Sonic Forces – Recensione

Vi sto scrivendo a dieci minuti esatti dalla conclusione di Sonic Forces, e il retrogusto di queste avventure del porcospino blu stanno emanando aromi amarognoli. Per carità, far scivolare il titolo in quello stesso abisso dove sono caduti fallimenti del calibro di Rise of Lyric sarebbe quanto di più sbagliato si potrebbe fare in tempi recenti, ma è anche vero che Sonic rimane essenzialmente uno yo-yo che vive di alti e bassi, e il nuovo titolo della serie non fa certamente eccezione.

Il buon Sonic Team non si è comunque dato per vinto, e in questo periodo ha deciso di introdurre delle novità inedite per il franchise, migliorandone altre nel tentativo di impacchettare un viaggio interessante a un prezzo budget. Basteranno però alcuni elementi a soddisfare quegli stessi fan, divisi e incerti sulla via moderna da imboccare nel franchise, che tormentano il porcospino da più di un decennio? È tempo di scoprirlo.

SPINA, TOCCA A TE!

Il mio approccio al nuovo capitolo è partito fin da subito con una domanda che, più di un quesito, pareva una sfida: quante novità potranno mai sbocciare in un nuovo capitolo di Sonic? Tra spade raffinate e forme bestiali, la serie del porcospino blu era già stata spremuta a sufficienza, eppure Forces riesce a rinnovare in qualche modo il gameplay decennale della serie, introducendo il sistema degli Avatar. In questa nuovissima modalità, svelata già ai tempi dei primissimi trailer, il giocatore avrà la libertà di creare la propria bestiola personale, spaziando dalle oltre 7 specie e da un Guardaroba semplicemente abnorme.

[quotesx]Ogni Avatar apre possibilità strategiche[/quotesx]Le possibilità di personalizzazione sono quindi state sfruttate il più possibile dal Sonic Team, che ha dato vita ad un sistema in grado di far scatenare delle risate beffarde agli appassionati storici della serie e ai giocatori più piccini. Scegliere la propria specie sarà poi il passo più importante per la creazione del proprio personaggio, in quanto consentirà al giocatore di sfruttare alcune abilità uniche. Per fare un esempio pratico, la specie del gatto potrà tenere con sé un Ring ogni volta che verrà colpita, e così via. Selezionare un aspetto porterà quindi con sé delle prospettive strategiche, che andranno ben oltre la semplice estetica della creazione.

Una volta confermata la nostra scelta, si aprirà davanti a noi un Vaso di Pandora fatto di svariate opzioni e colorazioni da poter selezionare, dando un margine potenzialmente illimitato per la creazione dei beniamini pelosi. Senza ombra di dubbio, il sistema degli Avatar è un elemento vincente, che andrebbe mantenuto e limato anche nei futuri capitoli capitoli della serie. Ma cosa succede quando una meccanica del genere arriva a scontrarsi con un gameplay banale? È purtroppo nel sistema di gioco che Sonic Forces deve malauguratamente fare i conti.

EROI PER CASO

Nel gameplay di Sonic Forces troviamo un mix esplosivo di elementi riusciti ed altri carenti da molti punti di vista. Il sistema degli Avatar riesce infatti ad approfondire certi livelli del mondo di gioco ma, allo stesso tempo, incappa in problemi relativi alle stesse novità, come il WISPON. Questo strumento, evoluzione diretta dei WISP di Sonic Colours, si divide in tantissime bocche da fuoco che, nelle mani del nostro Avatar, ci consentiranno di attaccare con vigore i robottoni del terribile Dr. Eggman, così come ci daranno la possibilità di saltare oltre determinati ostacoli. Stiamo parlando di lanciafiamme, trapani, martelli e tanto altro, e ognuno di loro è riuscito a differenziarsi dall’altro per abilità e statistiche uniche. La varietà non è infatti il problema maggiore di Sonic Forces, ma risulta tale quando ogni elemento sembra che sia stato implementato per rimpolpare un gioco che, nella sostanza dei fatti, non riesce a sfruttare un vasto – quanto povero – armamentario.

[quotedx]Potremo interpretare le due versioni di Sonic[/quotedx]L’Avatar non sarà comunque l’unico personaggio che potremo interpretare durante le disavventure di Sonic Forces. Immersi tra il presente ed il passato, il titolo ci metterà anche nei panni delle due note versioni di Sonic, stravolgendo quindi alcuni elementi del gameplay. Con il porcospino classico, presente nella trilogia originale, ci troveremo infatti ad affrontare dei livelli tradizionali, dove la precisione nel platforming si rivelerà un elemento pressoché essenziale. In maniera completamente opposta, il Sonic moderno filerà invece in vere e proprie gare, dove il nostro unico compito sarà quello di correre ed affrontare velocemente dei rarissimi ostacoli.

La cura del Sonic Team si è quindi concentrata a differenziare le tre versioni giocate, facendo spiccare ognuna di loro con dettagli e sonorità particolari. Le zone della versione Classica di Sonic verranno infatti accompagnate da tracce prettamente ispirate alla trilogia originale della serie, mentre la colonna sonora della forma Moderna sarà immersa nel rock. Infine, le canzoni del nostro Avatar avranno un accompagnamento vocale ed orchestrale, valorizzando ogni livello con una cura nei dettagli eccezionale. In ogni caso, il grado di sfida si rivelerà sempre tarato verso il basso, non necessariamente un difetto ma un elemento da tenere in considerazione prima dell’acquisto.

IL TRIONFO DEL MALE

La narrazione non è mai stata il punto forte di Sonic, eppure Forces ha tentato di ridare lustro a figure come il Dr. Eggman o Shadow, grazie ad una storia che è riuscita a sfruttare moltissimi luoghi comuni della serie per regalarci un episodio sicuramente originale. Cade fin da subito una figura eroica come quella di Sonic, che viene facilmente eliminata dal Dr. Eggman e dai suoi scagnozzi. Da quel momento, gli antagonisti storici (e una nuova minaccia) prendono il controllo dell’intero pianeta, vincendo così una guerra continuamente fronteggiata da entrambe le parti. Amy, Silver e tutti gli altri personaggi della serie non si danno però per vinti, formando lentamente una nuova Resistenza. È finalmente giunto il tempo di reagire, ma al gruppo manca ancora un soldato in grado di combattere in prima linea contro l’esercito robotico di Eggman. Entra così in gioco il nostro Avatar, che viene contestualizzato in maniera semplicistica (ma funzionale) nella narrazione di Sonic Forces.

[quotesx]La trama è simpatica e intrattiene[/quotesx]Nonostante non ci sia da aspettarsi risvolti shakespeariani (sarebbe folle, del resto), la trama è simpatica e intrattiene, e riprende quanto c’era di buono nella serie Sonic Boom trasmessa da Cartoon Network; per il fan, l’attrattiva principale è rappresentata dalla possibilità di vedere tutti, ma proprio tutti gli amici di Sonic, dai più famosi come Amy fino al coccodrillo Vector.

La nostra avventura nelle 30 Fasi di Sonic Forces è tuttavia durata meno di 10 ore (senza contare la raccolta dei collezionabili), e il prezzo budget del titolo riesce a giustificare solo in parte una brevità obiettivamente scarsa. Va detto, comunque, che recuperare tutte le Monete Rosse delle zone, provare le Fasi alternative e tentare di superare il record più alto sono tutti elementi che possono allungare il tempo di gioco. Le strade offerte da Sonic Forces vengono poi chiuse dalle Sfide e dalle Giornaliere, che danno al giocatore un motivo in più per tornare nel mondo del porcospino blu con delle ricompense continue legate al buon Avatar.

Non avrebbero comunque guastato, nello specifico, modalità più interessanti per far interagire gli Avatar creati, che per ora possono essere soltanto condivisi e sfruttati in altre microsezioni del gioco; il gameplay e il level design beneficerebbe, inoltre, di una generazione più complessa, che possa intrattenere maggiormente il giocatore e dargli più vie strategiche nelle Fasi del titolo, soprattutto nei confronti dei nemici e delle boss fight, che risultano purtroppo prive di mordente.

L’ELEGANZA DEL RICCIO

Non possiamo dire che Sonic Forces appartenga al lato oscuro del nostro velocissimo beniamino, anzi. Sonic Team ha tentato il tutto per tutto con questo suo nuovo progetto e c’è da dire che, in fondo, molte meccaniche sono state implementate con competenza. I livelli sono tanti ed alcuni riescono a sorprendere, anche grazie al nuovo Hedgehog Engine 2, il quale arriva a regalare un colpo d’occhio fenomenale in alcune Fasi e a garantisce una fluidità fissa sui 60fps.

La cura nei dettagli è quindi elevata in ogni campo, colpendo perfino minuzie come le pose di vittoria del nostro Avatar. Parlando del personaggio creato dal giocatore, il Guardaroba offerto da Sonic Forces, fatto da occhiali, vestiti e copricapi di ogni genere, riesce tranquillamente a diversificare tutte le creazioni che verranno sperimentate nel corso dei mesi. Le problematiche più gravi sono quindi relative a una generale mancanza di rifinitura, come se il team avesse voluto sperimentare senza concentrarsi sul raffinamento di ogni singola meccanica. Con Sonic Forces, la rivoluzione è iniziata, e se continuerà su questa scia la serie ha grandi possibilità di arrivare, finalmente, a quella ribalta che i fan aspettano ormai da anni.