C64 40th Anniversary, auguri biscottone!

C64 40th Anniversary, Si, perché nel mese di gennaio il Commodore 64 festeggia ufficialmente il suo quarantesimo compleanno, essendo stato svelato alla stampa esattamente nell’ormai lontano 5 gennaio 1982, anche se messo in vendita solo nel successivo e caldissimo mese di agosto in tutto il territorio statunitense. Ben quattro decenni or sono, dunque, durante una fiera specializzata invernale, ovvero l’ International Winter Consumer Electronics Show, che si svolge all’interno del Las Vegas Convention Center, nella città di Las Vegas, nello stato del Nevada, Stati Uniti, viene svelato alla stampa ed al grande pubblico il primo, indimenticabile prototipo dell’ormai iconico Commodore 64, erede del Commodore VIC 20, rilasciato l’anno prima, che, peraltro, è il primo computer a superare la barriera psicologica di oltre un milione di unità vendute sul mercato, cifra, per l’epoca, impressionante. Il computer ha delle caratteristiche davvero innovative, e si prepara a diventare un vero e proprio punto di riferimento per l’ormai consolidato settore degli Home Computer. Parecchie le differenze di impostazione rispetto al mercato parallelo dei Personal Computer, anche se, per il grande pubblico, la differenza non è facilmente percepibile. Se infatti sistemi precedenti, distribuiti a partire dal  1977, come le serie Commodore PET e Commodore CBM, insieme al concorrente Apple ][ (commercializzato con il logo delle parentesi quadre che vanno a formare stilisticamente un due), si rivolgono ad un pubblico formato da professionisti de settore, informatici, avvocati, studi medici o in generale piccole e grandi aziende, questo nuovo denominato appositamente HOME, va a collocarsi invece proprio all’opposto, ovvero destinato a persone non esperte di informatica,  desiderose magari semplicemente di utilizzare un database per archiviare tutte le proprie audiocassette, le ricette della cucina, scrivere piccole lettere o, ancora più facilmente, giocare. Per volere dello stesso Jack Tramiel, fondatore della statunitense Commodore, il nuovo Home Computer è infatti una piattaforma privilegiata per i videogiochi, a differenza ad esempio del diretto concorrente Sinclair ZX Spectrum, dove pur ne giravano parecchi, nonostante il visionario e geniale fondatore della casa concorrente britannica, Clive Sinclair, che abbiamo ricordato in questa pagina, preferiva considerare i suoi computer come macchine da lavoro. La famosa frase detta da Jack Tramiel, invece resta ancora oggi parecchio celebre nella storia informatica.
We need to build computers for the masses, not the classes.».
«Dobbiamo costruire computer per le masse, non per le classi.»
(Jack Tramiel)
C64 40th Anniversary, dicevamo, ed ecco che, circa cinque mesi dopo, nella calda estate statunitense, durante la fiera di settore chiamata International Summer Consumer Electronics Show, tenutosi all’interno del McCormick Place, nella città di Chicago, Illinois, Stati Uniti, ecco che avviene una nuova presentazione, stavolta dedicata al mondo intero, in cui viene svelato anche il prezzo di lancio, ovvero 595 dollari al dettaglio, con un successivo lancio in grande stile nell’agosto dello stesso anno. Commodore cerca di ottimizzare i costi per offrire un prezzo competitivo sul mercato, a partire dal riciclo dello stesso chassis utilizzato dal Commodore VIC 20, cosa che, effettivamente, riduce di molto i costi di produzione. L’iconica forma dello chassis, soprannominato in Italia in maniera affettuosa “Biscottone” resta nell’immaginario collettivo. Una curiosità, lo chassis verrà riutilizzato ancora una volta per un modello successivo datato 1984, e noto come Commodore 16. Solo due anni dopo, in occasione dell’uscita del Commodore 64C, riedizione del sistema, si potrà ammirare uno chassis completamente nuovo, in linea con quelli dei più recenti Commodore Amiga e Commodore 128.
I lettori più attempati si ricordano sicuramente il debutto italiano, che avviene alla Fiera di Milano nel settembre 1982, durante lo SMAU di quell’anno. In realtà il computer non viene proposto al pubblico in maniera interattiva, poiché la casa statunitense permette solo di vederlo spento e dietro ad un vetro, ma l’hype per il nuovo sistema diventa subito incontrollabile. Commodore Italiana S.r.l., società fondata proprio quell’anno dalla casa madre statunitense, fissa il prezzo di vendita nel belpaese a quasi un milione di lire, cifra alta per l’epoca, eppure il sistema ottiene un enorme successo. Per poterlo vedere sugli scaffali italiani bisogna aspettare ancora un anno, e la vendita al dettaglio inizia nel marzo 1983. l’Home Computer diventa un vero classico senza tempo, e rimane sul mercato per altri dieci anni esatti, dismesso solamente nel dicembre 1993. Un successo di pubblico e critica davvero senza precedenti. Ed un catalogo praticamente infinito di grandi classici videoludici tra cui spiccano grandi conversioni come Bubble Bobble, Impossibile Mission, che trovate qui, e tanti altri titoli, tratti dalle sale giochi o programmati appositamente per il sistema. Decisamente buon C64 40th Anniversary caro vecchio biscottone!

Super Fabio Bros, al secolo Fabio D'Anna (ma non diteglielo: ancora soffre perché Facebook lo ha costretto a usare il suo vero nome), è un collezionista leggendario di videogiochi nonché super esperto di retrogaming. Ha organizzato due edizioni della mostra ARCHEOLUDICA ed è Responsabile della Collezione al museo VIGAMUS, ha collaborato con i portali specializzati Games Collection e Retrogaming History. Adora Super Mario, Pac-Man e le sue adorabili cagnoline. L'obiettivo finale della sua vita è possedere tutti e 2047 i modelli di PONG esistenti. Attualmente è a quota 69.... quindi augurategli lunga vita e prosperità.