Granblue Fantasy Versus Recensione: il picchiaduro secondo Arc System Works

Granblue Fantasy Versus

Arriva finalmente anche nel vecchio continente il picchiaduro Granblue Fantasy Versus, dopo essere già uscito a inizio febbraio in Giappone e a inizio marzo in America. Allo sviluppo troviamo ancora una volta Arc System Works, che negli ultimi anni si è distinta come una software house specializzata in picchiaduro di alto livello e che ormai possiamo considerare ai livelli di Capcom o SNK, se non addirittura oltre, per l’eccellente qualità raggiunta in questo genere. Questa volta i creatori di Guilty Gear e Dragon Ball FighterZ hanno preso in mano un franchise molto importante, ossia Granblue Fantasy, RPG per mobile nato nel 2014 per mano di Cygames.

In Occidente questa serie è poco conosciuta, dato che il gioco per smartphone (e anche browser) non è mai arrivato ufficialmente, ma in Giappone il nome Granblue è ormai un’autorità nel campo dei videogiochi mobile; basti pensare che hanno contribuito alla sua creazione dei giganti come Hideo Minaba per il character design e Nobuo Uematsu per la colonna sonora, entrambi veterani di Final Fantasy, a cui il gioco di ruolo di Cygames si ispira palesemente. Granblue Fantasy Versus è il primo dei due progetti destinato alle console casalinghe, insieme all’atteso Granblue Fantasy: Relink previsto per PS4, ma ancora senza data d’uscita. Versus uscirà invece il 27 marzo su PlayStation 4, mentre è già disponibile dal 13 marzo su Steam.

Parola d’ordine: accessibilità

Se c’è una cosa che Arc System Works ha sempre fatto bene con i suoi titoli è quella di creare picchiaduro per il competitivo con un sistema semplice da comprendere, ma al contempo profondo e complesso da padroneggiare. Gli sviluppatori si dimostrano inoltre sempre attenti ai dettagli importanti per i fan: lo abbiamo visto ad esempio in Dragon Ball FighterZ, dove è stata riposta un’incredibile attenzione nel creare animazioni fedeli ai disegni del manga di Akira Toriyama. Si potrebbe dire che gli sviluppatori di questa software house riescano a estrapolare l’essenza dei titoli su licenza su cui lavorano e abbiano poi la capacità di trasformarli in picchiaduro di alta qualità sia per i fan della serie in questione che per i professionisti di questo genere. In questo Granblue Fantasy Versus non fa eccezione.

Granblue Fantasy Versus combattimento

Il titolo ispirato dall’RPG di Cygames è stato pensato principalmente come un picchiaduro dalle meccaniche semplificate e adatto a tutti. Ovviamente, come in ogni gioco di Arc System, non mancano tecnicismi e comandi avanzati che permetteranno ai pro player di fare cose incredibili, ma l’accessibilità è indubbiamente maggiore anche rispetto a Dragon Ball FighterZ, che già era stato considerato più semplice dei precedenti lavori del team di sviluppo. La semplificazione più importante è legata alle mosse speciali. I diversi attacchi unici di ogni personaggio sono eseguibili con la pressione di un solo pulsante, a cui si può aggiungere una direzione per cambiare tipo di mossa. Nel riprendere lo spirito originale di Granblue, è stato inserito un sistema di cooldown per ogni attacco speciale, in modo da simulare l’utilizzo delle skill in un RPG. Dunque non sarà più possibile spammare con troppa frequenza attacchi a lungo raggio nello stile di un Hadoken.

Questo sistema però ha due diversi utilizzi: ogni mossa può essere fatta sia con il comando semplificato che con il comando normale, ossia i classici quarti o mezze lune alla Street Fighter. Se una mossa viene utilizzata con il comando classico avrà un tempo di cooldown minore rispetto alla versione semplificata. Esistono poi le mosse Plus, versioni più potenti di quella base, che solitamente negli altri picchiaduro consumano almeno una barra per le super mosse, mentre qui hanno semplicemente un cooldown più lungo. La barra delle super mosse esiste e permette di usare le Skybound Art (SBA) e le Super Skybound Art (SSBA), le classiche super mosse che fanno molto male agli avversari. La differenza è che la SSBA può essere usata soltanto quando la salute è sotto il 30% ed è, ovviamente, più dannosa.

SSBA

Il sistema di combo può spiazzare chi è abituato ai titoli di Arc System Works. Nonostante esistano gli attacchi leggero, medio e forte (più un comando con un’abilità unica che cambia da personaggio a personaggio), questi non si potranno concatenare tra di loro in una combo sferrandoli in ordine crescente di potenza. Questo sistema definito “Gatling Combo” e nato in origine con Darkstalkers, era ormai un punto fermo delle produzioni della software house giapponese. Le combo in questo caso saranno principalmente della auto-combo molto brevi (3-4 colpi massimo) che potranno essere concatenate premendo ripetutamente un solo tasto d’attacco tra i tre disponibili. Al massimo potrete far seguire a questa auto-combo un attacco speciale o una SBA per concludere. L’unico modo per poter creare delle combo più complesse è quello di mettere l’avversario all’angolo e sfruttare il rimbalzo che questo subirà per i nostri attacchi per continuare a colpirlo, situazione in realtà molto più facile da ottenere rispetto ad altri titoli simili.Granblue Narmaya

Dimenticatevi dunque combo kilometriche in aria, azioni superveloci e scambi di colpi serrati. Granblue Fantasy Versus è un picchiaduro più lento e ragionato, che fa della fase Neutral il suo punto focale, risultando più simile, come ritmi a uno Street Fighter o a un King of Fighters. Da quest’ultimo titolo SNK prende anche due meccaniche difensive, ossia la schivata sul posto in grado di evitare con il giusto tempismo ogni colpo tranne le prese, e lo scatto in avanti, utile per evitare proiettili e arrivare alle spalle dell’avversario, ma che lascia vulnerabili ai colpi bassi e alle prese.

Nel complesso: la semplificazione delle mosse, il ritmo più pacato e meno frenetico e la gestione dei cooldown e dello spazio rispetto all’avversario danno un sapore unico a Granblue Fantasy Versus, che riesce a divertire sia i neofiti del genere che i veterani. Ovviamente chi è esperto di picchiaduro riuscirà a trovare subito delle strategie più efficaci, soprattutto per chiudere all’angolo un avversario e fare ingenti danni con combo prolungate, ma la forza maggiore del titolo è data proprio da una minor complessità di fondo che, con un po’ di impegno e allenamento, può rendere accessibili le tecniche più avanzate a chiunque.

Percival

A supportare questa voglia di “insegnare” a giocare in maniera corretta ai picchiaduro, troviamo una modalità training in grado di offrire una serie di missioni specifiche per allenare il giocatore ponendolo in diverse situazioni. Questa modalità è molto ben realizzata e permette di comprendere chiaramente sia i comandi base che le tecniche avanzate del gioco, con tanto di valutazione finale per capire quanto stiamo facendo bene. Si potranno anche sperimentare alcune combo per ogni personaggio e persino il metodo migliore di affrontarli analizzando i punti deboli di ognuno di loro. A completare il tutto è presente anche un glossario che spiega alcuni dei termini “tecnici” utilizzati solitamente nei picchiaduro e pensati per chi non mastica il genere. Insomma, Arc System Works si è impegnata molto per aiutare i giocatori a capire questo genere, non soltanto in relazione a Granblue Fantasy Versus, ma anche per i titoli che arriveranno in futuro.

Eroi per tutti i gusti

Uno dei difetti principali di Granblue Fantasy Versus è legato a un cast molto esiguo. In totale avremo 11 combattenti di base, a cui si aggiungerà un combattente extra una volta finito l’RPG Mode. Attualmente sono già disponibili due personaggi tratti dal primo Season Pass, che aggiungerà in totale cinque nuovi volti (il primo però, Beelzebub, è quello sbloccabile citato prima). Questi primi cinque personaggi extra arriveranno tutti entro maggio e sarebbe stato onestamente meglio includerli direttamente nel gioco base, data la velocità con cui usciranno. Inoltre, è già stato annunciato un secondo Pass con nuovi personaggi in arrivo. Il franchise di Granblue Fantasy è costellato da miriadi di personaggi che sono la forza principale della saga; Il gioco mobile ha almeno un centinaio di eroi tra le sue fila, per questo ci saremmo aspettati un cast più nutrito per iniziare.

Versus granblue

Fortunatamente i combattenti presenti sono tutti ben realizzati e offrono un approccio unico alla battaglia. Avremo personaggi indicati per i neofiti, come il protagonista Gran o Katalina, che hanno uno stile che ricorda molto i classici Ryu e Ken, con attacchi a distanza ed equivalenti dello Shoryuken. Non mancheranno poi i personaggi grossi, lenti e dannosi, come Ladiva, che sarà fondamentalmente un grappler, e Vaseraga, in grado di colpire duro e con un certo range con la sua enorme falce. Presenti anche gli zoner, come Metera e Ferry, in grado di attaccare a distanza a di controllare la posizione del nemico, e i rushdown, personaggi molto agili e che puntano al corpo a corpo, come Lancelot e Zeta, e ancora altri davvero particolari e unici come Lowain e i suoi fratelli, in grado di evocare una potente Primal Beast (in pratica le summon in stile Final Fantasy) nella loro Super Skybound Art, bestia che sarà poi completamente controllabile dal giocatore.

Gli archetipi dei picchiaduro sono pienamente rispettati e ci sono abbastanza stili diversi da accontentare ogni tipo di giocatore. Nel complesso al momento non ci sono nemmeno grossi sbilanciamenti tra i personaggi, con un buon equilibrio di potenza. Certo, ci sono combattenti più facili da utilizzare rispetto ad altri, ma nessuno ha dei matchup troppo negativi e tali da renderlo inutilizzabile. Vedremo se quest’equilibrio verrà mantenuto anche con l’introduzione dei nuovi volti dei DLC.

Anima da RPG

Granblue Fantasy presenta diverse modalità di gioco. Troviamo il classico Arcade, per chi vuole una serie di scontri senza troppa storia per un totale di sette incontri. Alla fine verrete premiati con uno speciale artwork, diverso per ogni personaggio. La particolarità dell’Arcade è che a ogni scontro ci permette di selezionare avversario e livello di difficoltà tra tre scelte. Ad esempio, se affrontiamo un personaggio a livello di difficoltà normale, potremo poi scegliere la difficoltà e l’avversario per il successivo scontro tra tre differenti opzioni, ossia facile, normale o difficile, a seconda della nostra preferenza. Poi c’è la modalità Versus, molto classica, che permette scontri singoli contro la CPU o contro un altro giocatore in locale, e infine le modalità allenamento: quella classica e quella speciale che accennavamo in precedenza.

Granblue Fantasy Versus RPG Mode

La vera anima del gioco in single player sta nella modalità RPG, ossia uno Story Mode più elaborato del solito. Chi non conosce molto bene i personaggi e le ambientazioni di Granblue si ritroverà un po’ spiazzato, dato che la trama fa partire le vicende molto dopo l’inizio della storia ufficiale. Esiste comunque un glossario molto dettagliato – e consultabile anche durante i dialoghi – che spiegherà ogni aspetto della lore del gioco. Ad ogni modo si tratta di una storia originale e non particolarmente complessa, pensata più per i fan dei personaggi e costretta a restare entro certi limiti dovuti ad esigenze di gameplay. In termini di funzionamento, la modalità RPG ha alcune differenze rispetto a quanto visto nel picchiaduro classico. La struttura della modalità è divisa in sei capitoli, ognuno formato da diversi scontri, che si alterneranno a dei classici dialoghi in stile visual novel. Nei momenti più importanti ci saranno dei filmati realizzati con il motore di gioco, la cui bellezza supera persino quella della serie animata.

In termini di gameplay il gioco riprende molte meccaniche tipiche da RPG, con la possibilità di far aumentare di livello i nostri personaggi e di equipaggiarli con delle potenti armi che ne aumentano l’attacco, unica caratteristica presente oltre agli HP. Anche le armi saranno potenziabili, spendendo il denaro ottenuto negli scontri, e saranno dotate di elementi e skill che le renderanno più efficaci contro alcuni tipi di nemici. I combattimenti hanno come base quello del picchiaduro classico, ma si differenziano in tre diverse tipologie di scontro con regole e meccaniche molto differenti. La prima tipologia ci vedrà affrontare diversi nemici semplici, come soldati, goblin o altri mostri. In questo caso il gioco diventa una sorta di picchiaduro a scorrimento classico, anche se le mappe sono limitate in ampiezza ai livelli degli scontri in versus. Ci saranno poi gli scontri contro gli altri personaggi, che avverranno in maniera simile agli scontri classici, ma che saranno in modalità Boss. In questo caso le meccaniche si rifanno al Granblue per mobile: i boss entreranno in modalità Overdrive dopo alcuni colpi subiti e in questo stato saranno più potenti; noi dovremo svuotare una nuova barra per farli tornare normali. Dopo un bel po’ di danni subito, entreranno nello stato Break, in cui invece saranno più vulnerabili. Infine ci sono le boss battle contro le Primal Beast, combattimenti contro dei mostri enormi davvero ben realizzati e spettacolari sia come meccaniche che come resa grafica.

Primal Beast Boss Fight

Il difetto principale di questa modalità è che è davvero troppo semplice. Le idee inserite sono buone e per un picchiaduro a incontri questa modalità mostra un’incredibile varietà di situazioni, ma, ad esempio, gli scontri contro tanti nemici semplici alla lunga risultano noiosi, perché affronteremo dei manichini messi lì soltanto per essere malmenati senza quasi reagire. Anche gli scontri contro gli altri personaggi saranno molto semplici; si sentirà un minimo livello di sfida solo contro le impressionanti Primal Beast. Finendo la modalità, si sbloccherà un livello di difficoltà superiore, ma non tutti avranno voglia di rigiocarsi interamente la modalità per assaporare scontri più difficili, a meno di non essere a caccia di trofei.

Tolta questa problematica, la modalità è molto curata anche nei dettagli: sarà presente anche una sorta di dungeon opzionale a più livelli, si potranno forgiare nuove armi con alcune di queste che potranno essere usate come nuove skin per le armi dei personaggi e sarà possibile persino ottenere e utilizzare delle skill di supporto da usare in battaglia, come comandi extra esclusivi solo per questa modalità. Nel complesso questa modalità ha anche una buona durata, infatti è completabile in circa 6 o 7 ore. Ci sarà anche la possibilità di affrontare alcune missioni, principalmente i boss, in cooperativa con un secondo giocatore online o in locale, cosa possibile anche con la CPU, ma quest’aspetto semplificherà ulteriormente le diverse battaglie.

Passando alla modalità multiplayer, il gioco ci chiederà all’inizio di affrontare 7 scontri, 5 contro la CPU e due online, per valutare il nostro livello di abilità e assegnarci un grado: combattendo in modalità Classificata potremo farlo aumentare se riusciremo a vincere diversi scontri. Per il resto ci sono le partite classiche, divise in grosse lobby selezionate per continente e nazione, come avveniva anche in Dragon Ball FighterZ, oppure creando delle stanze private o pubbliche dove invitare altri giocatori. Il netcode è purtroppo ancora delay-based, come lo era in FighterZ: non è pessimo e si riesce a giocare anche piuttosto bene finché si gioca con avversari europei, ma inizia a sentirsi prepotentemente la lag con avversari d’oltreoceano. Sarebbe stato molto meglio avere un netcode rollback-based come in Mortal Kombat 11 o, di recente, in Street Fighter 5, ormai molto più adatto al gioco online.

Tecnicamente invece il gioco è uno spettacolo per gli occhi, per quanto riguarda la resa sia dei personaggi che dei diversi livelli. In Arc System Works sono dei maghi a lavorare con l’Unreal Engine 4 e di gioco in gioco riescono a creare dei modelli 3D che superano di gran lunga le controparti delle versioni animate. La fluidità del titolo è garantita sempre, con qualche lieve calo di frame durante le scene introduttive prima di ogni incontro, ma una volta iniziato il combattimento fila tutto liscio.

Granblue Fantasy Versus è un picchiaduro dalle meccaniche uniche che si rifanno all’originale RPG per mobile. Il titolo è sicuramente ottimo per tutti coloro che vogliano avvicinarsi al genere, per via di una curva di progressione per nulla proibitiva, mantenendo comunque degli aspetti tecnici complessi che lo renderanno godibile anche per i pro dei picchiaduro. Interessanti i personaggi presenti, soprattutto per stili di combattimento e varietà, peccato soltanto per l’esiguo numero presente al lancio. La modalità RPG dà poi una marcia in più al titolo, riuscendo a offrire qualcosa di più originale rispetto al classico Story Mode, con l’unica pecca di essere eccessivamente facile. In definitiva Granblue Fantasy Versus è un ottimo titolo sia per i neofiti che per i veterani, che sicuramente saprà divertire tutti per molte ore con le innumerevoli sfide che saprà offrire.

Di stirpe vichinga, sono conosciuto soprattutto con il soprannome “Shiruz”, tanto che quasi dimentico il mio vero nome. Videogiocatore incallito sin dall’alba dei tempi, adoro il mondo videoludico perché dopo tanto tempo riesce sempre a sorprendermi come la prima volta. Scrivo ormai da diversi anni di questa mia passione per poterla condividere con tutti. Sono uno dei fondatori di Orgoglio Nerd e sono anche appassionato di tutto ciò che riguarda la cultura giapponese e la mitologia (in particolare quella nordica).