Two Point Campus Recensione: Postera Crescam Laude

Two Point Campus

Two Point Campus è finalmente arrivato sul mercato, portando avanti una nobile tradizione di giochi gestionali che trova le sue radici nelle migliori produzioni degli anni novanta. Dopo aver gestito il bizzarro ospedale più pazzo del mondo, nel precedente titolo dello sviluppatore, il divertente Two Point Hospital del 2018, è tempo di complessi corsi universitari e seri, ma non troppo, impegni accademici, tra lezioni specialistiche e bagordi del fine settimana nelle iconiche confraternite universitarie statunitensi, che abbiamo imparato a conoscere ed amare grazie ad istruttivi film di culto come Animal House. Peraltro, assieme alla Saga di Harry Potter, tra le ispirazioni dichiarate dagli stessi creatori del gioco. Oggi abbiamo nelle nostre mani un intero campus a nostra disposizione in un gestionale realizzato magnificamente, pronto ad accompagnarci nei caldissimi pomeriggi estivi, in attesa che venga l’autunno e la nuova immersione tra i libri, stavolta quelli veri. Studiare non è mai stato così divertente.

Two Point Campus: Ex sapientia modus

Ci eravamo lasciati qualche tempo fa, più precisamente alla fine di maggio di quest’anno con un soddisfacente hands-on del titolo, che trovate in questa pagina, ed ora abbiamo finalmente giocato la versione definitiva, che sarà disponibile dal 9 agosto sul mercato, come ci ha ricordato il trailer di benvenuto all’Anno Accademico che abbiamo mostrato qui. Le aspettative per il titolo, come sappiamo, erano decisamente alte, perché il team di sviluppo britannico Two Point Studios è stato fondato da due nomi molto noti del settore, che hanno scritto letteralmente la storia del genere gestionale, ovvero Mark Webley Gary Carr provenienti da BullFrog Productions Limited e LionHead Studios, ed autori di Theme ParkTheme HospitalBlack & White, Powermonger, Populous II, The Chaos Engine 2, Dungeon Keeper, Startopia Fable: The Journey. Oltre a questi titoli i due autori hanno collaborato anche, nel remoto passato, con la serie cult di Barbarian: The Ultimate Warrior e Barbarian II: The Dungeon of Drax. Non proprio dei novellini, dunque. Il nuovo studio è giovane, fondato solamente sei anni fa, ma ci ha regalato un titolo ormai di culto, ovvero Two Point Hospital che trovate in questa pagina, e che riprende il tema della gestione di un folle ospedale ricco di umorismo classico da commedia demenziale sulla falsariga di opere cult come L’ospedale più pazzo del mondo del 1982, diretto dal regista Garry Marshall, o Scuola di Medicina del 1985 diretto da Rod Holcomb. Ritroverete quel tipo di umorismo ovunque in questo eccezionale Two Point Campus.

Two Point Campus

Se avete amato il gestionale a tema ospedaliero adorerete letteralmente questo nuovo titolo, più grande, più complesso e maggiormente rifinito in ogni dettaglio, con una dicotomia tra gestionale puro e simulazione complessa.  Nei panni del Magnifico Rettore del Campus starà a noi, infatti, gestire ogni singolo parametro per far funzionare al meglio la struttura, inclusa la sua parte economica, l’impostazione dei corsi universitari, dai temi a volte fuori di testa, come la folle Virtual Normality, l’allestimento delle aule, l’assunzione del personale, diviso in professori universitari, assistenti ed inservienti, parimenti fondamentali dal punto di vista della gestione, ma anche, importantissimo fattore la soddisfazione degli studenti. All’inizio il titolo ci mette a disposizione un budget limitato da gestire al meglio per costruire da zero un ateneo perfetto, nella prima location entry-level di Freshleigh Meadows, una università di campagna non molto estesa ed altrettanto poco impegnativa, ma col tempo le cose diventano sempre più difficili. Per la perfetta riuscita dell’ateneo, ovviamente, vanno costruite e gestite le aule specialistiche, le infrastrutture interne e tutto il contorno, cercando di tenere sott’occhio ogni cosa. Il tempo è scandito in maniera molto precisa, in Anni Accademici, con obiettivi annuali da soddisfare. Il tempo è un vostro nemico, sappiatelo, la razionalità costruttiva un alleato.

La componente puramente Building è incredibilmente divertente, e costruire da zero l’intera struttura sarebbe già, ammettiamolo senza remore, un passatempo ipnotico da cui non vorremmo mai staccarci, similmente alla leggendaria serie THE SIMS di Electronic Arts che regna incontrastata nei nostri Personal Computer  da oltre venti anni. Non abbiamo citato il capolavoro di Will Wright casualmente, poiché Two Point Campus richiede un’ Ars Gestionale illuminata proprio sulla falsariga di quella serie. Ogni singolo studente, infatti, non fa solo numero, ma ha una sua personalità, delle voglie uniche da soddisfare, dei bisogni e delle esigenze, incluso, ovviamente il divertimento, similmente ad un Sim. Il parametro FUN deve essere sempre alto, perché ogni studente renda al meglio, ed ogni unità va seguita personalmente, rendendo incredibilmente complesso il tutto. Dopo aver passato ore a creare aule, zone relax, gabinetti, decorazioni ed accessori, bisogna poi gestire le attività accademiche, e contemporaneamente seguire la soddisfazione degli studenti, ad personam e non con soluzioni improvvisate di gruppo, ve lo assicuriamo, non vi fermerete un attimo durante l’Anno Accademico che letteralmente sembrerà scivolarvi dalle mani e volare via, per quanto siano numerose le attività da fare. Costruire, gestire, osservare, capire, indirizzare, soddisfare, tenere il bilancio, tutto rigorosamente in tempo reale ed insieme.

Da diventare pazzi. Del resto abbiamo voluto noi la carriera del Magnifico Rettore, ora non possiamo certo lamentarci. A volte l’umore degli studenti, nonostante tutti i nostri sforzi, potrebbe restare basso, e noi non riusciamo a capire il motivo, sperimentare, in quel caso, è la soluzione migliore. Magari una semplice lampada in più, che illumina maggiormente un’ambiente, un distributore di caramelle, o un gabinetto pulito più spesso, bastano ad alzare il livello di soddisfazione degli studenti. Anche la creazione di appositi Club per il divertimento potrebbe non bastare, se questi non organizzano Eventi Tematici e Periodici per tenerli vivi. In fondo sono le basi di marketing di una qualunque attività commerciale, se si crea un teatro e poi si lascia in replica per troppi anni sempre lo stesso spettacolo è normale che il pubblico diminuisca, ma le novità ravvivano l’interesse per la struttura. La componente finanziaria è davvero tosta, preparatevi, se non siete esperti, a fare forti debiti grazie ai prestiti della banca locale. Aspettatevi anche catastrofi improvvise, come ad esempio i terremoti, tanto odiati nella serie Sim City. Il divertente umorismo di fondo, comunque, rende tutto incredibilmente brillante e coinvolgente, anche nei momenti più difficili. Non sottovalutate mai le lettere che gli studenti spediscono al rettorato, utili per capire eventuali mancanze strutturali o piccoli errori di gestione del Campus.

Two Point Campus

Doce Bonitatem Scientiam et Disciplinam

Il livello di complessità di questo eccezionale gestionale è davvero alto, e la sua natura ibrida, con perfetta dicotomia tra gestione e simulazione lo rende unico, come del resto è unico il tema trattato. Abbiamo gestito le cose più assurde nella storia dei gestionali, tra produzioni Maxis, Impressions Games, EA e tanti altri, persino ospedali, grattacieli e formicai, ma un ateneo universitario è davvero qualcosa di grandioso. In questa tipologia di giochi è il gameplay a rivestire la maggior importanza, sia chiaro, ma se questo è immerso in elementi cosmetici e sonori di qualità ed appaganti ecco che si raggiunge veramente una vetta elevata di intrattenimento. Decisamente è il caso di Two Point Campus, che anche agli occhi ed alle orecchie non fa mancare assolutamente nulla.  La componete audiovisiva del titolo è infatti davvero ben realizzata, e la scelta di utilizzare una grafica cartoon, rispetto ad una di tipo realistico, è decisamente la più azzeccata possibile. Tra giardini rigogliosi dove rilassarsi, fontane rinfrescanti, ma in cui è impossibile bere, quindi ricordatevi di non far mancare mai rubinetti di acqua potabile, e citazioni dell’Accademia di Magia di Harry Potter, ad una sua versione è infatti dedicata una delle dodici ambientazioni principali del gioco, il nostro ateneo è davvero un posto stupendo dove vivere e divertirsi. Tra confraternite con studenti ubriachi, nudisti convinti e secchioni Nerd, non mancano i cavalieri medievali e, da qualche parte, troverete persino una citazione del musical Grease. Gli ambienti del Campus, sia esterni che interni, sono davvero piacevoli da costruire, attraversare e vivere poi giorno dopo giorno, ed allo stesso i suoi abitanti, equamente divisi tra studenti, professori, assistenti e personale tecnico, come gli inservienti, sembrano davvero vivi e ricchi di personalità proprie, dal punto di vista dell’ Intelligenza Artificiale è stato fatto un lavoro ottimo, ed il motore grafico che muove il tutto ci regala un mondo vivo e pulsante, ricco parimenti di melodie ed effetti sonori veramente azzeccati.

Il doppiaggio si limita alla lingua inglese, con una realizzazione davvero buona e tedesco, ma è possibile avere una interfaccia completamente in italiano con sottotitoli. I requisiti consigliati non sono particolarmente alti, e comprendono un processore Intel Core i5 o equivalente, 8 GB di RAM, Scheda video Geforce serie GTX da 3 o 4 GB, oltre che 6 GB di spazio disponibile sul vostro disco rigido. Se preferite le console il gioco sarà disponibile anche per piattaforme PlayStation ed Xbox, oltre che su Switch. Il gioco, peraltro, viene anche proposto nella fascia Mid Price al suo debutto su Steam, e questo è senza dubbio un ottimo motivo per farlo proprio al Day One, fissato per il nove agosto. Trovate il sito ufficiale del titolo al seguente LINK. Indossate il vostro abito elegante da rettore e correte, c’è un intero Campus che attende le vostre direttive. Quale sarà il motto della vostra università? Il nostro è Veritas Omnia Vincit. 

PIATTAFORME: PC, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Serie X|S, Switch

SVILUPPATORE: Two Point Studios

PUBLISHER: SEGA

Two Point Campus arrivare sui nostri schermi proponendosi di dominare il mercato dei gestionali, invero non troppo numeroso e riportando il genere sulla cresta dell’onda come negli indimenticabili anni novanta. Un nuovo eccezionale tassello dopo la pregevole prova di Two Point Hospital. Rispetto al primo gioco tutto è più grande, più bello, più complesso. Del resto, lo sappiamo, il team di sviluppo è composto da grandi veterani del genere, provenienti dalle fila di Bullfrog e Lionhead. L’aggiunta di una componente gestionale aggiuntiva ad personam per ogni singolo studente lo avvicina alle meccaniche stile The Sims, arricchendo il già valido gameplay. Ottimo il comparto audiovisivo, che include una localizzazione parziale in italiano. Da non perdere assolutamente se siete fan storici del genere gestionale. Ad scientiarum haustum et seminarium doctrinarum.

VOTO: 8

 

Super Fabio Bros, al secolo Fabio D'Anna (ma non diteglielo: ancora soffre perché Facebook lo ha costretto a usare il suo vero nome), è un collezionista leggendario di videogiochi nonché super esperto di retrogaming. Ha organizzato due edizioni della mostra ARCHEOLUDICA ed è Responsabile della Collezione al museo VIGAMUS, ha collaborato con i portali specializzati Games Collection e Retrogaming History. Adora Super Mario, Pac-Man e le sue adorabili cagnoline. L'obiettivo finale della sua vita è possedere tutti e 2047 i modelli di PONG esistenti. Attualmente è a quota 69.... quindi augurategli lunga vita e prosperità.