Observer System Redux Recensione: l’orrore arriva su PS5 (e anche su old-gen)

Observer System Redux

La recensione di oggi è particolarmente complessa. Non perché il gioco in questione, Observer System Redux, ci abbia richiesto chissà quale sforzo, anzi come thriller – horror in prima persona ha svolto adeguatamente il proprio lavoro. Il fatto è che, pensa e ripensa, non siamo riusciti a classificare perfettamente questa operazione commerciale di Aspyr e Bloober Team. Ne parleremo a brevissimo, intanto ne approfittiamo per ricordarvi che altrove potrebbe già esservi capitato di aver sentito parlare prima di Observer e poi di Observer System Redux, magari addirittura di leggere qualche recensione o anteprima. Già questo, di per sé, dovrebbe accendervi qualche lampadina. Nel momento in cui scriviamo Observer System Redux è disponibile effettivamente su PlayStation 5, cioè su next-gen… e contemporaneamente, lo è anche su old gen, in una versione un po’ differente.

Versione next-gen, versione old-gen: ce n’è per tutti

Questo Observer System Redux è, a conti fatti, nient’altro che la versione next gen del titolo in questione, sviluppato da Bloober Team (i ragazzi che tra gli altri hanno realizzato il buon The Medium) e sviluppato da Aspyr; al tempo stesso, però, debutta anche quella old gen. Ma per capirci qualcosa dobbiamo innanzitutto ricordare che un primo Observer, venne pubblicato nell’ormai quasi lontano 2017 (sembra una vita fa), su PC, Xbox One e PlayStation 4. A distanza di alcuni anni, ed esattamente lo scorso novembre 2020, Observer approdò pure su next-gen, quindi su PlayStation 5 ed Xbox Series X, ma attenzione: non era già più lo stesso gioco, ma una vera e propria versione rivista e corretta. Per l’occasione, gli sviluppatori non si limitarono a potenziarne il comparto grafico: tornarono anche su alcuni contenuti legati alla trama e su determinati elementi di gameplay (non male). State leggendo quindi la recensione di questa versione, ma non solo, perché la novità degli ultimi giorni riguarda invece PlayStastion 4.

E fin qui voi in effetti potreste dire: bene, se è un gioco della scorsa generazione che poi al lancio della next gen è stato riproposto in versione potenziata, perché stiamo leggendo solo adesso la sua recensione? Perché questa è, appunto, la versione next gen (quindi Observer System Redux) ma pensata allo stesso tempo, in contemporanea, per l’old-gen (PlayStation 4 e Xbox One). Insomma, gli sviluppatori si sono detti: “a novembre 2020 pubblichiamo il “nuovo” Observer su PlayStation 5 (ed Xbox Series X). Poi, entro la prossima estate, lavoriamo anche alla stessa versione leggermente depotenziata, proponendola come gioco a parte su PlayStation 4 ed Xbox One oltre al già presente “vecchio” Observer. Ecco allora il debutto di questo pacchetto un po’ particolare, pensato contemporaneamente (e va detto, “probabilmente”) per chi non ha ancora fatto il salto alla nuova generazione e anche per tutti gli altri che siano già in possesso della prima versione del gioco.

La domanda che ci poniamo è la seguente: ma se il possessore di PlayStation 4 (o di Xbox One) ha già completato l’avventura principale di Observer, perché dovrebbe volerla vivere di nuovo acquistando ancora una volta lo stesso gioco (seppur migliorato) sulla stessa console (leggi: su PlayStation 4)? A questo punto tanto vale aspettare di entrare in possesso delle nuove console. Come forma di mediazione, chi possiede già Observer su PlayStation 4 non avrà diritto gratuitamente a Observer System Redux su PlayStation 5; ma chi invece acquisterà Observer System Redux su PlayStation 4, potrà riscaricarlo con tutti gli upgrade anche sulle nuova home console Sony. Lo stesso esempio vale per le piattaforme di casa Microsoft. Speriamo di esserci spiegati al meglio, perché l’intera situazione è davvero intricata. Ah, in tutto questo il prezzo di Observer System Redux è sempre di 29.99 euro, neanche poco, sia che vogliate acquistarlo su PlayStation 4 che su PlayStation 5.

Il “nuovo” Observer System Redux: come se la cava?

Abbiamo avuto modo di testare per bene Observer System Redux sia su PlayStation 4 (per scrupolo di completezza), che su PlayStation 5, tra l’altro con un ricordo abbastanza fresco del titolo del 2017. Già dallo scorso novembre 2020 gli sviluppatori riuscirono ad introdurre il 4K, potenziandone notevolmente la grafica, anche con il supporto del ray tracing per le illuminazioni degli ambienti interni; poi ancora con un frame rate a 60 fps più che solido; il tutto, infine, con qualche minimo tentennamento nel comparto tecnico. È chiaro, inutile prendersi in giro, quella di Observer System Redux su PlayStation 5 è l’esperienza definitiva che ci sentiamo di consigliarvi, lì uno degli ultimi figli di Bloober Team dà il meglio di sé. È altrettanto chiaro, inutile prendersi in giro, che su PlayStation 4 tutto ciò non sia possibile: quindi va bene l’aumento di risoluzione, va bene un frame rate che ci è parso leggermente superiore ai 30 fps (ma comunque mai in grado di raggiungere i 60 fps) e dimenticatevi del tutto il Ray tracing. Tuttavia, Observer System Redux rispetto ad Observer “Vecchio” presentava tutta una serie di migliorie di base, che sono rimaste: texture rifatte e più definite, modelli poligonali rivisti, smussature, e via dicendo.

Tutto ciò è presente anche su PlayStation 4, quindi nei fatti la versione è “nuova” anche per chi giocò il primo Observer nel 2017, e le differenze sono evidenti. Semplicemente il miglioramento tecnico complessivo non è neanche lontanamente all’altezza di quello visto su next gen, ma lo ripetiamo: e come potrebbe essere altrimenti? Restano, va da sé, anche tutte le novità legate ai semplici contenuti, che costituiscono anche un interessante stimolo a rigiocare l’avventura del 2017 su PlayStation 5. Quindi la storia del mondo di gioco presenta qualche missione e approfondimento in più; nulla per cui strapparsi i capelli, ma comunque tutto si rivela utilissimo per comprendere un mondo a tratti criptico e claustrofobico come quello del Cyberpunk in questione. Sono state riviste anche le fasi degli interrogatori mentali, prima eccessivamente frustranti o dall’esito del tutto casuale; e ancora, in generale lo stealth si è avvicinato a meccaniche non banali ma più permissive e sensate, adatte a qualsiasi tipo di fruitore (non necessariamente agli estimatori del genere). Il bilanciamento dell’intera produzione non è stato per così dire semplificato, ma comunque ricalibrato in senso positivo. Oggi l’esperienza si rivela, per questi motivi, più piacevoli. Tutto considerato, e tenendo presente che acquistare Observer System Redux su PlayStation 4 significa ottenere anche la versione per PlayStation 5, il prezzo di 29.99 euro può apparire sensato.

Piattaforme: PS5, Xbox Series X/S, PS4, Xbox One, PC,

Sviluppatore: Bloober Team

Publisher: Aspyr

Observer System Redux continua a far parlare di sé. Un gioco del 2017 simile, del resto, ha tutte le carte in regola per convincere anche su next gen: soprattutto se si tratta di un mondo cyberpunk, distopico, oscuro, che mescola adeguatamente atmosfere thriller alle tinte horror. Se dunque prendete come modello di riferimento il primo Observer, noterete miglioramenti in ogni dove: tecnici (con i 60 fps e i caricamenti rapidissimi), grafici (con supporto a 4K e ray tracing), di stabilità, nel gameplay e persino qualche missione in più, benché queste ultime non siano nulla per cui strapparsi i capelli. Notevole anche il supporto al DualSense, il cui feedback aptico restituisce sensazioni credibili che ben si adattano al contesto dell’opera di riferimento. Quella di Observer System Redux su PlayStation 5 è insomma l’esperienza definitiva; in questi giorni, per di più, una versione leggermente depotenziata è arrivata anche su PlayStation 4. A seconda della console in vostro possesso, fateci un pensierino. La qualità resta notevole in entrambi i casi, con sole differenze di tipo grafico-tecnico.

VOTO: 8

La formazione del buon Simone, classe '93, avviene pad della prima PlayStation alla mano, a base di draghi viola, gemme e pecorelle fumanti (del resto è un vero abruzzese). Cresce a pane e Dylan Dog, mostrando fin da subito gravi problemi psicologici e mentali. Tra le altre cose ha ancora paura del buio, e probabilmente Stephen King lo approverebbe. Un paio di lauree in letteratura non gli hanno impedito di diventare uno dei massimi esperti del mondo Nintendo; compensa non riuscendo neppure ad accendere una Xbox. È attualmente ai domiciliari per abbandono dei cagnolini di Nintendogs e omocidio degli abitanti di AnimalCrossing.