Abisso Provato dalla Milan Games Week 2019

906 Games Abisso

Abisso Provato | Abisso di 906 Games era uno dei videogiochi che personalmente avevo adocchiato con maggior interesse nel corso di questa Milan Games Week 2019. D’altronde, non ho mai fatto mistero di apprezzare particolarmente avventure grafiche come The Vanishing of Ethan Carter, Everybody’s Gone to the Rapture e What Remains of Edith Finch: chiacchierando con il principale designer del gioco, Giulio Perez, ho subito identificato le principali fonti di ispirazione del progetto che lui e i suoi colleghi stanno portando avanti.

Anche Giulio, infatti, ĆØ un grande estimatore delle opere succitate, dalle quali ha tratto piĆ¹ di uno spunto nello sviluppo di Abisso, mescolandone i principali punti di forza (atmosfera, impatto, narrativa) a tematiche quanto mai attuali come la depressione e l’incertezza verso il futuro di un’intera generazione.

Abisso, un’avventura a tinte oscure sul Lago di Como

La prima particolaritĆ  di Abisso, che poi ĆØ anche quella che lo lega indissolubilmente al vissuto personale dei suoi autori, ĆØ l’ambientazione, interamente localizzata sulle sponde del Lago di Como e nei suoi dintorni. I ragazzi di 906 Games, infatti, provengono quasi tutti da quelle zone e hanno messo parecchio di loro stessi nell’opera che stanno sviluppando, al punto da far coincidere lo stesso designer, Giulio, con il protagonista stesso del gioco, impegnato in un’odissea per salvare la sua amata, Elena. C’ĆØ un legame molto stretto fra la storia raccontata e il mondo di oggi, in cui sempre piĆ¹ ragazzi vivono nel timore di affrontare difficoltĆ  sempre piĆ¹ grandi, soprattutto dal punto di vista economico, che impedisce di trovare una propria “stabilitĆ ”, anche interiore: le tematiche raccontate da Abisso, in effetti, partono proprio da qui.

Metaforicamente, Giulio ed Elena rappresentano due ragazzi qualunque, chiamati a confrontarsi con le difficoltĆ  di tutti i giorni e i problemi personali e sentimentali che ne scaturiscono. Com’ĆØ ovvio, nel gioco il tutto ĆØ trasposto in chiave idealizzata, con il protagonista “assistito” da una misteriosa luce, unico “faro” nel buio, che gli permette di seguire, come molliche di pane, le tracce lasciate dalla ragazza, imbarcandosi in un viaggio e in una sfida soprattutto mentale e metafisica.

https://www.youtube.com/watch?v=ySb0vwvNNb4

Tradurre tutto ciĆ² in salsa ludica ĆØ piuttosto semplice: Abisso ĆØ un’avventura che fa dell’impatto visivo il suo principale punto di forza, a cui si contrappone un voluto minimalismo nel gameplay. A livello “giocoso”, il titolo ĆØ legato alla risoluzione di semplici enigmi tramiteĀ  qualche oggetto chiave, spesso recuperabile illuminando zone buie con una torcia.

Il team ha modellato il gioco servendosi dell’Unreal Engine 4, con un particolare stile, volto a sfumare e sfocare i contorni, che gli conferisce quel che di sognante che cosƬ bene caratterizza le sue illustri ispirazioni. L’intenzione ĆØ di “immergere” il protagonista nelle acque del lago, calandosi nelle sue profonditĆ  pur senza entrarvi fisicamente, il che contribuisce ad acuire il senso di spaesamento generale, dando quel “quid” in piĆ¹ in grado di caratterizzare sufficientemente il gioco a livello visivo. Elemento che, di questi tempi, ĆØ fondamentale per riuscire ad avere per le mani un prodotto fatto e finito, che poi ĆØ l’obiettivo che Abisso dovrĆ  raggiungere, approdando infine su Steam.

Nato nello scorso millennio con una console fra le mani e rimasto per molti anni confinato nel mondo distopico della Los Angeles del 2019, ha infine deciso di uscirne per divulgare al mondo intero le sue piĆ¹ grandi passioni: il videogioco in tutte le sue forme, il cinema (quello vero) e Dylan Dog.