Matrimonio Microsoft-Bethesda: una scelta che va oltre la semplice console war?

Bethesda Zenimax

Ieri รจ successo qualcosa di assolutamente imprevedibile! Un avvenimento che nella sua portata immensa ha scosso nel profondo le fondamenta del mondo dei videogiochi, un matrimonio clamoroso. Piรน ci penso e piรน non riesco a pensare ad un’anomalia del genere accaduta nel passato. Sรฌ, abbiamo avuto fusioni, grandi fusioni, accorpamenti, rapporti di esclusivitร  ma l’unica cosa a cui riesco a pensare che per movimento di soldi si avvicina all’acquisizione di Bethesda (e della sua holding ZeniMaX) รจ quello che accadde nel 2009 quando Disney acquistรฒ Marvel Entertainment per circa 4 miliardi di dollari. In questo caso perรฒ le differenze sono principalmente due: innanzitutto, per dovere di precisione, i miliardi di cui parliamo adesso sono 7.5 e non 4, quindi non proprio spiccioli da carrello della spesa; la seconda, fondamentale, differenza รจ che l’evento del 2009 รจ stato il primo grande passo verso una polarizzazione, a mio avviso preoccupante, del mercato dell’intrattenimento che รจ proseguita con l’acquisto di Fox e la costruzione di un’ecosistema chiuso con a capo un topo. La situazione dell’industria del videogioco (fortunatamente per noi) รจ ben diversa; piรน che una coreografia in solitaria come quella della Disney, una danza a tre, con Nintendo che ormai “balla” dichiaratamente sola avvinghiata alla sua “Nintendo Difference” e lascia libero campo a Microsoft e Sony di suonarsele a colpi di casquรจ.

Bethesda E3 2019

Dove sta andando la Console War?

La situazione tutto sommato negli ultimi anni รจ sempre stata equilibrata, con uno sbilanciamento quasi consolidato a favore di Sony che da anni ormai sforna esclusive capolavoro (almeno a detta dei numeri) e che, a dispetto di tutto, pecche incluse, macina come un treno sia dal punto di vista hardware che software. E Microsoft? Microsoft ultimamente sembrava quasi sottrarsi a questo gioco. Disinteressata a puntare su titoloni e grandi nomi e concentrata invece a farsi le ossa su un terreno del tutto diverso, quello dei servizi e dei contenuti. Per anni lo status quo della console war รจ ruotato attorno al binomio “hardware + software”. La ricetta รจ semplice: produrre la macchina che incontra maggiormente i favori del pubblico grazie ad un ottimo rapporto prezzo-qualitร , piazzarci sopra titoloni costosissimi e stilosissimi, mixare tutto con un marketing e una comunicazione vincente e il risultato รจ garantito. Sony lo fa con le stesse modalitร  da ormai piรน di 20 anni ed รจ diventata una maestra. Microsoft, diciamoci la veritร , in questo senso ha sempre rincorso, cercando di emulare una formula che non le รจ mai appartenuta sotto nessun punto di vista e negli ultimi anni qualcuno deve averlo capito perchรฉ mentre tutti la davano per spacciata con un divario che, da leggermente sbilanciato, nell’ultima generazione si รจ trasformato in un baratro, la compagnia di Redmond ha tirato fuori un paio di cosucce come il cross-play e il Game Pass. Passate piuttosto in sordina o vissute addirittura come un tradimento e una perdita di tempo, sono invece una chiara dichiarazione di intenti: il futuro verso cui Microsoft ha deciso di puntare.

Esclusive o non esclusive? Il futuro dei brand Bethesda

Quando ieri la bomba รจ stata sganciata, ho avuto la percezione che il problema attorno a cui tutto ruotasse fosse l’esclusivitร  o meno dei futuri titoli Bethesda perchรฉ la veritร  รจ che possiamo star qui discutere ore su quanto peso abbiano i singoli brand, litigando su voti e vendite ma signori qui si parla di storia del videogioco. Brand che vanno avanti da 20 anni su qualsiasi piattaforma (perfino sui test di gravidanza) con risultati in termini economici non trascurabili. Io, in primis, ho sentito come una perturbazione nella forza pensando a tutto quello che sarebbe potuto accadere come conseguenza di questo clamoroso matrimonio. Con il cervello obnubilato dalla portata del cambiamento ho subito immaginato futuri apocalittici in cui DOOM e The Elder Scrolls fossero un’esclusiva Xbox / Windows ma poi mi sono resa conto della follia di questo approccio e, rassicurata anche dalle parole di Hines che sul sito Bethesda confermava la loro identitร  e autonomia di developer/publisher e di Phil Spencer che a Bloomberg conferma che per ora tutto rimane come deve essere e che il futuro verrร  deciso “caso per caso” ho razionalizzato l’accaduto. Volendo dare una visione realistica del destino a cui i titoli Bethesda andranno incontro, molto probabilmente i brand storici non subiranno alcun trattamento di limitazione. Sono piuttosto sicura che DOOM, The Elder Scrolls, Wolfenstein e Fallout rimarranno multi-piattaforma con al piรน contenuti dedicati o lanci anticipati a favore dell’hardware di casa. Discorso diverso potrebbe essere per IP nuove ma AGAIN non รจ questo il punto. Bethesda รจ l’ultimo grande polo di produzione/sviluppo di videogiochi con una radicatissima storia nel PC-gaming. A loro della guerra tra console รจ sempre importato poco o nulla e dubito fortemente che questa acquisizione sia frutto delle volontร  di schierarsi in una guerra che fino a ieri non era minimamente di loro interesse. Perchรฉ allora Hines e compagni hanno deciso di farsi acquisire da Microsoft? Certo, hanno avuto 7 miliardi (e mezzo) sonanti di buoni motivi, ma possibile che sia mera cupidigia? รˆ sempre e solo una questione di soldi?

Ok, รจ sempre innanzitutto una questione di soldi… ma ho la vaga sensazione che l’interesse della compagnia americana nei confronti di Xbox sia rivolto non tanto all’hardware quanto alla loro apertura nei confronti del mondo dei servizi e dei contenuti. Il vento sta cambiando. Nell’epoca di Netflix, un’epoca in cui รจ ormai diventato inconcepibile spendere dei soldi per comprare il singolo contenuto, Bethesda mette un piede dentro un sistema in cui ancora non era ancora entrata, quello della distribuzione digitale. E mentre Eletcronic Arts e compagnia se la giocano sfornando piattaforme inguardabili e poco funzionali tipo Origin e Uplay che nessuno usa se non per accaparrarsi i giochi gratuiti, loro fanno il salto della quaglia e si mettono a giocare tutta un’altra partita. Microsoft da canto suo si รจ accaparrata uno dei colossi dello sviluppo e Bethesda d’altronde si รจ assicurata un canale di distribuzione digitale che punta giร  sul futuro, il cui potenziale รจ praticamente illimitato.

La domanda che ora ci poniamo perรฒ รจ la seguente: riuscirร  Sony a rispondere a questa mossa incredibile da parte del suo primo concorrente, magari portando dalla sua un’azienda di “dimensioni” simili, oppure continuerร  per la sua strada fatta di sicurezza intrinseca e consapevolezza (interna) di essere ancora la piรน forte sul mercato? Ma soprattutto: Microsoft si fermerร  con le acquisizioni, oppure ha nel mirino qualche altro studio da mettere sotto la propria bandiera?

Doom Eternal

Dite ancora che รจ solo una questione di soldi? Quanto tutto questo puรฒ cambiare nel medio termine la configurazione dell’industria? Quanto, in realtร , giร  sta cambiando e non non ce ne siamo accorti, ancora ancorati a vecchie logiche di mercato? Se solo penso al fatto che tutto questo รจ successo alla vigilia dei preordini della nuova generazione di Xbox tremo al solo pensiero di quello che accadrร  di qui a qualche anno.
In che epoca magnifica viviamo…

Federica Farace, alias Sister Death, รจ la dimostrazione che i redattori sono come la cioccolata: quelli buoni stanno in Svizzera. Ama i vichinghi, i conigli, Conan, Star Wars e i videogiochi. Spera costantemente che nel mondo si scateni l'apocalisse zombi e non escludiamo che si stia dando da fare per accelerare il processo.