Dead Rising 4 PC – Recensione

I classici 90 giorni di esclusività temporale su Xbox One son belli che finiti e Capcom, senza indugiare oltre, ha reso immediatamente disponibile Dead Rising 4 su PC attraverso Steam. Precisiamo subito una cosa: una versione PC di tale gioco già era esistente ma, vuoi l’ormai appurato disappunto generale nell’acquistare titoli per PC dal Microsoft Store, vuoi per l’inspiegabile assenza della feature Xbox Play Anywhere, non era stata minimamente presa in considerazione dall’utenza. Sottolineando infine che tale versione, a livello di contenuti e gameplay, non porta alcun tipo di innovazione rispetto a quanto visto durante il periodo natalizio, andiamo ad analizzare nel dettaglio se, tra i suoi pregi e difetti, vale realmente la pena acquistare Dead Rising 4 su PC.

Dead Rising 4

BENTORNATI A WILLAMETTE!

Dead Rising 4 segna il gradito ritorno, soprattutto per i fan del primo indimenticabile capitolo, del celebre Frank West: fotoreporter che, a cinquant’anni suonati, cerca ancora lo scoop del secolo per ottenere il tanto sognato premio Pulitzer. Come accaduto per quasi tutti i capitoli della serie, fatta eccezione per l’ottimo plot narrativo del secondo capitolo, la trama del gioco è alquanto marginale e, forse, rasenta ormai uno dei più grandi limiti del brand. Non volendo in alcun modo intenzione di approfondire la storia, onde evitare spiacevoli spoiler, sappiate solamente che la trama del titolo si svilupperà attraverso dei “Casi” (Capitoli per intenderci), dove il protagonista principale assieme ai suoi fidati giovani allievi reporter proverà per l’ennesima volta a raggiungere il proprio obiettivo: dimostrare che il governo americano sia complice dell’orride epidemia zombie.

Il buon vecchio Frank dunque dovrà farsi largo tra orde di zombie, pazzi scatenati e una misteriosa organizzazione chiamata Obscuris, intenzionata a recuperare un qualcosa di assai prezioso all’interno della cittadina, già vista nell’iconico primo capitolo della serie, e ora vestita di gioiose e colorate luminarie natalizie. Nel complesso, come detto precedentemente, la linea narrativa risulta alquanto trascurata, e onestamente non si riesce a comprenderne il motivo: perché in un periodo così creativo e fiorente per la categoria dei “non morti”, non si osi di più cercando narrazione più profonda? Altra nota negativa, a sottolineare ormai il pessimo trend preso da molti team di sviluppo, è l’eliminazione della possibilità di giocare in cooperativa la storia del titolo, che nei passati capitoli era una delle feature più coinvolgenti e divertenti.

Dead Rising 4

MASSACRO IN SALSA COMICA

Dead Rising 4 può essere definitivo un vero e proprio “sequel” del terzo capitolo, uscito come titolo di lancio per Xbox One. A livello di gameplay le idee riproposte sono ottime, ma ci sono anche delle scelte “innovative” decisamente discutibili. Il protagonista avrà la possibilità, come al solito, di utilizzare uno svariato catalogo di armi per smembrare tutti i vari nemici che gli si porranno davanti, usufruendo di decine di armi da mischia, armi da lancio e armi da fuoco. Il tutto ovviamente in salsa comica, un marchio ormai iconico della serie.

[quotesx]Le armi sono tantissime e appaganti[/quotesx]Se, come accaduto in passato, il divertirsi a creare nuove armi (unendo tra loro ad esempio un martello e una motosega) bastava a rendere appagante l’esperienza di gioco, in Dead Rising 4 questa feature non è più sufficiente: il senso di dejà vu regnerà sovrano e la noia, purtroppo, sarà la conseguenza. Il più grande errore commesso da Capcom Vancouver è l’aver eliminato il timer di gioco, componente che nei precedenti capitoli rendeva costantemente l’esperienza assai stimolante, frenetica e soprattutto difficile. Non riscontrando alcun tipo di difficoltà nel proseguire la nostra avventura, potremmo definire Dead Rising 4 un “musou” all’Occidentale: estenuanti orde di zombie da massacrare, corredate da una I.A abbastanza deficitaria, lo rendono serenamente paragonabile al genere tanto amato nel Sol Levante. Non basta l’introduzione nel gameplay delle EXO Suits a entusiasmare e dare quel “brio” al gameplay del titolo, anche perchè, essendo alimentate da una batteria, l’utilizzo sarà pressoché limitato.

Come tradizione vuole, il combat system della serie vi proporrà semplicemente l’alternanza tra: un attacco leggero, un attacco pesante e una mossa speciale esclusiva dell’arma che utilizzerete. Riguardo le armi, oltre a sottolineare nuovamente l’enorme numero di armi diverse tra loro, è da evidenziare come, rispetto ai precedenti capitoli, la resistenza sia stata aumentata permettendovi ad esempio di utilizzare la mazza da baseball per far fuori 100 o forse più zombie. Seguendo la moda degli ultimi anni, Capcom ha dato a Frank la possibilità di scattarsi dei selfie. Il protagonista infatti, attraverso la propria fotocamera, potrà immortalarsi assieme agli zombie e, fidatevi, il risultato vi porterà sempre a sorridere. Potrete servirvi inoltre della fotocamera al fine del gameplay, attraverso l’utilizzo di due filtri: uno per la visione notturna e un altro con analizzatore di spettro, ottimo per scovare gli indizi nascosti. Ultima delle novità, ma non per importanza, è l’inserimento di un nuovo sistema di sviluppo per il protagonista: accumulando punti abilità mediante le uccisioni dei nemici, potenziare la potenza d’attacco, la barra della vita, l’inventario e l’abilità per il crafting degli oggetti.

SU PC LA MUSICA CAMBIA

[quotedx]La versione PC permette di giocare con mouse e tastiera[/quotedx]Siamo onesti, a suo tempo Dead Rising 4 su Xbox One non ha assolutamente brillato per le prestazioni tecniche: la grafica del gioco era altalenante, come del resto tutto il comparto tecnico, a causa anche del piattume dei modelli poligonali e di nemici poco caratterizzati. Su PC fortunatamente la musica cambia, soprattutto grazie alla possibilità di impostare vari setup grafici: molto alto, alto, medio e basso. Sfruttando questa possibilità, assieme anche ad altre interessanti opzioni per la risoluzione su cui lavorare, le texture di gioco, gli zombie, i riflessi e molto altro aumentano sensibilmente di qualità. Riprendendo il concetto della risoluzione visto su Xbox One, Capcom su PC ha voluto introdurre invece il Dynamic Load Scaling: una comoda e arguta soluzione che riduce dinamicamente la risoluzione a seconda dell’obiettivo scelto, al fine di mantenere stabile il framerate del gioco. Da specificare come tale feature sia decisamente utili a coloro che sono in possesso di PC meno performanti. La versione PC di Dead Rising 4 permette, ovviamente, di giocare con mouse e tastiera con la possibilità di mappare a proprio piacimento ogni tasto; l’esperienza di gioco sarà dunque godibile. Specifichiamo inoltre la piena compatibilità dei vari controller della PlayStation 4 e della Xbox One per coloro che, vuoi l’abitudine, preferiscono evitare il mouse e la tastiera. Tralasciando dunque qualche piccolo e classico problema derivante dalle hit-box delle armi e da qualche bug/interazione con l’ambiente, il risultato complessivo si difende benissimo su PC.