SPECIALE – Black Friday: quel venerdì che troppo nero non è

Un venerdì nero, che forse troppo nero non è. Questo perché il Black Friday è un giorno, per quanto non festivo, legato a doppio filo agli acquisti, osservato e analizzato costantemente dagli esperti finanziari e dalle borse statunitensi ed internazionali. Da non scambiare con il ben diverso (ma spesso altrettanto allettante) Cyber Monday, ossia il primo lunedì successivo al venerdì nero, giorno di soli sconti relativi all’elettronica. Il venerdì nero è caratterizzato da un’offerta di ribassi esclusivamente online apparentemente senza eguali e le grandi catene commerciali, ed è a conti fatti l’ennesima cosa importata dagli USA dove, il venerdì dopo il Giorno del Ringraziamento, i negozi propongono questi iper-sconti per lo shopping di Natale (che guarda caso, nel momento in cui scrivo, dista poche settimane). Il primo Black Friday della storia fu quello di Macy’s, uno dei più noti brand americani relativi alla grande distribuzione, nel lontano 1924.

Perché “nero”? Forse perché, perlomeno così narra la leggenda, i vecchi registri contabili dei negozianti (compilati a penna, non vi era traccia di vari programmi per PC) usando inchiostro rosso per i conti in perdita e quello nero per i conti in attivo. E nel venerdì dopo il Giorno del Ringraziamento, a rigor di logica, i conti finivano in nero proprio a causa di questi spaventosi ribassi. Altra teoria (forse un tantino meno realistica della precedente, ma altrettanto valida) è che il colore scuro sarebbe causato dall’immagine del traffico della gente sulle strade e all’ingresso dei negozi, dovuto alle centinaia e centinaia di americani attirati da sconti validi ovviamente soltanto quel giorno. I migliori Black Friday dagli anni Ottanta in poi, infatti, sono ricordati proprio come code chilometriche dinanzi alle catene di grande distribuzione, tanto che alcuni clienti decidevano di dormire all’addiaccio per strada pur di riuscire ad essere tra i primi ad entrare nel negozio prescelto.

Ed oggi? In concomitanza con l’avvento del commercio elettronico sempre più diffuso, il Black Friday si è spostato ogni anno di più verso l’online. Eseguire acquisti a prezzi irrisori stando comodamente seduti sul divano di casa, aspettando che il fidato corriere bussi all’uscio della nostra porta, è sicuramente migliore che aspettare per ore, restando in attesa in coda all’ingresso dei negozi. Ovviamente, non sfuggono a questo evento tutti i grandi portali che offrono videogiochi e prodotti di intrattenimento in digital delivery, da Nintendo ad Amazon, passando infine per Sony con le offerte dedicate ai canali PlayStation. L’imbarazzo della scelta, insomma. In virtù di questo, ed in virtù del fatto che mentre leggete queste mie righe il calendario segna “casualmente” proprio il 27 novembre (ossia il Black Friday 2015), il mio consiglio è uno ed uno soltanto: preparate il portafogli, inutile sfuggire al venerdì nero.