenti. Spesso capiterà di assalire in 4 o 5 giocatori un solo player, oppure assistere a 20 utenti scannarsi in un fazzoletto di terreno; insomma, abbastanza rivedibile. Come rivedibile è il sistema di controllo dei personaggi, piuttosto scomodo e poco adatto a combattimenti all’ultimo sangue; non a caso sarà presente un sistema che vi garantirà di attaccare i nemici automaticamente, senza dover compiere nessuna azione, ma ciò inficerà notevolmente sull’immersione e il divertimento, dato che dovrete solamente guardare senza agire. Infine, sotto il profilo tecnico, Lineage 2: Revolution ci è apparso discreto graficamente, sicuramente sopra ogni standard della concorrenza, sia per mole poligonale che qualità dell’immagine; peccato che ciò si tradurrà, sia con tablet che smartphone, in un frame rate abbastanza instabile, il quale inficerà parzialmente sull’esperienza di gioco.