The Silver Case 2425 Recensione: omicidi d’Autore

The Silver Case 2425

The Silver Case 2425 è una interessante mini collezione realizzata da Grasshopper Manufacture, leggendario studio di sviluppo giapponese capeggiato dal geniale game designer Goichi Suda, e pubblicata dall’infaticabile NIS America, in arrivo il 9 luglio sulla console ibrida della grande N. La raccolta contiene due piccole chicche, quasi sfuggite al mercato videoludico, ovvero le due parti della Visual Novel intitolata The Silver Case, il primo episodio pubblicato nel lontano 1999 per PlayStation ed il suo sequel diretto, The 25th Ward: The Silver Case, uscito nel 2005 per il mercato mobile. Per i fan di Goichi Suda, soprannominato SUDA51, quindi, è una vera occasione imperdibile per recuperare una piccola gemma dimenticata. Il titolo è stato presentato con un impressionante trailer nel corso del New Game Plus Expo 2021, svoltosi il 4 Marzo 2021 e di cui abbiamo parlato in questa pagina.

The Silver Case 2425 è dunque una riedizione parecchio interessante della Visual Novel originale per Nintendo Switch, poiché, oltre a comprendere tutti i contenuti dei due episodi originali, presenta anche un buon lavoro di rifinitura, ed un adattamento al sistema su cui andranno a girare, con nuove feature dedicate espressamente al Nintendo Switch. Preparatevi quindi a diventare investigatori e ad immergervi nei due coinvolgenti thriller scritti dal Maestro Suda. Inoltre, è bene ricordarlo, entrambe le opere offrono una colonna sonora raffinata ed unica a cura del veterano Masafumi Takada, musicista in forza a Grasshoper Manufacture, già talentuoso autore di diversi titoli realizzati dallo sviluppatore, quali Killer 7, No More Heroes ed il bizzarro Danganronpa. La localizzazione è rimasta ancora una volta solo in inglese, ma si tratta pur sempre di un’opera di nicchia, quindi era facile aspettarsi l’assenza della lingua del Belpaese.

The Silver Case: dopo oltre venti anni la saga sbarca sui lidi Nintendo

Tutto inizia oltre venti anni fa, con la pubblicazione, nel lontano 1999, del primo episodio sulla prima PlayStation in terra nipponica. Il genere delle Visual Novel, all’epoca, è considerato praticamente improponibile sul mercato occidentale, al pari di altri generi di gusto troppo orientale come i deliziosi simulatori di appuntamento o i giochi a tema ferroviario, guida e gestionali dei treni. Pian piano la mentalità comincia a cambiare, ed ecco che il controverso genere, considerato anche più adatto al solo mercato dei computer, fa la sua timida comparsa anche su altre console, e nel 2013 The Silver Case, assieme ad altre opere del genere, arriva su PlayStation 3 e sui due portatili di casa Sony, ovvero la collaudata PSP e l’ancora nuova PS Vita, riscuotendo un buon successo di pubblico e critica. Nel 2016 l’opera arriva anche su Personal Computer e sui lidi Apple, con una conversione per Macintosh e l’anno successivo su PlayStation 4, con due capitoli inediti ad arricchire questa versione, e Linux. Mancava ormai solo Nintendo Switch, quindi, e bisogna aspettare il 2018 per vederla arrivare, ma visto che, nel frattempo è uscito anche un sequel, ecco che Grasshoper Manufacture e NIS America hanno deciso di proporre entrambi gli episodi in un unico cofanetto, disponibile però solo in Giappone.

Nel luglio del 2021 ecco che, finalmente, anche i giocatori di Nord America ed Europa potranno metterci le mani sopra. Ma di cosa si tratta esattamente, si chiederanno i neofiti, che magari non hanno mai giocato una Visual Novel. Il primo episodio è ambientato nel 1999, quindi nel mondo contemporaneo all’uscita originale, e racconta le vicende legate alle attività criminali del misterioso serial killer Kamui Uehara, coinvolto in quello che la polizia scientifica criminale chiama ormai “il Caso Argentato”. Fermare lo psicopatico è una vera impresa disperata, e la catena inarrestabile di omicidi sta terrorizzando praticamente tutto il Giappone. Se siete fan delle opere successive del Maestro Goichi Suda dimenticate il forte umorismo che stempera i toni di capolavori indiscussi come Lollypop Chainsaw, poiché l’opera in questione è permeata da uno stile cupo e più serioso, tendente al noir puro con tanto di linguaggio adulto e scurrile, senza alcuna censura. Un thriller poliziesco appassionante, che spesso strizza l’occhio al genere Hard Boiled in stile Mike Hammer, per capirci. La figura del serial killer serve in realtà anche a legare due distinte storie in cui si divide l’opera, e che vedono protagonisti due attori diversi, ovvero un Agente Scelto ed un Giornalista specializzato nel settore investigativo. L’avventura prosegue lenta, come da tradizione del genere, ma costante e sempre più appassionante man mano che si procede. La sceneggiatura non sfigurerebbe in una produzione cinematografica o televisiva, e, considerando che è anche la prima opera realizzata dallo studio di Goichi Suda, persino prima di Flower Sun and Rain: Murder and Mystery in Paradise, che risale al 2001, è una perfetta dimostrazione della elevata qualità artistica che ha poi contraddistinto lo studio di sviluppo fino ad oggi. La vetustà del titolo purtroppo ha anche degli scotti da pagare, come ad esempio l’incredibile macchinosità del sistema di controllo, con una interfaccia utente forse troppo complessa, e menu di navigazione non proprio agevoli ed immediati. Ma a questo fa da contraltare l’eccezionale stile visivo, che richiama anche il mondo dei fumetti, non a caso, ricordiamolo, su PlayStation 4, nell’edizione limitata, era allegato un pregevole manga inedito da venti pagine. Le immagini sono divise sullo schermo in vignette fumettistiche e si sposano bene con lo stile grafico unico che rappresenta la narrazione, portata avanti da testi ben localizzati in inglese, che danno vita ad una opera che difficilmente dimenticherete. Del resto, ammettiamolo, Goichi Suda è uno dei Game Master del videogioco, un autore immediatamente riconoscibile dallo stile unico, quasi un Quentin Tarantino delle Opere Multimediali Interattive, che spinge il settore intero verso vette artistiche molto elevate.

The 25th Ward The Silver Case: il sequel dalla vita travagliata

L’anno di debutto del sequel risale a ben sedici anni fa, The 25th Ward: The Silver Case è infatti stato pubblicato nel 2005 sui telefoni cellulari giapponesi, ottenendo un discreto successo, specie sulla scia del primo episodio. Il titolo sarebbe dovuto uscire, secondo gli sviluppatori, anche su console, in particolare per PlayStation 2 e Nintendo DS, ma varie vicissitudini hanno poi portato a rimandare il suo lancio per il mercato console e quello computer, fino ad arrivare, due generazioni dopo, su PlayStation 4 e Personal Computer, Windows, Linux e Macintosh,  nel 2018, lasciandosi desiderare per ben tredici anni! Diretto da Goichi Suda, il titolo vede, oltre a lui, altri tre talentuosi autori alla sceneggiatura, ovvero Masahi Ooka, Sako Kato, già autori del primo titolo, e Masahiro Yuki, che debutta in questo sequel. Le splendide illustrazioni di Takashi Miyamoto e la colonna sonora scritta dal già citato Masafumi Takada chiudono il cerchio, completando un dream team in splendida forma. La trama, appassionante come sempre, è ambientata cinque anni dopo il titolo originale, e parte da un misterioso omicidio di una donna, ritrovata seminuda e senza vita all’interno del complesso residenziale di Bayside Tower Land. A quel punto tocca indagare all’interno del nuovo  25° Distretto, sorto da poco nella zona marittima di Kanto, per venire a capo dell’efferato crimine. Potrebbe trattarsi di qualcosa di legato al famigerato The Silver Case? Solo le indagini potranno dare una risposta. Questo speciale luogo, assieme ai 24 distretti originali in cui è divisa l’immaginaria città, che tornerà anche in altri lavori successivi di Suda, è quella che da il nome 2425 alla collection. Anche stavolta la narrazione prevale su tutto il resto, con l’azione ridotta al minimo e lunghi testi elaborati, a volte quasi filosofici, a farla da padroni. Le illustrazioni, sempre più evocative ci accompagnano in questa nuova avventura. Una piccola nota sui titoli proposti dalla collection, entrambi sono stati completamente ricompilati utilizzando il motore grafico Unity, ma con l’accortezza di restare fedeli alle opere originali, senza tradire lo stile illustrativo iniziale. Tra parolacce dette in modo completamente gratuito, in uno stile di tarantiniana memoria, melodie e asset grafici che a volte strizzano l’occhio agli anni ottanta, anche in questo sequel si raggiungono vette artistiche notevoli, penalizzando però la giocabilità e l’interattività, ma questo è anche un limite intrinseco del genere stesso. Il Venticinquesimo Distretto è un luogo disturbante, onirico e fuori dal mondo che, se siete in sintonia mentale con il mondo estemporaneo di Goichi Suda, amerete alla follia. Un titolo non per tutti, che però resterà dentro a chi oserà esplorarlo e viverlo.

The Silver Case 2425 Deluxe Edition: per collezionisti esigenti

The Silver Case 2425 viene proposto in tre diverse edizioni sul mercato, quella liscia sia in digitale sullo store che fisica nei negozi, con i soli due giochi in edizione completa, The Silver Case ed il suo sequel The 25th Ward: The Silver Case ma, per la gioia dei collezionisti, anche in due interessanti edizioni speciali. La prima è la Deluxe Edition che comprende il gioco, la colonna sonora, un artbook e la scatola da collezione.  Ancora più ricca la Limited Edition che offre, oltre alla copia del gioco e all’eccezionale colonna sonora di Masafumi Takada su Compact Disc, ben due manga da collezione, ed un poster con l’artwork ufficiale, il tutto in una scatola esclusiva.  Attualmente le edizioni da collezione sono disponibili solo tramite il NISA Europe Online Store. Trovate il sito ufficiale del titolo al seguente LINK.

Piattaforme: Nintendo Switch
Sviluppatore: Grasshoper Manufacture
Publisher: NIS America

The Silver Case 2425 è in arrivo il 9 luglio 2021 su Nintendo Switch, ed offre due interessanti avventure ideate da Goichi Suda e risalenti originariamente al 1999 ed al 2005. Una occasione d’oro per gli amanti del grande artista giapponese per recuperare le due opere, che hanno avuto una pubblicazione travagliata. In una sola cartuccia gioco sono riunite entrambe, localizzate in inglese ed ottimizzate graficamente da un soft remake realizzato col motore Unity. Una trama appassionante, una colonna sonora intrigante ma un sistema di controllo poco intuitivo, oltre al fatto di appartenere ad un genere di nicchia, ovvero le controverse Visual Novel. Un titolo non per tutti, ma che raggiunge vette artistiche elevate e potrebbe diventare uno dei pezzi più pregiati della vostra collezione.

VOTO: 8.5

Super Fabio Bros, al secolo Fabio D'Anna (ma non diteglielo: ancora soffre perché Facebook lo ha costretto a usare il suo vero nome), è un collezionista leggendario di videogiochi nonché super esperto di retrogaming. Ha organizzato due edizioni della mostra ARCHEOLUDICA ed è Responsabile della Collezione al museo VIGAMUS, ha collaborato con i portali specializzati Games Collection e Retrogaming History. Adora Super Mario, Pac-Man e le sue adorabili cagnoline. L'obiettivo finale della sua vita è possedere tutti e 2047 i modelli di PONG esistenti. Attualmente è a quota 69.... quindi augurategli lunga vita e prosperità.