Lara Croft and the Temple of Osiris – Anteprima

Nato con l’intenzione di dare un taglio diverso alla serie di Tomb Raider, Lara Croft and the Guardian of Light si è dimostrato fin da subito un prodotto di tutto rispetto, ben più di una banale operazione commerciale volta solo a sfruttare il nome di una delle serie più amate di tutti i tempi. Abbandonata l’impostazione action-adventure in terza persona, ci siamo ritrovati in un ambiente isometrico caratterizzato da una componente fantasy ben più marcata rispetto alla saga principale. Grande enfasi sull’azione, ma con una notevole componente puzzle legata specialmente alle abilità della bella archeologa. Non mancava nemmeno il co-op, sia in locale che online, che vedeva coinvolto Totec, un antico guerriero Maya in lotta contro l’ennesima entità malvagia.

[quotedx]Lara Croft and the Guardian of Light è un prodotto di tutto rispetto, non una banale operazione commerciale[/quotedx]
Quasi inaspettatamente, a distanza di oltre quattro e passa anni, Crystal Dynamics ha deciso di produrre un seguito, probabilmente forte del successo ottenuto dal reboot di Tomb Raider, il cui sequel si trova attualmente in sviluppo come esclusiva (temporanea) per Xbox One. Arriviamo così ai giorni nostri, con la prima prova su strada di questo Temple of Osiris che, come è facilmente intuibile dal nome, abbandona la giungla dell’America centro-meridionale per trascinarci nel deserto egiziano, pur sempre in un contesto tombarolo (e ci mancasse altro). Questa volta toccherà affrontare nientemeno che Set, la ben nota divinità della mitologia egizia dalla testa di sciacallo. Niente paura però (beh, insomma…), dato che in questa avventura ci affiancheranno non uno, non due, ma ben tre compagni: Carter Bell, un archeologo rivale di Lara, affiancato da Isis e Osiris, fratelli del suddetto Set ma intrappolati in forma umana (altrimenti era troppo facile).

Lara Croft and the Temple of Osiris ante 01

Questo raddoppio di personaggi è di per sé indicativo di uno stile di gioco volutamente più frenetico, quasi da party game. Non fraintendete: Temple of Osiris non si è trasformato in una produzione Nintendo, semplicemente gli sviluppatori hanno voluto spingere l’acceleratore sul fattore co-op, rendendo il tutto più frenetico e per certi versi caotico. Queste sensazioni sono scaturite da una appassionante sessione di circa mezz’ora, che ci ha visti coinvolti insieme ad altri colleghi del settore, in una prova multiplayer co-op rigorosamente in locale. Il tutto, per la cronaca, girava su un PC di quelli da Lan Party (piccolo e inc… arrabbiato, insomma) con quattro pad wireless di Xbox 360. Piccola curiosità, a schermo apparivano i simboli home e back di Xbox One, a indicare che finalmente il nuovo controller sta entrando ufficialmente nel mondo dei personal computer.

[quotesx]gli sviluppatori hanno voluto spingere l’acceleratore sul fattore co-op[/quotesx]
I quattro personaggi precedentemente descritti dispongono di differenti abilità, ma solo nel limite della coppia. La scelta “furba” di Crystal Dynamics è stata differenziare i “poteri” fra gli umani, Lara e Carter, e le divinità, Isis e Osiris. In particolare i primi due vantano un’arma da fuoco di base e, soprattutto, un rampino per arrampicarsi in giro sfruttando appositi elementi del fondale. L’altro duo invece dispone di un bastone in grado di sparare un raggio di luce e la capacità di generare uno scudo sferico, sul quale gli altri giocatori possono anche saltare (utile per raggiungere punti elevati privi di agganci). La cooperazione comunque rimane fondamentale, pertanto non di rado toccherà collaborare insieme ai compagni di gioco per risolvere puzzle ambientali ed eliminare i nemici con maggiore efficacia. Esiste comunque una componente competitiva, dato che sulla mappa sono sparsi tutta una serie di collezionabili che funzionano proprio con il metodo de “il primo che arriva, arraffa”. Inoltre, alla fine di ogni livello c’è una classifica che metterà nero su bianco i migliori e i peggiori della partita, con bonus differenti.

Lara Croft and the Temple of Osiris ante 04

Non temano comunque gli amanti del gameplay in solitaria: esattamente come in Guardian of Light, si potrà comunque godere del gioco in single player, il gameplay verrà adattato di conseguenza, idem nel caso di due o tre giocatori. Vi è insomma l’idea di un approccio scalabile decisamente interessante; resta solo da capire, all’atto pratico, come funzionerà il tutto. Due parole infine sull’aspetto tecnico, migliorato in tutto e per tutto rispetto alla precedente release (e ci mancasse altro, son passati giusto quei 4 anni…) e perennemente inchiodato sui 60 fps. Non abbiamo però la minima idea dell’hardware infilato nel PC di cui parlavamo qualche riga più sopra, ma dubitiamo occorrerà chissà quale mostro per far girare più che dignitosamente il tutto. Come è noto, sono previste anche versioni PS4 e Xbox One, sulle quali però il distributore non ha saputo dirci nulla di preciso in merito. In ogni caso mancano ancora diversi mesi all’uscita, fissata per il 9 dicembre, quindi non è esclusa un’ulteriore prova su console nei prossimi mesi.