Trails of Cold Steel IV Recensione: la fine della saga

The Legend of Heroes Trails of Cold Steel IV

The Legends of Heroes: Trails of Cold Steel IV è finalmente disponibile su PS4 e nel 2021 lo sarà anche per Switch e PC. La saga di Rean Schwazer e della Classe VII è giunta alla sua conclusione, regalando ai molti fan che l’hanno amata e seguita fin dal suo esordio nel 2013, una finale epico e pieno di emozioni. Una summa dei titoli precedenti, proprio per lasciare i molti fedelissimi con un capitolo conclusivo degno di questo nome. Per capire se Niho Falcom e NIS America siano riuscite nel loro intento, a noi non rimane altro che gettarci nel caotico mondo dell’Impero Ereboniano per vivere una nuova epica avventura.

Trails of Cold Steel IV: la fine della storia

I fatti narrati prendono piede due settimane dopo l’esplosivo finale di Trails of Cold Steel III, quando i nostri eroi scoprono che l’amato condottiero e insegnate, Rean Schwazer, è stato catturato da suo padre, il terribile Giliath Osborne, desideroso di sfruttare il suo potere per il proprio tornaconto. Così, mentre le menti di sempre più persone vengono controllate e Rean ha deciso di cedere al suo lato oscuro, il mondo si trova sull’orlo di una guerra globale. Anche alcuni degli altri avventurieri conosciuti negli episodi precedenti, non se la passano meglio: ad esempio Musse è sparita senza dire niente ed Ash è tormentato dai rimorsi per ciò che ha commesso.

Trails of Cold Steel IV

Nonostante la situazione disperata, gli altri eroi non si perdono d’animo. I membri della Classe VII sono pronti a dare il massimo per trovare e liberare Rean. Una ricerca pericolosa, che li porterà a girare per tutto l’impero alla ricerca dell’amato docente e amico. Per compiere un’operazione di tale portata, però, hanno bisogno di aiuto, motivo per cui partiranno alla ricerca di vecchie glorie e nuovi talenti, così da formare un team con il quale affrontare la minaccia. Così i nostri eroi si muovono per le diverse regioni, raggiungendo anche le nazioni di Crossbell ed Erebonia, mentre l’Impero si trova sempre più vicino a una guerra su larga scala. Per la Classe VII, la liberazione di Rean è solamente il primo passo di quello che sarà il loro destino. Il fine è sempre e solo uno: fermare la terribile organizzazione Ouroboros.

Tanti elementi che si mescolano all’interno di una trama coinvolgente e stupefacente. Una storia che si articola in 4 parti ben distinte, di cui la prima occupa una buona parte della durata del gioco, che ci porterà a viaggiare per tutto l’impero per ben due volte: prima per trovare l’esatta ubicazione del luogo dove Rean si trova e dopo per cercare nuovi e vecchi alleati. Un doppio giro del mondo che, seppur può sembrare inutile e noioso, ci permette di scoprire molti dei segreti nascosti per tutto l’impero. Niente paura, non vi daremo nessun tipo di anticipazione o spoiler: il capitolo finale della storica saga di The Legends of Heroes: Trails of Cold Steel merita di essere vissuto pienamente.

The Legend of Heroes Trails of Cold Steel IV

Tanti personaggi in una trama avvolgente

Oltre a una delle trame più articolate di tutta la serie, Trails of Cold Steel IV può vantare anche un cast stellato ampio e variegato. La guerra globale si fa vicina, le forze da combattere sono terribili e potenti, quindi è giusto radunare più compagni possibili, un vero e proprio esercito assemblato appositamente per far trionfare il bene. All’inizio, però, il gruppo a disposizione sarà composto solamente da Estele, Joshua, Lloyd, Elie e Renne, con il supporto della simpatica KeA. Durante i primi combattimenti, potremo utilizzare 4 personaggi del team con la possibilità di switcharli durante la lotta.

Tutto questo solamente dopo aver visto una lunga sequenza iniziale che mostra cosa è successo dopo la fine dello scorso capitolo. Inutile dirlo: la situazione non è per nulla piacevole. L’impero è sull’orlo di una guerra globale e i cittadini sono preoccupati per il reclutamento generale. Durante il video abbiamo la possibilità di vedere molti personaggi che avranno una rilevanza più o meno importante all’interno della storia. E se per caso doveste perdervi in questa narrazione, ricordate che all’inizio del gioco è presente l’opzione Backstory, che riassume tutte le avventure fino a quel punto. Un riepilogo che sembra fatto più per rinfrescare la memoria ai vecchi giocatori, piuttosto che per aiutare quelli nuovi, per i quali il consiglio rimane sempre lo stesso: giocare ai capitoli precedenti.

Trails of Cold Steel IV

Il numero di characters, come anticipato in precedenza, è davvero notevole. Vengono rese disponibili tante piccole star apparse non soltanto nella saga ma anche in altri titoli direttamente collegati. Anche gli NPC hanno una loro profondità, un passato lieve ma piacevole da scoprire, con storie secondarie ben costruite e divertenti da ascoltare. Purtroppo diversi di questi amici di lunga data (e anche qualche rivelazione inaspettata) non sono giocabili in qualsiasi momento, ma possono essere utilizzati solamente per un tempo limitato. Se da una parte questa scelta tecnica rende più facile gestire la crescita del party, dall’altra avremmo apprezzato una quest finale dove poterli inserire nel gruppo liberamente, come già avvenuto in Trails of Cold Steel II.

Al termine del gioco, della durata complessiva che si aggira tra le 100 e le 140 ore, la sensazione è che in alcuni punti la trama sia stata trattata forse con un po’ di fretta. Bisogna comunque ammettere che il lavoro narrativo è stato di alto livello, andando a chiudere filoni aperti nei vecchi titoli e portandoli a degna conclusione. Un collegamento che viene enfatizzato anche dalla struttura di gioco, che chiede di caricare i salvataggi dei tre titoli precedenti, così da sbloccare interessanti upgrade. Il tutto viene supportato da una colonna sonora originale molto più coinvolgente, nettamente superiore a quella ascoltata nel titolo precedente. Brani musicali che legano emotivamente il tutto, all’interno delle quali spiccano i temi ascoltabili durante le battaglie e quella di sottofondo nella visualizzazione della mappa, molto vecchia scuola JRPG. I brani più coinvolgenti sono probabilmente Deep Carnival e Lyrical Amber, piccoli capolavori musicali, emotivamente intensi.

Trails of Cold Steel IV

Trails of Cold Steel IV: tra gameplay e tante novità

Il cast stellare non è l’unica grande novità presente in Trails of Cold Steel IV. Il titolo offre una gradevole esperienza grafica dal punto di vista visivo. Nonostante si appoggi ancora al PhyreEngine, gli sviluppatori lo hanno comunque sfruttato al massimo, regalando al giocatore un’esperienza del tutto differente rispetto a quella del terzo episodio. In ogni caso i paesaggi e i loro elementi risultano ancor abbastanza statici ma i livelli poligonali sono più belli e le animazioni fluide e decisamente soddisfacenti. In conclusione, anche se il lavoro grafico è sicuramente il fiore all’occhiello della produzione videoludica degli ultimi anni dello studio, forse non è ai livelli di altri titoli presenti oggi sul mercato.

Siccome non si vive solamente di estetica, andiamo a parlare di quelle che sono le grandi novità nel gameplay. Le dinamiche di gioco sono molto simili a quelle viste in precedenza, probabilmente per creare una linea di collegamento con gli altri titoli. Direttamente dal secondo capitolo, inoltre, in Trails of Cold Steel IV tornano le sconvolgenti Lost Art. Queste potenti magie Orbal sono le più antiche del mondo e sono in grado di capovolgere le sorti di una battaglia. Una volta evocate, in cambio di tutti gli EP del suo utilizzatore, possono avere diversi effetti sia sul campo che sul party, come carbonizzare il team avversario o incrementare le caratteristiche del gruppo.

Trails of Cold Steel IV

Una menzione a parte va fatta per l’S-Craft, una funzione che si attiva durante i combattimenti. In cambio di 100 CP (Craft Point), 200 se si vuole un effetto ancora più dirompente, il nostro personaggio effettuerà un attacco che influenzerà tutto il campo di battaglia. Per interrompere la monotonia che potrebbe nascere durante il combattimento, possiamo contare sulle Combat Link, azioni speciali che fanno interagire più personaggi tra di loro. Per eseguire la mossa, però, bisogna avere i riflessi pronti e scegliere rapidamente il pulsante da premere. Bisogna fare attenzione perché anche gli avversari possono contare su attacchi di questo genere, ribaltando anche il risultato di una battaglia che sembrava ormai vinta.

Trails of Cold Steel III è famoso per il gran numero di mini-giochi disponibili, In questo nuovo capitolo, la quantità è stata incrementata ulteriormente. Oltre ai giochi di carte già visti, ora possiamo anche partecipare ad avvincenti partite a blackjack al casinò, abbiamo a disposizione un parco a tema e possiamo divertirci con quello che è a tutti gli effetti un clone di un classico Sega, Puyo-Puyo. Il numero dei concorrenti contro cui scontrarsi è veramente elevato e costituisce già di per sé una sorta di mini-gioco da dover completare, sfidante e divertente. Lo stesso si può dire delle relazioni tormentate di Rean, che durante il gioco avrà diversi appuntamenti ai quali presentarsi, in giro per il mondo. Un girovagare che si addice bene alla struttura generale del gioco, in una mappa ampia colma di segreti da scoprire e aree nascoste da visitare, anche per trovare le mitiche Lost Art.

Grande spazio è stato dato anche ai combattimenti tra robot. In Trails of Cold Steel IV, non soltanto i Divine Knight come Kurt o Altina potranno evocarli, ma anche per gli altri ci sarà la possibilità di richiamare i cosiddetti Soldati Panzier, mecha prodotti in serie utilizzabili da tutti. La presenza massiva di robottoni ha permesso di offrire anche speciali scontri di 3vs3, dove schierare la propria formazione per battaglie all’ultima arma. Al netto di tutti gli elementi, bisogna comunque ammettere che gli scontri di questo tipo, dopo la sorpresa iniziale, ben presto risultano essere abbastanza noiosi e ripetitivi. Se siete alle prime armi con il titolo o con gli JRPG in generale, e tutti questi elementi vi mettono in confusione, nessuna paura: basta premere il pulsante centrale del joystick e il combattimento passerà in modalità automatica.

Trails of Cold Steel IV ha dimostrato di essere un titolo molto particolare. Capitolo conclusivo di una lunga e amata saga, ha cercato di dare il meglio, confermando i punti di forza e cercando di sopperire agli errori dei titoli precedenti. Tutti i fan saranno rapiti dalla narrazione avvolgente che, seppur leggermente lenta in alcuni punti, riesce a chiudere in maniera più che degna le diverse storie. Un’avventura epica, supportata da un gruppo di personaggi vasto, che ripesca vecchie glorie e presenta new entry affascinanti. Il gameplay offre un’azione di gioco variegata, con la possibilità di sfruttare S-Craft, Combat Link, Lost Art e combattimenti tra mecha, evocabili da tutti i personaggi, anche se gli scontri robot 3vs3, altra novità del titolo, alla lunga risultano noiosi. Il livello grafico generale è sicuramente di alto livello, se paragonato ai precedenti, e dimostra il grande impegno profuso per la sua realizzazione, ma purtroppo rimane tutto molto statico. Nonostante questo, Trails of Cold Steel IV è un titolo sicuramente da giocare, per vivere un’avventura originale e per nulla scontata.

VOTO: 8

Andrea Mondati nasce con il gettone per la sala giochi in mano e si massacra le dita distruggendo macchine su Street Fighter. Pur di giocare a Super Mario, prende la scossa armeggiando con un trasformatore rotto. Nella vita di tutti i giorni fa il Videomaker e il Web Editor ed è innamorato delle storie, di tutte le tipologie e forme. Cinema, videogiochi, fumetti e libri sono colonne portanti della sua vita che condivide con coloro che hanno piacere di ascoltare e, naturalmente, raccontare.