Cuphead The Delicious Last Course Provato: una pietanza oltremodo abbondante

Cuphead The Delicious Last Course

Annunciato originariamente nel giugno del 2018, l’agognato e conclusivo DLC per Cuphead, The Delicious Last Course, uscirà infine a distanza di poco più di 4 anni, il prossimo 30 giugno. Dopo la gustosa anteprima proiettata nel corso del Summer Game Fest, siamo stati invitati a toccare con mano uno dei livelli dell’espansione, che mi ha ricordato quanto sarà necessario dare una bella lustrata ai riflessi prima di riprendere la rotta verso l’Isola Calamaio. Mezz’ora e tanti improperi più tardi, posso confermare che sembra sia valsa la pena attendere così tanto per ciò che ho avuto modo di vedere, perciò mettetevi comodi e lasciate che vi racconti com’è andata.

Cuphead The Delicious Last CourseCuphead The Delicious Last Course: siamo davvero lontani da casa

Uno dei maggiori interrogativi che i fan si sono posti in merito al DLC di Cuphead è il modo in cui sarebbe stato integrato nell’avventura principale. Ebbene, The Delicious Last Course aggiunge una nuova isola cui si può accedere dopo aver liberato il primo mausoleo, e la collega alla principale mediante una barca che permette di spostarsi avanti e indietro tra le terre emerse, una trovata decisamente comoda. Il buon (?) traghettatore ci porta sul nuovo lembo di terra emersa dove incontreremo ancora una volta il Calice delle Meraviglie che, dopo aver offerto a Mugman un biscotto dall’aspetto delizioso, prende il suo posto assumendo forma fisica, mentre il povero fratello di Cuphead è costretto a diventare etereo! Naturalmente, lo scambio è solo temporaneo e la storia ci spiega il motivo per cui la signorina dalla tazza d’oro, morta da tempo, sia diventata un personaggio giocabile: un altro comprimario inedito, il grande chef Pinzimonio Salieri, sta lavorando per padroneggiare il Piano Astrale stesso. La sua ultima ricetta di pasticceria potrebbe essere in grado di riportare Ms. Chalice nel mondo dei vivi per sempre, perciò sia Cuphead che Mugman, che da lei hanno ricevuto più volte supporto per imparare le loro mosse speciali, decidono di prodigarsi per farla reincarnare una volta per tutte!

Gli ingredienti principali di questo dolce prodigioso sono disseminati per l’isola, e chiaramente sorvegliati da una schiera di boss supplementari. Questa volta non ci sono fasi platform da affrontare, ma StudioMDHR ha detto di averle sostituite con “sfide uniche che costituiscono un’esperienza inedita”. Parte del video dimostrativo è poi dedicata alla battaglia tra Ms. Chalice e un mago che padroneggia svariati incantesimi di ghiaccio, oggetto della breve sessione interattiva che ho cortesemente sperimentato sulla mia pellaccia. Il combattimento è stata l’occasione giusta per fare sfoggio delle classiche fasi multiple che caratterizzano i boss di Cuphead: partendo da un’arena ghiacciata, il mago prima si diverte a tirarci contro piccoli spiritelli gelidi, qualche carta dei tarocchi e… una balena usata a mò di gigantesca clava, poi si trasforma in un pupazzo di neve molto aggressivo che rotola su e giù per lo schermo e tenta di coglierci di sorpresa con gelati e cubetti di ghiaccio, e infine prende le sembianze di un colossale fiocco di neve che dà fondo a tutti i suoi poteri magici, costringendoci a mantenere l’equilibrio su una serie di piattaforme sospese in cima allo stadio. Le animazioni di Ms. Chalice sono state realizzate completamente da zero, senza il minimo riciclo: ogni singolo fotogramma non è stato soltanto disegnato a mano, ma lo staff artistico ha anche impiegato fogli di carta più grandi rispetto al gioco originale. Questo livello quasi maniacale di attenzione certosina è stata una delle ragioni per cui un DLC originariamente previsto per il 2019 ha mancato l’obiettivo di ben tre anni. Non a caso, durante le interviste rilasciate negli ultimi mesi, i fratelli Chad e Jared Moldenhauer hanno ammesso di aver annunciato l’add-on troppo presto e di essere andati incontro ad un’incontrollabile espansione degli obiettivi, tema purtroppo molto ricorrente nel project management.

Cuphead The Delicious Last Course

Cuphead, Mugman e Chalice stringono un accordo

Benché la sfida sia stata molto impegnativa, il DLC contiene qualche nuovo asso nella manica per cercare di incrementare un pochino le nostre probabilità di sopravvivenza. Ad esempio, in cambio di uno slot dei potenziamenti possiamo disporre di un doppio salto, di una parata in avanti e di un punto salute aggiuntivo, ed uno dei vantaggi aggiuntivi di cui si è discusso con gli sviluppatori è un oggetto che ripristina gli HP dopo una parata ben riuscita, al posto di aumentare il contatore dell’attacco speciale. L’incredibile cura riservata alle movenze della coppetta antropomorfa si riflette persino negli attacchi speciali e nelle fasi aeree, mentre il ventaglio di munizioni è stato ampliato e potremo scegliere tra un colpo tri-direzionale che è possibile far convergere in linea retta per aumentare i danni inflitti (quello che ho dovuto impiegare durante la demo), un altro che si sgretola in proiettili teleguidati più piccoli e un terzo velocissimo che segue una traiettoria ad arco. Ai veterani di Cuphead si saranno già accese molte lampadine in testa, dato che attacchi del genere potrebbero tornare parecchio utili per fronteggiare i vecchi boss e rifinire i tempi di completamento.

Cuphead The Delicious Last Course

Va da sé che la presentazione non sarebbe completa senza un adeguato accompagnamento sonoro, e sono lieto di poter attestare che la canzone di apertura di The Delicious Last Course è accattivante come non mai, mentre la musica del boss è una cacofonia folle, frenetica e bellissima. StudioMDHR ha tenuto a precisare che la maggior parte dello sviluppo di questo DLC è avvenuto in piena pandemia: ogni traccia ha richiesto la partecipazione di centinaia di musicisti, molti di più rispetto all’originale, ma non è stato possibile averne più una manciata alla volta in contemporanea per ciascuna sessione di registrazione, tanto per darvi un’idea dei molteplici problemi che il team ha dovuto affrontare nel corso della lavorazione e che hanno allungato a dismisura le scadenze. Tuttavia, come anticipato, il risultato finale sembra davvero stratosferico, perciò i loro sforzi non sono stati vani. A proposito del modo con cui l’espansione si collega all’avventura principale, tutto ciò che sbloccheremo su ciascuna delle due isole può essere utilizzato in qualsiasi fase del gioco: dalla stessa Ms. Chalice ai potenziamenti, dalle armi agli attacchi speciali, il vasto armamentario del terzetto di tazzine è pronto a valorizzare nuovi approcci e strategie. Gli sviluppatori si sono detti entusiasti delle possibilità di speedrunning offerte dalle inedite configurazioni e, a seconda delle vostre abilità, il DLC dovrebbe richiedere al giocatore medio che è riuscito a completare Cuphead circa tre o quattro ore. Il prezzo di soli 7.99 euro al lancio mi sembra un ottimo compromesso sia per la quantità di contenuti presenti che per ripagare il titanico impegno dei Moldenhauer e del team da loro coordinato. Inoltre, la seconda isola dovrebbe contenere un bel po’ di segreti e citazioni: tanto per dirne una, il mago dei ghiacci entra in scena muovendo un paio di passi del famoso balletto di Koko il clown.

Piattaforme: Nintendo Switch, PC, PlayStation 4, Xbox One

Sviluppatore: StudioMHDR

Publisher: StudioMHDR

Data di uscita: 30 giugno 2022

Cuphead The Delicious Last Course si preannuncia come un epilogo soddisfacente delle peripezie di Cuphead, parafrasando le parole dei suoi ideatori, e non potrei essere più d’accordo di così. Se vi è piaciuto l’originale, non troverete modo migliore per trascorrere un altro po’ di tempo con i suoi bizzarri personaggi prima di salutarli una volta per tutte (o almeno, fino ad un ipotetico sequel). Il DLC uscirà il 30 giugno al già citato prezzo di 7.99 euro e sarà disponibile su PC, Nintendo Switch e console last-gen: purtroppo non è prevista una versione nativa per Series X|S e PlayStation 5 ma, visto lo stile grafico e le performance già eccellenti, di fatto non avrebbe apportato alcun beneficio se non quello di dilatare ulteriormente lo sviluppo.

Gioca da quando ha messo per la prima volta gli occhi sul suo Commodore 64 e da allora fa poco altro, nonostante porti avanti un lavoro di facciata per procurarsi il cibo. Per lui i giochi si dividono in due grandi categorie: belli e brutti. Prima che iniziasse a sfogliare le riviste del settore erano tutti belli, in realtà, poi gli è stato insegnato che non poteva divertirsi anche con certe ciofeche invereconde. A quel punto, ha smesso di leggere.