Death Stranding Director’s Cut Anteprima: la connessione chirale arriva anche su PlayStation 5

Dal lancio ufficiale di PlayStation 5, abbiamo visto diversi titoli approdare sulla nuova console di casa Sony attraverso un aggiornamento dedicato che sfrutta le novità tecniche introdotte dall’hardware nipponico. Il cosiddetto upgrade gratuito è un’occasione per dare nuovo lustro a quei videogiochi che in parte hanno sofferto in termini di prestazioni sulle piattaforme ormai old-gen, ed oggi quegli stessi prodotti risplendono grazie ad una risoluzione maggiore, un frame rate più fluido e talvolta godono anche dei benefici del raytracing. Sul fronte esclusive PlayStation 4, finora, abbiamo visto diversi miglioramenti, dai caricamenti alle prestazioni, fino alla qualità dell’immagine come è accaduto in God of War, in Ghost of Tsushima o in The Last of Us Parte 2 per quanto concerne gli FPS – giusto per citarne alcuni – . Vi sono ancora altri titoli che in un futuro piuttosto prossimo potranno godere dei miglioramenti offerti da PlayStation 5 e uno tra questi sarà Death Stranding Director’s Cut.

Durante il Summer Game Fest organizzato da Geoff Keighley, vi è stato spazio per una breve – ma anche interessante – intervista a Hideo Kojima, il quale da lì a poco ha presentato il trailer d’annuncio della versione PlayStation 5 della sua ultima creatura, la cui data di lancio sembra essere più vicina di quanto si possa pensare. Dopo averne analizzato il trailer, insieme alle parole del Director stesso il quale, snocciola qualche dettaglio su cosa potremmo aspettarci da questa versione, vogliamo fornirvi le nostre prime impressioni su questa Director’s Cut, senza nascondervi qualche piccola perplessità a riguardo.

Death Stranding

Death Stranding Director’s Cut Anteprima: un trailer a dir poco autoreferenziale, ma non solo.

Death Stranding Director’s Cut è realtà e sbarcherà su PlayStation 5 molto presto, così Hideo Kojima presenta la versione destinata alla nuova generazione di console – leggasi in esclusiva sulla nuova ammiraglia di Sony -, la quale si esibisce in un video tributo autoreferenziale. Il video, catturato direttamente su PlayStation 5, mostra in parte quelli che sono alcuni dei miglioramenti prestazionali del gioco, tra cui un frame rate più fluido ed un’immagine ancor più pulita e dettagliata. Oltre a tutto ciò, possiamo vedere Sam Bridges all’interno di un magazzino presidiato dai terroristi, disposti nel complesso in maniera precisa come delle vere e proprie pattuglie, le quali però si trovano all’interno di un labirintico percorso delimitato da dei sacchi di sabbia. In tutto ciò, vediamo il prodigioso corriere cercare qualche utile stratagemma per eludere la sorveglianza, finché non si imbatte in uno scatolone della Fragile. Benché il lapalissiano riferimento a Metal Gear Solid vien calato come un portentoso asso di bastoni in una partita a briscola, oltre a un rimando ai sogni ormai infranti dei fan che sperano di riabbracciare Solid Snake in un eventuale remake – cosa assai difficile da concretizzare -, abbiamo modo di vedere cosa potrebbe introdurre questa curiosissima Director’s Cut del titolo. Prima di procedere verso questa direzione, ci sembra giusto riprendere le parole di Kojima nell’intervista trattenuta con Geoff Keighley.

Il capo di Kojima Productions ha infatti sottolineato come la sua visione creativa sia incredibilmente mutata nel corso dell’ultimo anno: paragonando la pandemia al radicale cambiamento della società avvenuto dopo il disastro delle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001, Kojima spiega che nel suo modus operandi cercava in qualche modo di prevedere nei suoi giochi ciò che avrebbe sconvolto la società in un futuro non troppo distante, considerando che tali cambiamenti sarebbero arrivati nell’arco di cinque o addirittura dieci anni. Tuttavia, con Death Stranding e la pandemia da coronavirus, due elementi che trovano una certa correlazione nel modo in cui la società ha vissuto tale periodo turbolento, tale cambiamento a sua detta sarebbe arrivato fin troppo presto, tanto da sconvolgere i suoi metodi creativi. Un cambiamento che di certo non ha solamente condizionato il buon Kojima, ma che ha avuto ripercussioni sull’intera industria, a partire dalle tempistiche fino alla logistica, così come tanti studi han dovuto rivoluzionare le proprie metodologie adattandole alle necessità e causando così anche un numero spropositato di rinvii. Da tutto ciò possiamo dedurre parte di questo cambiamento abbia anche influito sulla natura della Director’s Cut di Death Stranding e sul prossimo progetto attualmente in fase di sviluppo nelle fucine dello studio di Tokyo, ed è anche per questo riteniamo che tale edizione destinata su PlayStation 5 punterà ad offrire al giocatore qualcosa che punti ad un intrattenimento più semplice.

Cosa aspettarci dalla Director’s Cut

A giudicare da quel che possiamo osservare nel trailer di Death Stranding Director’s Cut, possiamo immaginare l’introduzione di una sequela di contenuti atti fornire quanto meno una componente più giocosa, o arcade, nell’offerta ludica del primo videogioco di Kojima Productions. Nonostante le sequenze del video presentato all’evento di ieri sera, siano un modo per burlarsi dei recenti rumor che vedevano il realizzarsi di un remake di Metal Gear Solid, possiamo immaginare l’arrivo di una modalità di gioco basato sulle sfide che pone sul piatto d’argento un gameplay completamente stealth. D’altronde, il gioco stesso faceva dello stealth uno dei suoi principi fondamentali per superare le zone invase dalle creature arenate, così come, si poteva avvertire una leggera nota arcade nelle varie consegne effettuate presso i destinatari di riferimento, ed includere queste suddette valutazioni anche in possibili sfide stealth giocabili in luoghi tutt’ora inediti. Dopotutto non è da escludere che la Director’s cut introduca una sensazionale mole di contenuti che arricchiscono sensibilmente il prodotto uscito nel 2019, fornendo così un apporto maggiore alle benvenute migliorie tecniche/grafiche dettate dalle capacità di PlayStation 5.

Tuttavia, nel web impazzano già i primi rumors – da prendere assolutamente con le pinze – sui contenuti di tale edizione, che si presume non si tratti di un semplice aggiornamento, bensì di un titolo “completamente nuovo”. Infatti, le voci di corridoio che hanno invaso il web nelle ore successive all’annuncio, svelerebbero la presenza di un sistema di classifiche basate sui punteggi ottenuti dai giocatori instaurando così un clima più competitivo. Inoltre sembra che tra i contenuti esclusivi di tale edizione vi siano armi, veicoli, missioni, mini giochi ed una nuova area esplorabile – tra cui il magazzino che vediamo nel trailer d’annuncio -. Inoltre si parla del supporto per il feeback aptico, dei trigger adattivi e dell’implementazione dell’audio 3D, mentre dal punto di vista tecnico, vengono menzionati dei caricamenti più rapidi e due modalità grafiche: dalla modalità performance, per un gioco in risoluzione 4K e sessanta fotogrammi per secondo, a quella 4K nativi con widescreen e supporto all’HDR, mentre non è ancora certo l’applicazione della tecnologia raytracing. Tuttavia, ciò che ci lascia qualche perplessità in merito a tali informazioni ormai sdoganate è la modalità di distribuzione di questa edizione: infatti non si parla di un aggiornamento gratuito per le copie PlayStation 4, bensì un upgrade a pagamento per coloro che desidereranno di reimbarcarsi in tale avventura su PlayStation 5. Tuttavia tale voci possono essere ritenute alquanto plausibili, soprattutto per quanto concerne le novità legate al DualSense e i contenuti extra, che riflettono in parte le possibilità già offerte dal gioco base. Tuttavia, Death Stranding Director’s Cut tornerà a far parlare di sé prossimamente, quando Kojima Production deciderà di svelare ulteriori dettagli su tale edizione.

Sam Bridges è pronto a riunire le Città Unite d’America anche su PlayStation 5 in Death Stranding Director’s Cut, un’edizione tutt’ora avvolta nel mistero di cui ci auguriamo che introduca contenuti che sappiano convincere anche i più scettici ad approcciarsi al Kolossal di Kojima Productions. Tralasciando un trailer alquanto burlone – ma non tanto quanto quello dedicato all’urina – , non bisogna escludere l’eventualità di una riedizione destinata a PlayStation 5, simboleggiando non soltanto il miglioramento tecnico del titolo, ma anche l’avvento di nuovi contenuti che potrebbero rendere più o meno appetitosa l’esperienza di gioco. Non ci resta dunque che attendere ulteriori informazioni nelle prossime settimane, in attesa del lancio ufficiale del titolo su PlayStation 5.

Matteo è un grande appassionato di videogiochi, manga ed anime. Come videogiocatore nasce sul Nintendo 64, Il suo primo videogioco? Super Mario 64. Col passare del tempo si è unito alla famiglia delle console di casa Sony e adora in particolare i videogiochi di produzione giapponese, ma grazie anche al suo spirito di cacciatore di trofei, prova interesse in ogni sfaccettatura del videogioco.